HISTOIRE TITRE: un vero bull 
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un vero bull USA language


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un vero bull

by soloperlei32
Vu: 2335 fois Commentaires 14 Date: 01-01-1970 Langue : Language

Andammo all'appuntamento con Giorgio. Irene era un pò riluttante. Giorgio era un giovane di 32 anni e lei ne aveva 43. Mi diceva: "Vedrai che non andrà bene c'è differenza di età, sara solo irruente e veloce, resterò delusa". Andammo a mangiare una pizza per rompere il ghiaccio, quindi io e Giorgio ci scambiammo un'occhiata e ci recammo a casa sua. Giorgio era un giovane uomo, con due occhi celesti come il mare, i capelli leggermente sulle spalle, un fisico asciutto. Certamente era un ragazzo attraente. Dopo aver chiacchierato un pò nel salotto, lui si alzò, porse la mano ad Irene e lei si lasciò condurre. Entrarono in una stanza. Io decisi di rimanere seduto in poltrona ancora per qualche minuto. Silenzio! Trascorso il tempo che mi ero prefissato, adagio adagio avanzai nel corridoio. La porta della stanza era aperta. Irene era sdraiata sul letto con il solo perizoma, Giorgio era nudo. La carezzava con dolcezza e delicatezza, le dava piccoli baci nel collo, le sue mani salivano e scendevano a sfiorarle le cosce, i piedi, i fianchi. Altro che irruenza. Era lento e delicato. Anche lei lo carezzava. Sulle spalle, sulla nuca, ricambiava i suoi baci.Poi con la mano fece per infilarsi sotto il suo bacino, Giorgio si sollevò e Irene agguantò il suo cazzo. Dagli occhi di mia moglie capì che doveva essere davvero grosso. Me ne resi conto subito, Giorgio si sollevò mettendosi a quattro zampe e vidi che oltre che grosso doveva almeno misurare 20 cm. Lui lo poggiò fra le sue tette e cominciò a strisciarlo. Irene era sempre più eccitata. Capivo che faceva le debite proporzioni con il mio e mi lanciò uno sguardo e un sorriso carico di ironia. Lui se ne avvide, mi guardò e mi disse: Mettiti nudo anche tu e siediti in quella sedia. Mi spogliai e mi sedetti di fronte a loro. Irene era ormai nuda e lui sempre con delicatezza la leccava adagio adagio guadagnando il suo corpo centimetro dopo centimetro. Cominciò a gemere. Lui lentamente arrivò all'inguine, lei allargò le cosce e Giorgio gliele leccò senza neanche sfiorare la fica. Questo atteggiamento infoiò ancora di pù mia moglie che ormai desiderava essere leccata anche lì. Lui non se ne diede per inteso e risalì, le prese i seni, le mordicchiò i capezzoli. Si sdraiò su di lei facendole sentire il cazzo nella pancia e lei prese a gemere, quindi scese con la bocca vicino la fica e poggiò la lingua sul clitoride. Irene impazzì. cominciò a dirgli si, leccami, dai. Lui alternava la lingua a momenti di pausa, e ogni volta lei si eccitava sempre di più, poi piazzo decisamente la sua testa fra le cosce di mia moglie e cominciò a leccare e baciare. Lei afferrò il suo cazzo e cominciò a succhiarlo. Ero fermo a guardarli.Irene venne, il suo corpo vibrava di piacere, lui si girò e postosi su di lei delicataamente, ma decisamente le infilò il cazzo nella fica bagnata.
Irene lanciò un urlo di piacere che era simile a quello di una bestia trafitta da un palo e prese a gemere mentre lui la scopava. Non era un puledro impazzito, ma un maschio che con colpi ritmici, nè lenti nè veloci, andava su e giù dentro quel corpo che ormai aveva conquistato e che ad ogni colpo si apriva sempre di più. Dopo dieci minuti di quel ritmo pensai che sarebbe venuto anche lui. Invece no. Continuava sicuro mentre lei lo abbracciava, lo spingeva entro di se. Le loro lingue si infilavano nella bocca dell'altro, il loro ritmo aumentava e rallentava come se lo avessero concordato insieme. Mai avevo visto mia moglie così; mai l'avevo vista e sentita godere in questo modo. Giorgio, a un certo punto si sollevò la fece girare la mese a quattrozampe con il viso rivolto verso di me, le si paizzò dietro e poggiato il cazzo su Irene, spinse e stavolta spinse tutto d'un colpo.Irene lanciò un aaaahhhhhhh e cominciò a tremare. Giorgio affondava i colpi, ma stavolta più veloci. Irene si inarcava e, poggiato il petto sul letto, lasciò il suo magnifico culo in aria. Giorgiò affonfando con colpi più decisi e veloci dentro di lei le disse: "sollevati e guarda negli occhi tuo merito". lei non lo fece; lui allora si fermò di botto e fece per sfilarsi. "Noooo ti prego non uscire" implorò lei; "allora fai quello che ti ho detto". Irene si sollevò sulle braccia e mi guardò negli occhi. Giorgio riprese ad affondare i colpi guardandomi a sua volta. "vedi come mi scopo tua moglie, vedi come gode sotto i colpi del mio cazzo?" Irene gemeva, muoveva il culo, mi guardava stupita anche lei di quell'ondata di piacere che la travolgeva. "Avvicinati" disse lui "mettiglielo in bocca,tu succhia disse ad Irene". Irene comincio a succhiare, dopo dieci quindici secondi lui intimò "lasciaglielo" e tu vatti a sedere. Irene non voleva lasciarlo capiva che ci sarei rimasto male e continuò. Giorgiò allora disse lasciaglielo o mi fermo. Irene aprì la bocca e guardandomi disse gemendo, sono in suo potere mi sta facendo morire di piacere scusami Rob. Mi stavo sedendo quando Giorgio mi disse "per favore prendi una bottiglia d'acqua dal frigo?" Andai a prendere l'acqua. Dalla cucina si sentiva Irene che godeva e lui che la sbatteva alla pecorina. Tornai e trovai la porta chiusa a chiave. "Giorgio che fai apri" la risposta fu "No" mi voglio scopare tua moglie da solo e anche lei lo vuole, dicglielo che lo vuoi" Sentì la voce di Irene che gemendo mi diceva: "Sono sua rob, mi possiede può farmi quello che vuole non gli resisto ahhhh, ahhh. ti prego resta fuori" Li sentivo che scopavano che cambiavano posizione, lei che gli diceva le mie cosce sono aperte per te, fottimi, ti prego. Lui che le diceva chi ti scopa meglio io o roberto e lei tu solo tu non ho mai scopato così sono tuaaaa. Ad un tratto sentii Irene che dicva "No per favore nel culo no, mi fa male, ti prego, no" Giorgio dissi io da dietro la porta apri, e lui "no mi devo inculare tua moglie". "No giorgio si fa male." Irene lanciò un aiiiii, per favore ti prego mi fai male no,no fermati mi fa male e poi ahhhhhhhhhhhhhhhhhhhhh e sentì Giorgio dirle ti ho inculata. Irene si lamentava "mi fai male, mi fai male togliti ti prego". Lui non se ne dava per inteso e a un tratto l'ahi si trasformò in ahhhhhh ahhhhh ahhh sentivo lui che batteva sul suo culo come un martello pneumatico, erano alla pecorina. Irene gemeva e gli diceva "mi hai inculata sono liquefatta, ti appartengo, sarò tua tutte le volte che vorrai." "Dillo a roberto che ti sto inculando" e lei "Roberto mi sta inculando, sta inculando tua moglie non glielo posso impedire sono sua, mi ha preso tutta". Giorgio continuò: "digli che è un cornuto". lei non parlava e lui gli assesto due colpi secchi, "siiiiiii siiiiiiii rob sei un cornuto ti sto facendo le corna, ormai mi ha presa ovunque dove tu non mi hai mai presa".Capì che lui si levava dal suo culo, la sdraiava sul letto e le si metteva di sopra penetrandola. Irene gemeva, sentivo il letto che si muoveva sotto i colpi di Giorgio. "Adesso ti vengo dentro disse lui e senza profilattico, ti voglio sporcare tutta del mio sperma". "No giorgio ha sospeso la pillola non creiamo casino" urlai io. "Tu vuoi che ti venga dentro anche se rischi di restare incinta?" disse lui ad Irene. "Si lo voglio, voglio sentirti venire dentro di me, tutto". "Dillo a quel cornuto di tuo marito che vuoi che io ti riempia la fica con il mio sperma". Irene era ormai impazzita: "Lo voglio Roberto, deve venirmi dentro, sono sua capisci, sua. Stavo impazzendo. "E se resti incinta?" Non rispondeva più godeva e diceva "siiii dai prendimi vieneimi dentro". I colpi aumentarono, i gemiti pure senti che anche lui gemeva sempre più forte. Capìì che vennero insieme. Tutto si placò. Mi disse poi che restarono uno nell'altro ancora per qualche minuto. Quando lui aprì la porta ed io entrai, vidi mia moglie nuda nel letto di un altro, bella, con le cosce oscenamente aperte (non avava avuto neanche la forza di ricomporsi), con il corpo che vibrava di sesso, rossa in viso con gli occhi chiusi, le braccia ancora allargate in segno di resa incondizionata, con lo sperma di lui che faceva capolino dalla sua fica. Non aveva il coraggio di guardarmi. Si alzò, si fece una doccia. Giorgio mi disse "scusami ma il gioco è questo". "Si" dissi io, "ma se rimane incinta?" Mi rispose "Il gioco è questo verrebbe comunque bello" e sorrise. Hai una moglie bella e sensuale,eccezionalmente brava, una vera femmina da letto". Lei tornò, ci rivestimmo bevemmo qualcosa e andammo via. Andando via lui l'abbracciò e la baciò con la lingua. un bacio lungo che cfu da lei contraccambiato. Poi le disse Ecco il mio cellulare, sai dove trovarmi, ma se vuoi vieni da sola. Entrammo in macchina dopo un pò di strada mi guardò e mi disse "Roberto, scusami non avevo mai provato nulla di simile. Non ho capito più nulla quel giovane mi ha strgata, se avessi dieci anni di meno correresti dei grossi rischi". "Cosa conti di fare?" "Voglio ritornarci, ma da sola fra qualche giorno, devo prima riassettare le idee". Ci tornò. io l'accompagnavo e quando lei finiva mi chiamava e la riprendevo. Andò così avanti per diverso tempo. Poi giorgio vinse un concorso e lasciò la nostra città. Ogni tanto viene e si vedono con il piacere di tutti.

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