Intrusi, quei pensieri, che lasciano sfacciatamente entrare nelle camere di Penelope una promessa di sapida gioia tra quelle dita. Si insinuano lenti e potenti, fino a scardinare il telaio, lasciandone cadere ogni nodo, dall'inopportuna visita di emissari delle divinità del Piacere, scesi al suo talamo per issarla e celebrarne silenziosi gridi in un pianto corale di umori. Gli sguardi, unti di lussuria, a invocare ancora stanno, a cercarsi in quel vuoto di orgasmi colmi.
Se fossi li appoggerei le tue gambe sulle mie spalle, ti guarderei dritto negli occhi e affonderei il mio cazzo durissimo dentro la tua magnifica figa... Mi avvicinerei alla tua bocca e ti bacerei... ovviamente tutto davanti gli occhi di tuo marito
Insinua, insinua pure sfacciatamente Penelope, senza alcun indugio sino a far scomparire totalmente quella manina…
Posso infilarci la faccia?
Non immagini quanto vorrei insinuare la mia mano sopra la tua dentro di te....sentirla avvolgere dal caldo piacere ??