HISTOIRE TITRE: 96 - IL PARCHEGGIO SULL’A12 TRA LADISPOLI E SANTA SEVERA 
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96 - IL PARCHEGGIO SULL’A12 TRA LADISPOLI E SANTA SEVERA USA language


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96 - IL PARCHEGGIO SULL’A12 TRA LADISPOLI E SANTA SEVERA

by SlutDany
Vu: 343 fois Commentaires 13 Date: 14-07-2024 Langue : Language

Era un periodo che Max sembrava non avere più idee per far passare a Dany nuove avventure.
Ultimamente le serate trasgressive erano sempre le stesse con singoli selezionati sui vari siti scambisti o serate nei vari club prive, ma niente nuove situazioni.
Dany era meravigliata, le sembrava strano che a Max avesse esaurito la sua straordinaria fantasia trasgressiva.
Ma una sera accadde quello che oramai lei non si aspettava più.
Tornato a casa Max le disse di prepararsi perché dopo cena sarebbero usciti e di vestirsi molto trasgressiva.
Dany pensò alla solita serata al club prive e si vestì con una minigonna nera e maglietta nera bucherellata che non nascondeva nulla, tacchi alti e trucco pesante, chiaramente niente reggiseno ne slip.
Saliti in auto iniziarono a percorrere le strade di Roma fino ad arrivare all’autostrada che conduceva a Civitavecchia, lei pensò che stavano andando al club prive Olimpo dove erano stati molte volte, ma quando vide che l’auto non uscì allo svincolo di Ladispoli mentalmente si domandò dove potevano andare.
Arrivati allo svincolo di Santa Severa Max uscì dall’autostrada per rientrarci subito nel senso contrario.
Dany era ancora più stupita, forse aveva sbagliato strada.
A metà delle due uscite Max entrò nell’area di sosta e si fermò di fronte ad un camion parcheggiato, si girò verso Dany e le disse di spogliarsi tutta nuda e scendere dall’auto.
Lei prima lo guardò come per chiedere il motivo, poi essendo abituata ad ubbidirgli fece come gli aveva ordinato.
Completamente nuda si mise tra l’auto e il camion, che sembrava vuoto, in quel momento Max accese i fari e subito apparve un uomo mezzo assonnato da dietro il vetro del camion che stupito di quella visione non sapeva cosa fare.
Dall’auto Max le ordinò di allargare le gambe, mettere ben in vista la sua figa rasata e toccarsi.
Il camionista non capiva più nulla, sbarrava gli occhi, davanti a lui c’era una stupenda donna dai lunghi capelli biondi tutta nuda e vogliosa.
Vedendo che la situazione era stagnate e l’uomo rimaneva impalato a guardare senza fare nulla di più Max scese dall’auto e ordinò a Dany di salire sul camion scopandosi quell’uomo.
Sempre pronta a soddisfare i desideri del marito Dany salì il gradino del camion e aprì lo sportello, dentro c’era un camionista di una certa età, basso e cicciottello, stava immobile sul sedile.
Lei si sedette vicino a lui, ma questo la guardava quasi spaventato, non si muoveva, Max si affacciò dal finestrino e incitò Dany a darsi da fare.
Lei delicatamente si accostò al camionista e gli slacciò la patta dei pantaloni prendendogli in mano il cazzo, lui sempre fermo, aveva paura di toccarla, ma quando Dany gli prese il cazzo in bocca e gli fece un pompino con tutta la sua abilità, l’uomo non resistette più e iniziò spingerle la testa per farlo entrare più a fondo e a metterle le mani ovunque.
A quel punto dal finestrino Max gli urlo di scoparsela e lui la prese per mano e la portò nella cuccetta che era nell’abitacolo, si sdraiò e se la mise sopra infilandole in cazzo in figa.
Dany iniziò a cavalcarlo, il cazzo dell’uomo diventava sempre più grosso e duro, sentiva la figa bagnarsi, iniziava a godere.
Le spinte dell’uomo erano sempre più forti e lo strofinarsi del clitoride su quel corpo adiposo la fecero venire con rantoli di piacere.
Il camionista era molto resistente e lei dopo la terza volta che era venuta gli crollò addosso schiacciando il seno sul petto dell’uomo e trovandosi a contatto bocca a bocca lo baciò appassionatamente con la lingua.
Visto che oramai la figa di Dany era soddisfatta, Max disse al camionista di romperle il culo, a l’uomo non parve vero, la prese e la mise sulle ginocchia, le si mise dietro e con una botta secca la penetrò, il cazzo entrò subito, gli umori di Dany che erano colati dalla figa facevano da lubrificante e poi lei era abituata e le piaceva molto essere inculata.
Le pareti del culo si dilatarono subito, il cazzo arrivò fino in fondo, il camionista le spingeva il cazzo dentro con violenza e ad ogni spinta ricevuta dalla bocca di lei uscivano gridolini di piacere e istigazioni a spingere più forte.
Dopo circa dieci minuti di quel trattamento con una spinta più violenta l’uomo venne riempiendole il culo di calda e abbondante sborra, il gettito se lo sentì arrivare fino all’intestino, sbarrò gli occhi e venne con urlo di godimento schizzando i suoi umori sulla cuccetta.
Era tutto finito, il camionista ringraziò Dany e Max dicendogli che aveva fatto la più bella scopata della sua vita, lei per contraccambiò baciandolo in bocca con la lingua.
Scesa si mise tra il camion e l’auto mettendosi chinata a gambe larghe per far uscire la sborra che aveva nel culo, in quel momento, come se si fossero messi d’accordo, sia Max che il camionista accesero i fari mettendola ben in vista a tutti quelli che passavano sull’autostrada, ogni auto che la notava suonava ripetutamente il clacson come per salutarla.
Mentre tornavano a casa Dany ringraziò Max della nuova avventura, anche se il camionista non era un adone era comunque una nuova esperienza, lui con un sorriso le disse che era stata bravissima, che era meravigliosa e che una troia come lei non si trova facilmente ed era felicissimo di averla sposata.

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