Quell'attesa, che è giudizio sul senso dell'universo, il quale si sfalda al primo sospiro che si ingarbuglia intorno un vacillare di umida voluttà. Nel sentire ogni parapetto del mondo venire giù, dai colpi assestati in languida franchezza che pennella sorsate a occhi persi, a cercare altri occhi in cui riversare un grido segreto e complice di sublime stupore.