59 - L’AGENTE IMMOBILIARE
by SlutDanyViewed: 94 times Comments 6 Date: 28-12-2022 Language:
Max e Dany aveva una bella villa di 240 metri quadri, tre grandi camere da letto, due bagni, la cucina, la sala hobby, una mansarda, un giardino con piscina privata circondata da alberi, non erano soddisfatti però del salone, per loro era troppo piccolo per organizzare con gli amici le loro feste di sesso.
Decisero di vedere in giro se c’era una villa che poteva fare alle loro esigenze.
Max era occupato con il lavoro e disse a Dany di cercare lei tramite internet quelle più adatte e di andarle a vedere.
Lei si mise subito in moto, fece una attenta ricerca e selezionò quelle che potevano andar bene.
Telefonò alle agenzie immobiliari e prese vari appuntamenti per recarsi a visionarle.
Ne vide quattro, ma nessuna faceva al caso loro.
Ricontrollando su internet ne trovò una che era a qualche chilometro dalla città, forse un po’ fuori mano, ma decise di recarsi sul posto per rendersi conto della distanza e della struttura della villa, telefonò e prese un appuntamento.
L’agenzia le diede l’indirizzo puntualizzando che l’agente immobiliare incaricato lo avrebbe trovato sul posto.
Il giorno fissato prese un taxi e si recò all’appuntamento, scesa dall’auto licenziò il tassinaro dicendogli che avrebbe trovato il modo per tornare indietro.
Vista dall’esterno la villa era molto bella, spaziosa, con un grande giardino con piscina tutto circondato da alberi e oltretutto aveva un grande parcheggio interno adatto per le auto dei loro amici.
Si recò all’ingresso e suonò al campanello, le aprì l’agente immobiliare, un tipo tarchiato con il pancione, malvestito, che quando la vide con la sua minigonna raso figa e quella camicetta bianca semitrasparente sbarrò gli occhi, davanti a lui aveva una bellissima donna vestita da puttana.
La fece entrare e iniziò a farle visitare l’interno della villa, il salone era enorme, adattissimo a quello che loro volevano, le camere da letto erano spaziose e tutte con il bagno, in uno c’era una vasca idromassaggio molto grande per cinque persone, quando lei la vide rimase stupita e disse che le veniva voglia di usarla subito.
L’agente subito le disse che se voleva poteva approfittare, ma lei con un sorrisetto rifiutò l’offerta.
Continuò a visitare gli ambienti, la sala hobby, la palestra con sauna e infine entrò su un grande patio posto al secondo piano, si affacciò per vedere la veduta.
Facendolo la minigonna si tirò su e scopri il culo nudo e i seni uscirono dalla camicetta, dato che non portava intimo, l’uomo la fissò per qualche secondo, poi come un forsennato le andò dietro poggiandole la patta dei pantaloni sulle chiappe e le mani afferrarono tutte e due le zinne.
Dany era terrorizzata, non poteva muoversi, l’uomo la bloccava da dietro e avanti non poteva andare per non cadere in basso.
Le mani dell’agente immobiliare le stringevano forte i seni e le strizzavano i capezzoli, le facevano male, gli chiedeva cosa gli era preso, di lasciarla, lui sfacciatamente rispose che una fregna come lei non se la lasciava scappare.
L’uomo scese con una mano e la infilò sotto la minigonna e quando arrivò alla figa si accorse che era senza peli, liscia e vellutata, subito la penetrò con due dita.
Lei non voleva, stringeva le gambe, cercava di dimenarsi, ma non riusciva a muoversi, la paura di cadere in basso non le permetteva di fare movimenti azzardati.
Alla fine decise che l’unica maniera di liberarsi di quel individuo era quella di lasciarlo fare senza opporsi.
Rimase ferma e allargò le gambe per aiutarlo a inserire le dita dentro la figa, l’uomo iniziò a masturbarla inserendole più a fondo e con il pollice le massaggiava il clitoride.
Anche se non voleva Dany iniziò a bagnarsi, si stava eccitando.
L’uomo si accorse che lei stava cedendo e si sbottonò i pantaloni, tirò fuori il cazzo e glielo infilò in figa da dietro scopandola con forza.
Lei sentì il cazzo penetrarla, era in balia di quel brutto ceffo, sentiva le spinte da dietro mentre davanti aveva il parapetto del patio che le forzava sul ventre.
Non poteva fare niente per liberarsi e allora decise che se doveva farlo era meglio farlo bene, allargò al massimo le gambe mettendosi a culumbrina e si prese tutto il cazzo dentro incitando a spingerlo più forte, a sfondarle la figa.
Quelle parole fecero l’effetto che lei voleva, un gettito di sborra le invase la figa facendola godere.
L’uomo lasciò la presa e lei si ricompose e andò via senza dire una parola.
Chiamato un taxi tornò a casa e subito riferì a Max che quel brutto ceffo, sporco, lurido dell’agenzia immobiliare l’aveva violentata, lui non si arrabbiò più di tanto, le disse solo di non pensarci più e di lasciar stare quella villa.
A letto Dany ripensava a quello che era successo, certo la villa le piaceva tanto, ma se doveva rivedere quel tizio preferiva lasciar perdere, però tutto sommato l’aveva fatta godere, allungò una mano e iniziò a masturbarsi ricordandosi come l’aveva scopata.
Al mattino disse a Max che non voleva rinunciare a quella villa e voleva vedere meglio i locali, lui la guardò e le sorrise, la conosceva bene e sapeva cosa le balenava nella mente.
Dany telefonò all’immobiliare e volle parlare con l’agente che l‘aveva violentata, riprese un nuovo appuntamento specificando che voleva provare la vasca idromassaggio.
Il pomeriggio raggiunse il posto e si trovò davanti l’uomo, senza dire niente salì al piano superiore, lui la seguì in silenzio, entrò in bagno, la vasca era già pronta, si spogliò nuda davanti all’uomo e si immerse.
L’agente la fissava, gli sembrava strano che quella donna dopo quello che le aveva fatto era tornata e che si era denudata davanti a lui, rimase immobile ad ammirarla.
Anche Dany lo guardava fissandolo e vedeva nei suoi occhi la voglia di ripossederla, iniziò ad allargare le gambe mettendo ben in mostra la figa rasata, inserendosi due dita dentro, masturbandosi.
L’uomo era diventato rosso come un peperone, la patta dei pantaloni si era gonfiata a dismisura, stava scoppiando.
In quel momento suonarono alla porta, lui cercando di calmarsi andò a aprire, mentre lei continuava il suo bagno toccandosi.
L’uomo riapparve insieme ad un ragazzo che gli aveva portato dei documenti, Dany non si scompose, si rotolava nella vasca e li guardava.
Il ragazzo era sbalordito, una donna stupenda era davanti a lui tutta nuda, il suo sguardo era fisso sulla figa, tutte e due gli uomini avevano la patta dei pantaloni gonfia.
Dany alzò un braccio e con un dito li invitò ad entrare insieme a lei nella vasca, non se lo fecero ripetere due volte, si spogliarono e si immersero.
Come entrarono lei gli si avvicinò e prendendoli per un braccio se li mise addosso.
I due uomini non capivano più niente, la toccavano, le tastavano il seno e il culo, la baciavano sulle gambe, sulla schiena, sul collo, lei prese il ragazzo e lo baciò in bocca con la lingua.
L’agente immobiliare si era sdraiato e lei con un balzo gli salì sopra infilandosi il cazzo nella figa cavalcandolo, nel mentre aveva preso il cazzo del ragazzo in bocca spompinandolo come solo lei sa fare.
Quando sentì in bocca che era al massimo dell’erezione lo spostò dietro di lei e allargandosi le chiappe con le mani lo invitò ad incularla, il ragazzo subito acconsentì alla sua richiesta e le poggiò il cazzo sull’ano spingendo delicatamente, entrava piano piano un po’ alla volta, l’acqua della vasca faceva da lubrificante.
Dany diede un colpo secco all’indietro e se o fece penetrare tutto in culo, era abituata a prenderlo e le pareti si allargarono subito.
Aveva due cazzi dentro di lei e godeva in continuazione, muoveva il bacino avanti e indietro per prenderli più a fondo.
Il godimento saliva sempre di più, urlava di sfondarla, si muoveva ritmicamente sempre più veloce, sentiva i cazzi gonfiarsi dentro di lei.
Una esplosione di sborra le riempì la figa e il culo, lei sentì quel caldo liquido riempirla tutta e venne con un grido di piacere.
L’agente immobiliare era distrutto, si vestì e andò via, lei prese il ragazzo per un braccio, lo portò dentro la sauna, l’accese e si sdraiò su una panca e lui seduto vicino, con i piedi gli strofinava il cazzo moscio.
Quel massaggio ebbe un effetti quasi immediato, il ragazzo si riarmò e lei lo abbracciò baciandolo appassionatamente, se lo mise sopra e con la mano si mise il cazzo nella figa facendosi scopare.
L’amplesso durò molto, si baciavano, giocavano con le lingue, si carezzavano, si stringevano l’una all’altro con passione.
Quando il ragazzo stava per venire lei prese il cazzo e se lo mise in bocca dicendogli che voleva la sua sborra, arrivò con un gettò abbondante e lei lo ingoiò tutto con gusto leccandosi le labbra.
Si salutarono con un bacio, lei gli disse che con lui aveva fatto una stupenda scopata, gli aveva dato il culo e aveva ingoiato la sborra mentre da quel bruttone dell’agente immobiliare si era fatta solo scopare.
Tornata a casa raccontò tutto a Max aggiungendo che quella villa non la voleva più, oramai l’aveva usata.