HISTORIA TìTULO: In auto 
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In auto USA language


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In auto

by Osculum64
Visto: 260 veces Comentarios 0 Date: 16-08-2021 Idioma: Language

Premesso che ogni incontro ha la sua storia e che mi eccita tantissimo potermi masturbare liberamente in auto con partner che apprezzano questa pratica, mi soddisfa enormemente poter realizzare le mie fantasie fatte di giochi manuali e orali e prediligo tutte quelle situazioni un pò al limite, bizzarre e molto spinte cariche di adrenalina.

Dopo esserci appartati nel sedile posteriore dell'abitacolo, ci liberammo degli indumenti che ostacolavano la reciproca masturbazione e in un silenzio tombale iniziammo a toccarci. L'eccitazione aumentò ed io, che sono un cultore degli odori e dei sapori, mi sistemai portandomi davanti alla sua vagina per annusare il suo profumo. Avevo già il cazzo dritto ma con la lingua le massaggiavo le labbra su e giù soffermandomi sul clitoride mentre con un dito esploravo il condotto vaginale. Ogni volta è una successione diversa a seconda delle frustrate emozionali provvocate dalla mia lingua. Aveva il clitoride gonfio e venne quasi subito bagnandomi le labbra con i suoi liquidi vaginali. Nel frattempo le avevo infilato un dito nel buco del culo bagnato con la mia saliva e continuando a ciucciarle il clitoride le facevo sentire il mio indice che si muoveva nello sfintere anale.
Cominciò a muoversi seguendo il ritmo della mia lingua e ansimando mi disse che voleva essere scopata.
Con il cazzo duro come il marmo le ordinai di bagarlo con la sua saliva e lei, continuando a masturbarsi con una mano, mi guardò negli occhi e sputò sulla capella fecendola sparire nella sua bocca per poi riconsegnarmela allagata con la sua saliva. Mi sistemai in modo da poterle piazzare il cazzo nella vagina, le allargai le gambe e le feci sentire il cazzo che la penetrava. Entrai con dolcezza fino a farlo sparire completamente dentro di lei e poi aumentai con forza i colpi che seguivano il ritmo sempre più veloce. Le bloccai la testa con le mani mentre sentivo le sue mani sulle mie natiche che spingevano i miei colpi. I suoi capezzoli divennero duri e grossi, il corpo tremava, si contorceva e ansimando mi disse che stava per godere. Mi urlò che sentiva il mio cazzo duro e sfiorandomi il mio buco del culo con le sue dita, mi supplicò di venirle dentro. Non fece in tempo a finire la frase. Mi sollevai afferrando i suoi seni con i palmi delle mani e stringendole i capezzoli le feci sentire tutto il mio peso sul petto. Nello stesso momento le sborrai dentro innaffiandole la vagina dimostrandole tutto il mio piacere.
Chiuse gli occhi e continuai ancora a farle sentire il mio cazzo che ormai aveva l'asta ricoperta dei nostri umori. Lo tirai fuori con lentezza e lo avvicinai alla sua bocca e lei lo ripulì con la lingua.
Restammo ancora un pò a guardarci, e poi, mentre si rivestiva, sorridendo, mi disse che adorava la sensazione che provava nel sentire scendere il mio sperma che avrebbe inevitabilmente bagnato il suo slip. Le confidai che ciò che mi intrigava di più era l'idea che avrebbe portato il mio odore con sè.

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