Vacanza esotica
by maudViewed: 157 times Comments 0 Date: 02-10-2025 Language:

La notte sembrava sospesa, come se il tempo avesse deciso di rallentare per loro. Dany e Giulia erano distese sul letto a baldacchino, le lenzuola stropicciate e il profumo della pelle ancora nell’aria. I loro corpi si cercavano con naturalezza, come se ogni gesto fosse già scritto da tempo. Mauro, seduto su una poltrona di vimini, non diceva nulla. Ma il suo sguardo era vivo, rapito, come se stesse leggendo una poesia che non aveva bisogno di parole. Ogni carezza tra le due donne, ogni sussurro, ogni risata soffocata sembrava amplificarsi nella sua mente. Giulia si voltò verso di lui, con gli occhi brillanti. «Ti piace vederci così?» chiese, la voce bassa, quasi un soffio. Mauro annuì, senza distogliere lo sguardo. «Siete bellezza che si muove. Desiderio che respira.» Dany lo raggiunse, si inginocchiò davanti a lui, le mani sulle sue ginocchia. «Non sei fuori da questo. Sei parte di tutto.» Con movimenti sinuosi, si abbassò tra le sue gambe, le dita scivolarono lungo il tessuto fino a trovare il suo cazzo. La estrasse con grazia, come se stesse rubando un bacio proibito. L’assapora lentamente, con movimenti studiati e languidi. Ogni leccata è una danza tra desiderio e sfida. Il gioco non era più solo tra due. Era un triangolo di sguardi, di emozioni, di tensione che cresceva come il vento prima della tempesta. Nessuno aveva fretta. Nessuno aveva paura. Solo il desiderio di esplorare, di sentirsi vivi, di lasciarsi andare. Il mattino filtrava tra le tende leggere, portando con sé il profumo del mare e il canto lontano di un muezzin. Giulia si stiracchiò lentamente, il corpo ancora avvolto dal calore della notte. Dany era accanto a lei, gli occhi socchiusi, un sorriso appena accennato sulle labbra. Mauro le osservava in silenzio, seduto sul bordo del letto, come se stesse cercando di imprimere ogni dettaglio nella memoria. «È stato… oltre le parole,» disse Giulia, la voce roca di emozione. Dany annuì, accarezzandole il viso. «Non pensavo che potesse esistere una notte così.» Mauro si chinò, sfiorando la mano di sua moglie. «Voi due insieme… siete luce. E io sono felice di averla vista brillare. Non c’era imbarazzo, né confusione. Solo una nuova consapevolezza. I confini tra desiderio, amore e libertà si erano dissolti, lasciando spazio a qualcosa di più profondo. Un legame che non aveva bisogno di etichette, solo di verità.