La passione proibita..
by cornutoestivoViewed: 0 times Comments 0 Date: 21-09-2025 Language:

Prefazione: mai reprimere una passione, anche se all’apparenza proibita..
A dire il vero, questa storia ebbi modo di proporla in lettura già nei giorni immediatamente successivi agli accadimenti che sto per narrare, poi però, in virtù di un preciso scrupolo di coscienza sorto in quel periodo, dovuto soprattutto a diversi insulti molto pesanti ricevuti e che al momento pervasero la nostra serenità, pensammo di doverla cancellare senza effettuare un salvataggio, ora però, passata la tempesta che si scatenò e che fu (tra diverso altro) veicolo di una quasi rapida cancellazione dal sito, ci piace poter pensare di poterci impegnare in una nuova e resocontata riscrittura, nella speranza di non scatenare nuovamente le antiche amenità subite, come al solito mia moglie affida a me la tastiera
“..io devo pensare a lavorare, tu hai tempo, cimentati, io sono sempre disponibile su whatsapp per rinverdire ricordi particolareggiati..”
Lei è ancora impegnata “alla grande” nel suo plesso scolastico di pertinenza (CHE NON È IN ANCONA CITTÀ) soltanto uno stolto (ed io non lo sono) potrebbe mettere a rischio il suo anonimato incoraggiando una possibile caccia alla sua identificazione, mentre io, pur essendo collocato da tempo a riposo professionale, di tanto in tanto collaboro ancora con delle consulenze.
Questo per tranquillizzare gli scettici affinché possano trovare empatia necessaria per godersi una buona lettura, mentre scrivo lei mi è idealmente vicina, mi supporta ed è pronta a qualche eventuale correzione emotiva, ho tempo a disposizione per rivedere di giorno in giorno la stesura e se, all’occorrenza, correggerla ancor prima della possibile pubblicazione che, come d’uopo, spetterà alla redazione saperla giudicare o meno pubblicabile.
La vicenda risale a circa 7 anni fa, dati temporali desunti dalle lettura delle date relative agli scatti fotografici di quei giorni, nel pieno periodo delle nostre attività coniugali trasgressive, il nostro Vero periodo d’oro, pieno di brividi ininterrotti, eravamo tornati in pieno possesso della nostra libertà coniugale, riacquistandola in virtù del fatto che i figli avevano spiccato il volo per vivere le loro vite lontani dalla casa dei genitori. Avevamo all’epoca un amico all’incirca della nostra età (con cui siamo ancora in contatto amicale, ma consapevole di non poter più rappresentare il massimo della soddisfazione erotica per mia moglie..) con cui si giocava di sovente nel nostro letto, un Vero amico via via diventato persino apprezzato dai nostri figli, ma che ovviamente non erano al corrente della tresca a trois e nemmeno lo potevano sospettare, siamo stati sempre molto attenti ai comportamenti da tenere in loro presenza, per loro Francesco era l’amico di sempre del cuore del loro papà, ma questa è un’altra storia, ho inteso sottolinearla soltanto per rendere tangibile il periodo di soddisfazione che in quel periodo stavamo attraversando, però, nel mio intimo pensiero c’era sempre quel “malsano” pensiero che mi pervadeva di cui soltanto mia moglie era al corrente, pur ammettendo candidamente che il nostro amico di famiglia era al corrente di tutto ciò che vivevamo (anche senza di lui) non giudicai opportuno dovergliene parlare, era soltanto una cosa mia e tale sarebbe dovuta restare.
Dapprima molto velatamente, ma via via sempre più in forma incisiva tornai alla carica per la realizzazione del sogno “principe” che da sempre mi pervadeva la mente, un sogno pazzesco, quasi indicibile, un sogno che, se portato avanti nella mia più che feroce insistenza, avrebbe potuto persino causare la fine del nostro più che consolidato matrimonio, decisi però di usare un preciso tatticismo, alternando richieste precise a momenti di finta stasi cerebrale, per poi tornare alla carica nel momento che ritenevo opportuno, in un certo senso prendendo una sorta di rincorsa per arrivarci in velocità.
Qual era questo indicibile sogno? Quello di molti altri mariti qui presenti in avanzato stato cerebrale, quello di poter assistere la donna a suo tempo sposata in una vera e propria casuale marchetta, saperla prostituta per una sola volta, ma non una marchetta organizzata con qualche amico compiacente e complice in un appartamento, oppure in motel, neanche in un momentaneo ruolo di escort, niente di tutto questo, quello a cui volevo fortemente imbattermi era poterla osservare a debita distanza (ma di assoluta sicurezza) in strada e con il primo cliente casuale che avrebbe potuto formularle la classica richiesta di rito
“..vieni tesoro sali in macchina e andiamo a divertirci, mi piaci e ti voglio..”
Avrei pagato io stesso per sentirle rispondere
“..io lavoro soltanto con il guanto, se a te sta bene salgo..”
Sarei deceduto all’istante.
In sostanza bramavo semplicemente vederla battere il marciapiede, anche soltanto per il breve volgere del tempo necessario, che solitamente una prostituita quantifica in 15 o 20 minuti tutto compreso.
Mia moglie nel sentirmi toccare l’argomento mi diede del vero pazzo, ma questa volta senza sorridere come di solito avrebbe fatto se io le avessi detto
“..domani ti porto a scopare con qualcuno degli amici che ti vuole..”
Lei, di solito, ha sempre risposto ridacchiando
“..sono d’accordo, chiunque esso sia so già che ci renderà felici, è tempo di ridarti una lustratina alle corna..”
La cosa la prese davvero dal lato serioso, mi disse in malo modo
“..ma cosa cazzo ti dice il cervello..?”
Effettivamente come primo tentativo di approccio non fu entusiasmante, quella volta mia moglie non intese la mia proposta come uno dei soliti giochi cerebrali che ci piaceva vivere, c’è anche da dire però, che molto spesso durante le nostre performance coniugali negli anni precedenti, mentre il clima nel nostro letto era molto caldo, io, per enfatizzare ciò che in quei momenti vivevamo le davo spesso della puttana e, giocando, le chiedevo spesso di mostrarmi come si sarebbe adoperata nella vestizione del cazzo di un casuale cliente, lei, stando al gioco, mi diceva..
“..gli avrei prima fatto drizzare il cazzo oltre misura, poi, non essendoci tu che solitamente lo fai per dovere di cornuto, sarei stata io stessa a prestarmi a dovergli far indossare il preservativo, in quel caso, più il cazzo è duro e più si inserisce con maggior facilità, ma nel caso in cui avesse potuto pagarmi bene.. avrei potuto optare per una piccola eccezione..”
“..quale..?”
“..ma è semplice amore mio, potrei sempre premiarlo prendendoglielo in bocca per farglielo diventare ancora più duro, di solito si dice che una prostituta non lo fa, ma pecunia non olet..”
Ed io li, molto astutamente le piazzavo quasi sempre la battuta ad hoc..
“..sì amore mio, domani studierò la situazione per portarti a battere, le capacità risolutorie le hai..”
Di solito venivo tempestato di schiaffi e di insulti, ma com’è che si dice? Pulcinella scherzando scherzando diceva la verità..
Tutto al momento finiva lì, ma io ero letteralmente roso dalla ferrea volontà di portare a compimento il sogno, nelle ore in cui lei era impegnata nel suo lavoro io giravo con la mia auto spinto nella ricerca dell’eventuale posto ideale, che non era uno di quelli frequentati già da prostitute, non lo avrei mai fatto, non avrei mai potuto mettere mia moglie in concorrenza con chi il mestiere più antico del mondo lo faceva davvero, magari per sopravvivere, troppo pericoloso, quei luoghi sono infestati di protettori, gente pericolosissima, senza parlare dei frequenti passaggi delle forze dell’ordine, rischiare di farle chiedere i documenti e di farla schedare in quanto prostituita neanche mi passava per l’anticamera del cervello.
Presi a girare per giorni e giorni, in tutti gli orari, soprattutto all’imbrunire, ma anche in orari serali approfittando della sua frequentazione in palestra fino a tarda sera, ma niente da fare, nessun luogo frequentato aveva colto particolarmente le mie attenzioni, ero quasi rassegnato, tornava alla mente una possibile soluzione alternativa per vivere pazzamente la possibilità, ovvero quella di munirsi di una nuova sim telefonica e pubblicare un annuncio del tipo molto presente sui quotidiani
“..bella matura signora completa altrui domicilio..”
Ma come poi spesso succede, anche la fatalità ti corre incontro, e, nel mio solito giro della mia silenziosa ricerca mi imbattei in una specie di grosso parcheggio in una zona industriale dall’altra parte della nostra città d’adozione, un luogo non molto frequentato, ma con discreto via vai di automobili che effettuavano soste non proprio lunghe, mi fermai per qualche minuto, spensi le luci dell’auto e cercai di capire, non mi ci volle molto ma capii, erano brevi soste dovute chiaramente ad atti di prostituzione, non era un luogo in cui le meretrici si mettevano in mostra per catturare il potenziale cliente, le auto erano tutte provenienti da vie limitrofe, arrivavano, parcheggiavano, probabilmente gli occupanti scopavano (per pochissimi minuti) e poi ripartivano, qualche volta poteva capitare addirittura che la Lady scendesse dall’auto per riguadagnare la postazione passeggiando nella sua direzione, la cosa che però mi convinse maggiormente che potesse essere il posto giusto fu qualcosa che capitò sotto il mio sguardo vigile, discreto ed interessato per il quale me ne persuasi, spesso capitava che la Lady in questione non avesse il tempo di raggiungere la sua postazione in quanto nuovamente rimorchiata in itinere da un nuovo cliente, probabilmente appostato in attesa che lei si liberasse per essere nuovamente disponibile, era come se un suo preciso ammiratore si appostasse per aspettare proprio lei, oppure, molto più probabilmente, avrebbe potuto trattarsi di uomini desiderosi di una scopata ma non amanti dell’andirivieni in auto per la scelta, quindi scegliendo molto più comodamente di poter attendere nel buio una lady appena liberata e disponibile.
Fantastico..!
Tutto sommato tale accadimento poteva essere associato ai miei desideri, perché no?
La mia testa fece sua tale strepitosa opportunità, avrei potuto rivestire il ruolo del cliente “precedente”, ovvero, se tutto fosse andato per il verso che sognavo ed avendo finalmente il beneplacito di mia moglie nel realizzare tale sogno, lei, nel mio immaginario, sarebbe stata oggetto della creazione di un nuovo ed immediato presupposto per poter essere invitata a salire nell’auto del più solerte all’aggancio dopo esser stata lasciata per pochi attimi in libertà di “passeggio”, proprio da me, sarebbe stato molto importante far notare a qualcuno presente e silente nel parcheggio che di lì a poco sarebbe stata lasciata “libera”, magari attardando leggermente la sua uscita dalla mia macchina accesa ed in attesa di ripartire, ovviamente la speranza concreta sarebbe stata quella di poter esser notato il nostro movimento, per lasciar notare mia moglie nell’atto dell’abbandono della mia auto per essere subito dopo invitata a salire dal primo che le sarebbe capitato, in pratica una vera e propria ripetizione di ciò che avevo notato ripetersi spesso, un sogno pazzesco ma che non mi lasciava più..
Dovevo soltanto trovare nei giorni seguenti il modo per tornare nuovamente alla carica, senza ovviamente parlarle delle mie uscite in avanscoperta, e quello sarebbe stato un vero problema.
Una sera, nel nostro letto, deciso più che mai a ricevere una nuova dose di insulti provai a tornare alla carica azzardando un..
“..ehi bella, quanto vuoi..?”
Lei stette al gioco e mi disse..
“..tutto quello che hai in tasca, ma io lavoro soltanto con il guanto, se però mi paghi di più te lo prendo anche in bocca, ma sempre con il preservativo..”
Poi sorridendo continuò..
“Patti chiari, non bacio in bocca e voglio essere pagata in anticipo..”
Io non replicai nemmeno con una parola, agii..
Scesi dal letto, presi il mio
portafoglio, afferrai delle banconote e tornai a letto dicendole..
“..tieni bella, possono bastare..?”
Aprii il cassetto del mio comodino, afferrai un preservativo e glielo consegnai..
“..avanti bella, datti da fare..”
Mi posi in attesa, completamente nudo, il cazzo già abbastanza duro (ancora non ero stato colto dalle mie problematiche di oggi..) lei senza parlare mise le banconote sotto il cuscino, prese il cazzo in mano ed iniziò a segarlo, senza dire una parola, pochi colpi e poi decise di infilarmi il preservativo, io presi ancora qualche banconota, gliela porsi e lei capì di esser stata ben pagata per cui me lo prese in bocca, le poggiai una mano sulla nuca cercando di accompagnare il suo movimento, lei smise dicendo..
“..ehh no.. una prostituta non se lo lascia fare..”
“..hai ragione, scusa, terrò le mani a posto..”
Riprese per qualche attimo il bocchino, poi smise dicendomi..
“.. come vuoi scopare? Vengo io sopra di te oppure tu sopra di me?”
“..tu sopra di me, potrei però prendere in mano le tette?”
“..puoi, ma non farmi male..”
Mi salì sopra, lo prese in mano e se lo mise dentro, iniziò a scoparmi, io me ne stavo già quasi per venire, ma lei mi precedette squirtandomi addosso, la insultai dandole della puttana venendomene insieme a lei, durammo molto meno di un rapporto a pagamento..
Mi stette sopra ancora per qualche attimo, eravamo rilassati l’uno addosso all’altra, poi mi fece uscire da lei ponendosi al mio fianco, mi prese il cazzo in mano sfilandomi il preservativo e, mentre lo annodava mi disse..
“..una brava prostituita non sporca il suo luogo di lavoro, questo penserò io a smaltirlo..”
“..sì ottima scelta, ma da quando una prostituta squirta grazie al rapporto con il cliente?”
“..beh, può capitare, soprattutto se il cliente le piace..”
“..allora è stato il cliente ad esserti piaciuto oppure ti è piaciuto anche il gioco?”
“..si, lo ammetto, mi è piaciuto anche il gioco, scopare senza dire quasi una parola come una vera prostituita l’ho provato davvero con brivido, forse si è capito..”
“..ecco, vedi? È proprio così che almeno per una volta ti vorrei..”
Poi mi misi idealmente in difesa con le mani sulla testa in attesa della solita gragnucola di pugni e schiaffi in arrivo, ma non arrivarono, arrivò invece lei ad accoccolarsi al mio fianco dicendo..
“..ma davvero vorresti questo?”
Per la prima volta mi era evidente il suo primo flebile cenno di apertura a tal dialogo, non mi sembrava esser vero e non persi l’occasione..
“..è qualcosa a cui in quest’ultimo periodo penso ogni giorno, considero questo sogno un’inevitabile evoluzione della nostra storia, nella mia mente ho tutto ben chiaro come poterlo fare senza nessun rischio..”
“..quindi mi stai facendo capire che farmi chiavare di tanto in tanto dai nostri amici che rimorchiamo insieme in rete sta diventando un fattore di secondo piano? E come fai a dire che non c’è nessun rischio? Ma ci hai pensato bene? Io in strada a battere il marciapiede proprio come una di quelle..”
Non replicai, lasciai che lei potesse riprendere respiro per continuare..
“..senza poi tener conto del fatto del potenziale cliente, e se mi capita un violento? Un vecchio? Uno che non ha proprio un odore piacevole? Ma soprattutto non hai minimamente pensato allo sputtanamento totale se in quel momento il cliente dovesse conoscermi? Magari potrebbe capitare un genitore di qualche mio alunno, mi sento male alla sola ipotesi..”
Mi sentii in dovere di rispondere..
“..i nostri amici di cui godiamo i nostri particolari piaceri rimangono, accidenti se rimangono! Non pensare ad un cliente potenzialmente violento, non avrebbe scampo, nel caso in cui tu dovessi convincerti a calarti in questo gioco devi sapere che io sarei a non più di due o tre metri da te nella mia auto, in perenne contatto con te attraverso il telefono attivo tra noi (lo stesso facemmo in futuro in altre circostanze, come quella raccontata nella serata in spiaggia con il bagnino) il bello del “mestiere” è che una prostituta solitamente non sceglie il cliente, tuttalpiù se non le ispira fiducia nega la prestazione, magari chiedendo una cifra folle per far sì che possa desistere allontanandosi, ma, sinceramente, nei tuoi panni mi augurerei fosse davvero qualcuno in età avanzata, di solito sono persone più calme e pulite, ma da tener doverosamente conto del fatto che in ogni mestiere può esserci l’incognita, a riguardo della potenzialità di un cliente che ti potrebbe conosce, la scelta del luogo dove fare la marchetta è determinante, sarebbe nel caso un luogo lontano, bel lontano dai nostri luoghi e dalla tua realtà professionale..”
Seguirono tra noi lunghissimi attimi di silenzio totale, ovviamente la sua mente stava lavorando, e la cosa (per me) era assolutamente positiva, poi riprese..
“..sai qual è la cosa che mi crea maggior sconcerto?”
“..dimmi amore..”
“..il fatto che tu sia così preparato, da quant’è che pensi a questa cosa?”
“..da sempre, ma credimi, per una sola volta..”
“..si certo come no, per una sola volta, come se non ti conoscessi, come la volta in cui ti organizzasti per farmi scopare per la prima volta da un altro sotto i tuoi occhi, quella notte mi sentii in Paradiso, lo ammetto, mi dicesti però che non sarebbe mai diventata un’abitudine, ed invece a quanti uomini siamo arrivati?”
Sorridendo le dissi..
“..sinceramente ho perso il conto, ma è pur vero che tu non hai mai detto di no..”
Sorridendo anche lei disse..
“..maledetto.. la colpa è tua..hai saputo farmi conoscere il piacere del gioco ed il cazzo vero, quello vero degli altri, non il tuo piccolino..”
“.. e non sei felice di questo? Hai potuto avere tutti gli uomini che hai voluto e che vorrai ancora avere, senza preoccuparti di me, anzi, avendomi come complice, non ne sei stata felice..? Resta il fatto che non hai mai avuto bisogno di nascondermi le tue avventure con altri uomini..”
“..come non poterlo essere, hai ragione, ma ora mi stai chiedendo qualcosa di molto difficile da attuare..”
“..devi come sempre fidarti di me, una sera di queste usciremo per una pizza e poi ti porterò in un posto per mostrarti la fattibilità della cosa, tranquilla, non sarà la sera in cui potrei dar corpo al desiderio lasciandoti in strada, se ciò dovesse un giorno avvenire sarà soltanto a mezzo della tua convinzione, dovremo partirci da casa ben consapevoli e complici..”
Inutile negare che in quei momenti ero su di giri, ma lo era chiaramente anche mia moglie, scopammo furiosamente ancora una
volta come da tanto tempo non ci capitava più, dopodiché ci addormentammo abbracciati senza nemmeno andarcene in doccia.
Passarono dei giorni senza che toccassimo nuovamente l’argomento del discorso in atto, ma dentro me lo mantenni fortemente vivo, individuai la serata ideale per mostrarle quello che avveniva in quel parcheggio
di periferia, ovviamente una serata in cui il clima era ottimo, se il tempo fosse stato inclemente ed oberato dalla pioggia nulla avrebbe potuto aver luogo, uscimmo per una pizza, ma senza metterla al
corrente del potenziale dopocena, durante la cena non toccammo nemmeno il discorso, ma era chiaramente nell’aria, anche perché giorni indietro misi al corrente mia moglie della propedeutica uscita serale, camuffata di ottima pizza, birra fresca e succulente filetti di baccalà, rigorosamente fritti, quelli al forno solitamente li lasciamo a chi ha problematiche digestive. Nel dirigerci verso l’auto le dissi..
“..non è ancora l’ora di rientrare, voglio mantener fede all’impegno preso per mostrarti ciò che avviene in quel parcheggio di cui ti ho parlato..”
“..ed io che avevo pensato al tuo desistere da questo proposito..”
“..ho mai desistito nella vita dai miei propositi..?”
“..mai, la tua cocciutaggine ha sempre prevalso, ma sono d’accordo, andiamo pure, non sperare però in qualcosa per cui non sono pronta, devo ancora lottare per una mia convinzione o meno, se non c’è da correre nessun rischio andiamo pure a vedere cosa succede..”
“..non c’è nessun rischio, siamo sempre marito e moglie, non possiamo eventualmente essere accusati di nulla, nemmeno se ci mettessimo a scopare in macchina, andiamo, parcheggeremo e ti farò prendere visione di ciò che accade, poi, mentre osserveremo parleremo..”
Arrivammo al parking, studiai la miglior postazione per osservare, la scelsi in virtù della vicinanza in cui c’era maggior movimento, spensi le luci, abbracciai mia moglie dandole un intenso bacio, la sentii un pochino rigida, mi adoperai a farle tornare la necessaria calma..
“..amore qui dobbiamo soltanto vedere cosa succede, amerei saperti serena..”
“..serena? Parola grossa, sono stata portata in un parcheggio da mio marito che vuole farmi prendere visione di come battere il marciapiede, secondo te ho motivo per essere serena?”
“..si, decisamente sì, ne hai motivo, non sono un magnaccia, non voglio farti prostituire per soldi, voglio soltanto trovare il modo di provare un particolare brivido insieme a te, a me starebbe bene anche se tu lo facessi gratis, il brivido che potrei provare non ha prezzo, essere abbordata dal primo che capita non è descrivibile, sono certo che alla fine di tutto il gioco in mio brivido sarà anche il tuo, ne sono certo, ti conosco bene..”
Non mi rispose, e quando mia moglie non mi risponde è come se avessi certezza di una sua tacita ammissione.
Qualche attimo dopo aver parlato tra noi ebbi modo di farle notare il probabile inizio di un possibile movimento in atto..
“.. guarda in direzione di quella macchina parcheggiata che ha appena acceso le luci..”
Detto fatto, dall’auto scese una donna abbastanza decifrabile nel suo essere per via di un abbigliamento probabilmente consono al mestiere, da lontano percepimmo delle risa miste a dei saluti, subito dopo un’altra auto più vicina a noi si mise in movimento nella direzione della donna, un breve conciliabolo attraverso il finestrino aperto sancì l’ingresso nella nuova auto, che andò a sistemarsi esattamente dove poco prima l’altra auto mosse per andar via..
“..visto amore mio? È quello che potrebbe capitare con te attrice principale..”
“..ohh mio Signore, proprio senza respiro, e se una volta effettuato l’incontro dovesse immediatamente palesarsi un nuovo abbordaggio..?”
Sorridendo risposi..
“..se non ne uscirai soddisfatta potrai sempre raddoppiare..”
Anche lei rispose sorridendo..
“..quindi mi stai suggerendo una serata da vera mignotta da strada? Senza un numero preciso di uomini da accontentare..?”
Non smettevamo di sorridere..
“..amore, che dire, vedi tu, potrebbe trattarsi di una serata indimenticabile, molto di più della nostra prima serata al privée..”
Serata memorabile di cui parleremo in un prossimo racconto..
Un nuovo gran bel bacio suggellò la nostra quasi perfetta intesa per un insperato e roseo futuro in merito.
Riprendemmo nuovamente la strada di casa, un tragitto abbastanza impegnativo, che fu assolutamente utile a far sì che lei si potesse rasserenare..
“..certo, il luogo si presta, non mi sembra essere squallido, inoltre è notevolmente lontano da casa e dalla mia realtà professionale, dovrei essere proprio maledettamente sfortunata nell’infausta possibilità di poter incontrare qualcuno di mia e nostra conoscenza..”
Io non intesi affatto interromperla nel suo soliloquio, mi era di colpo evidente la sua probabile accettazione della performance, volli però stuzzicarla sapendo bene dove avrei dovuto colpire..
“..parlami di cos’è che ti sta convincendo positivamente, ho sempre sperato di affrontare con te questa tematica..”
Non mi rispose subito, forse era in evidente conflitto con se stessa, ma poi, ben sapendo che tra di noi non c’erano più taboo da anni mi disse..
“..sarò come sempre sincera, farmi una scopata in 5 o 10 minuti senza fronzoli e senza troppe chiacchiere mi attizza non poco, oramai sono consapevole che per merito tuo dentro di me non abita una prostituta, ma bensì una puttana, una prostituita lo fa per soldi, se io lo farò sarà per il cazzo, e sai che ti dico? Se quando scenderò dall’auto del cliente verrò nuovamente abbordata non avrò scrupoli a salire di nuovo in quella di un altro..”
Era fatta, dentro di me ero letteralmente incendiato, ovviamente trascorremmo una notte dall’intensità un vulcano in eruzione.
Trascorsero ancora dei giorni, poi una sera dissi a mia moglie..
“..che ne pensi se procediamo per domani sera?”
“..si, sono d’accordo, si può fare, è venerdì, sabato non ho lezione, avrei dovuto presenziare in una riunione di docenti ma potrò farne a meno, certamente non avrei avuto voglia dopo la probabile notte di fuoco che inevitabilmente trascorreremo..”
Di colpo ebbi una diversa convinzione personale, che si diversificava completamente da quella che avevo sempre avuto in merito al tema, improvvisamente credetti in quel momento che mia moglie fosse più che convinta, addirittura quasi impaziente di interpretare il ruolo da me tanto agognato, la mia convinzione fu dettata dall’immediata risposta positiva alla disponibilità del giorno indicato, non replicai, ma lei intese sottolineare anche altro..
“..non potrei mai uscire di casa abbigliata in modo troppo provocante, il vicinato è chiacchierone, preparerò qualcosa di particolare da indossare, non esageratamente vistoso, ma diverso dal solito, usciremo da casa nel tardo pomeriggio e mi porterai nel motel dove di solito andiamo, faremo l’amore, mi cambierò d’abito, mi porterai a cena e poi mi porterai a..”
Stetti al gioco..
“..mi porterai a..?”
“..mi porterai a battere..”
Il giorno fatidico arrivò, e con esso l’orario per uscire di casa, lei abbigliata con jeans e giubbetto di pelle (mostreremo foto di quel giorno in un album, ovviamente non potranno esserci foto inerenti il meretricio..) cin al seguito la sua borsa della palestra, ma non contenente il necessario per l’allenamento, bensì il necessario per trasformarsi in troia occasionale, calze autoreggenti (una troia di strada non porta collant) scarpe provocante importanti, camicetta dorata molto emozionante ed attillata che le metteva in evidenza il suo bel décolleté, e dulcis in fundo, mi fece vedere anche un seducentissimo paio di guanti di pizzo che le ornavano le mani a metà, erano necessari per apparire davvero mozzafiato senza perdere la sensibilità nelle mani, mi mostrò tutta questa parure sul letto del motel, non resistetti, la scopai e poi la vidi abbigliarsi, per poi recarci a cena, era davvero bella e seducente, e non solo perché era mia moglie, ogni uomo vorrebbe incrociare in una notte d’autunno una così bella puttana di strada..
La prova che lei fosse quella sera un bel vedere l’avemmo già nel ristorante, più di qualche cameriere ci raggiungeva spesso al tavolo per accertarsi che tutto era di nostro gradimento, ma certamente il gradimento maggiore dovevano averlo loro nel poter ammirare una più che matura 53enne così seducente da ammirare, mia moglie ne prese atto facendomi delle battutine ogni volta che si rimaneva soli..
“..dici che ci potrà essere anche nel parcheggio un affollamento di questo genere..?”
“..amore ma ti sei vista? Sei bellissima, meriti qualsiasi tipo di affollamento, paradossalmente mi auguro che tu tra poco possa avere clienti a ripetizione..”
Arrivammo al parcheggio, guadagnammo un ottima postazione, spengemmo la macchina e ci baciammo per diversi minuti, adottammo subito il fattore potenzialmente decisivo, si doveva notare la sua presenza, scese dall’auto senza dar modo di poter essere inizialmente notata, diciamo alla “chetichella”, di nascosto, senza farsi scorgere né udire, per poi rientrare dopo pochi passi nella nostra auto successivamente ed opportunamente accesa e resa visibile da chi potesse esse presente in loco, il dado era tratto, la bella e matura prostituta fu resa da quel momento attiva, fu lei a dare il via alle danze dicendomi..
“..dai, colleghiamo i nostri telefoni, io lo metterò poi in borsa con il microfono delle cuffiette in superficie, dovrai restare in ascolto, mi sentirò più sicura, ma non allontanarti troppo da me..”
Facemmo le necessarie operazioni, ci accertammo che la comunicazione restasse attiva, poi lei mi disse..
“..dai allora, facciamo questa pazzie e che la fortuna sia con me, accendi l’auto e facciamo finta che abbiamo finito di scopare, qualche minuto di attesa e poi scenderò, tu fai il breve giro delle auto al centro del parcheggio, se non verrò adescata da nessuno in questo breve momento in attesa rientrerò nella nostra auto, nel caso in cui venissi adescata e la comunicazione dovesse accidentalmente cadere richiamami, risponderò dicendo che sarei stata io a richiamare, e comunque non perdermi di vista ti prego..”
La rassicurai su tutto, però, prima che lei scendesse, le dissi che dal mio specchietto retrovisore avevo già notato che un’auto non lontana da noi aveva acceso le sue luci ponendosi in attesa, forse, la persona in attesa fu precedentemente battuta nel tempo breve dell’adescamento, non riuscendo a farlo prima che riprendesse possesso della nostra auto, era mio dovere di avvertirla per fare in modo da poter esser pronta, fu più lei a tornare a parlare dicendomi..
“..ohh mio Dio, siamo già a questo punto, amore mi batte il cuore, ma non per paura, ti giuro che sono davvero emozionata, vado, dimmi che mi ami..”
“..ti amo, più di sempre, buona fortuna e buon divertimento, sono certo che la tua emozione è dovuta al piacere nuovo che stiamo vivendo questa sera, come ogni volta in cui ne abbiamo provato uno..”
Scese dall’auto senza rispondermi e senza esitazione si avviò in una direzione non meglio specificata, casuale, allontanandosi da me quel tanto da rendere possibile all’auto in attesa di poterla adescare, sia io che il cliente ci muovemmo all’unisono, ebbi modo di vedere che l’altro probabilmente anticipò qualsiasi forma di concorrenza di possibili altri pretendenti in attesa, io però potevo sentire tutto, appena superata la possibilità di non poter essere più visto spensi la macchina facendo appena in tempo a sentirle chiedere la sua disponibilità, e fu una cosa che mi colpì in modo davvero particolare, una voce maschile dai modi garbati le chiese
“..buonasera, lei sarebbe disponibile a trascorrere qualche minuto insieme? Le dico subito che ragionevolmente non è una questione di prezzo, la osservavo da un pochino dentro l’auto da cui è uscita e devo dire che è una donna molto bella, di quelle che piacciono a me, la sua eleganza è straordinaria..”
“..si, sono disponibile, e le dirò di più, sono davvero entusiasta del fatto che lei mi abbia attesa, mi fa molto piacere apprendere che lei volesse proprio me..”
Mi giunsero gli inequivocabili rumori generati dall’apertura e chiusura dello sportello della macchina, non ero ancora riuscito a capire di quale tipo di auto si trattasse, comunque a lume di naso mi sembrò essere un’auto elegante e scura, mia moglie era a bordo dell’auto del suo cliente, bramavo nell’attesa di poterne sapere di più, lei sapeva che io fossi in ascolto e quindi in attesa del sapere attraverso di lei, l’auto ripartì facendo pochissimi metri, sentii mia moglie dire al cliente
“..ecco, si metta pure li su quel posto, è lo stesso che ho occupato poco fa con l’uomo che l’ha preceduta..”
Straordinaria mia moglie, era ovviamente un segnale a me dedicato, io non accesi le luci della mia auto ma riuscii a guadagnare al volo lo stesso posto auto lasciato da chi l’aveva abbordata, in pratica subito dietro l’auto in cui mia moglie stava per scopare col primo capitato.
Li sentii di nuovo dialogare, mia moglie gli disse..
“..perdonami, ci possiamo dare del tu? Credo che la situazione lo permetta..”
“..certo che possiamo, anzi, dobbiamo..”
“..bene, io mi chiamo Angela, non sono solita fare questo mestiere, ti sembrerà strano, magari è una cosa che dicono anche altre mie colleghe, ma a volte lo amo, non lo faccio per necessità, lo faccio perché mi piace, però non amo il cosiddetto rapporto al buio, quindi ti chiedo cortesemente di poterti vedere in viso, ti dispiace?”
“..no, affatto, anzi scusami, avrei dovuto già farmi vedere..”
Dalla mia auto notai che per qualche secondo si accese la luce interna dell’auto in cui mia moglie e l’uomo stavano dialogando, subito dopo sentii mia moglie dire
“..sei un uomo maturo, sono contenta, si era già capito dal tuo approccio educato, che non è più prerogativa per giovani, posso chiederti quanti anni hai?”
Mia moglie stava interpretando al meglio il ruolo che le avevo chiesto, volevo sapere, tutto e nel dettaglio più ampio, lo sapeva bene, intanto mi ero tirato inevitabilmente fuori dei miei pantaloni il cazzo, era impossibile non segarsi..
Lui le rispose in maniera esaustiva
“..ho 80 anni, sono vedovo da pochi mesi, giuro che non ho mai fino ad oggi avuto pulsioni per la ricerca di una donna, questa sera però sono uscito di casa non sapendo cosa fare e la casualità mi ha portato qui, sono felice di essermi imbattuto in una donna fantastica come te, anche perché tu, come me, vedo che ami il dialogo..”
“..si, amo il dialogo, se capisco che anche la controparte ama questo per me è un modo per entrare in empatia, sei un bell’uomo, complimenti, non dimostri l’età che hai, tua moglie è stata una donna fortunata..”
“..grazie per quello che dici, ma non voglio farti perdere troppo tempo, capisco che per te il tempo è denaro, in ogni caso il mio nome è Alberto, non ti ho chiesto qual è la tua tariffa..”
“..fai tu, per te, in onore alla tua gentilezza è una libera offerta..”
Restai (anche se solitario) senza parole, mi convinsi che quell’uomo le piaceva e che mi sarei dovuto aspettare cose belle, sentii (attraverso la vicinanza del microfono dei telefono di mia moglie) un fruscio di qualcosa che veniva depositato nella sua borsa, molto probabilmente una banconota, dopodiché iniziarono gli inconfondibili rumori dell’amore..
Lei gli disse..
“..dai, sono qui per distrarti un pochino, lasciati slacciare i pantaloni, quando un uomo mi piace lo faccio io..”
Attimi di silenzio ma corredati dai rumori facilmente intuibili, poi tornò la voce di mia moglie..
“..eccolo qui il bastone della vecchiaia.. non male direi, ancora a riposo ma adesso lo tireremo all’insù come merita..”
Straordinaria mogliettina, mi sembrò per un attimo meretrice nata..
“..scusami se ti farò perdere un pochino di tempo in più, è molto che non faccio l’amore, ma sento che le tue mani mi stanno risvegliando il desiderio..”
Mia moglie stava segando un
80enne nel tentativo di riportarlo a miglior vita..
“..si che si sta svegliando, è già abbastanza duro, Alberto te lo posso dire con cognizione di causa, sei ben dotato, si, lo posso dire, hai un bel cazzo, tua moglie avrà avuto una vita felice..”
Fantastica la mia mogliettina, mi faceva quasi essere presente in macchina con loro..
“..è stata la mia unica donna nella vita, non ho mai avuto bisogno di tradirla, eravamo completi l’un l’altra, ma adesso voglio concentrarmi su di te, sei davvero una bella donna, tra l’altro le sei molto simile nelle forme..”
“..sei quasi pronto, adesso ti metto il preservativo e poi scoperemo, vuoi? Sei pronto?”
“..si sono pronto, sei straordinaria, sono stato fortunato, tornerò a trovarti..”
“..grazie per la passione che mi stai dimostrando, ma non posso assicurarti di potermi rivedere, te l’ho detto non sono abitudinaria di questa professione e men che mai di questo posto..”
Sentii mia moglie rovistare in borsa stando bene attenta a non far cadere la nostra comunicazione, la sentii dire ad Alberto
“..ecco, ho preso il preservativo, come vedi è integro, lo apro davanti a te, puoi stare tranquillo..”
Glielo sentii strappare con la bocca, ma essendo a poca distanza da loro glielo vidi fare nella penombra dell’auto, mia moglie lo fece di proposito, sapeva che la stessi guardando, con mia grossa sorpresa sentii lui dire una cosa che mi creò quasi tenerezza..
“..con preservativo o senza cosa mi può succedere alla mia età più che morire? Se dovesse capitare per la grossa emozione che sto per provare scendi dall’auto e scappa, senza preoccuparti di me, prima o poi dovrà capitare, e morire stasera sarebbe davvero stellare, qualcuno mi troverà e potrà dire che tutto sommato sono morto felicemente, scappa senza tirarmi su le braghe, piuttosto il preservativo è importante per te usarlo, quindi non farti scrupoli, sei ancora giovane! Sei sposata? Hai famiglia?”
“..si, sono sposata, ho famiglia e sono persino nonna da pochissimi mesi, sul fatto di esser giovane è relativo, ho
53 anni, mio marito è a casa, io sono ufficiosamente a cena con delle amiche, ma avevo voglia di soddisfare la mia indole di puttana che ogni tanto mi esce fuori prendendo il sopravvento, lo fa anche una delle mie amiche come me di nascosto, me lo ha insegnato lei, mio marito non riesce sempre a soddisfarmi in pieno, è molto più grande di me e non è più il toro di un tempo, ha le sue sorgenti e naturali problematiche, al fatto di potermi fare un amante che mi soddisfi in pieno non ci penso proprio, diventerebbe come un secondo marito e la cosa la trovo davvero orrenda anche solo da pensare, molto meglio farsi anche più di una scopata in libertà ma in questo modo, te lo ripeto, non lo faccio per necessità, lo faccio perché mi piace il cazzo, che a volte mi manca (fortunatamente la nostra complicità fa sempre in modo da renderla soddisfatta in pieno..) ma allo stesso tempo non voglio essere identificata in una donna facile, è un modo per provare piacere mantenendo l’onorabilità necessaria per un vivere tranquillo ..”
Un breve inciso dedicato a chi sta leggendo, non si creda che si sia trattato di una performance infinita dei tempi, magari soltanto un pochino più lunga di quella che avrebbe portato avanti una professionista, mia moglie non lo è, si è vissuta davvero con passione coinvolgente la cosa, in ogni caso stiamo parlando di una mezz’ora o giù di lì, dal momento dell’adescamento alla fine del rapporto, saluti compresi. Approfitto di questo inciso per informare chiunque legga che, dal momento che avverrà l’eventuale pubblicazione di questo racconto, il giorno dopo sarà pubblicato un album fotografico relativo alla serata, ma ovviamente non vi saranno foto riconducibili al rapporto, ci saranno quelle preliminari e quelle successive.
Se potrò aver modo di pubblicarlo avrà per titolo
“La passione proibita..”
Il discorso che sentii fare a mia moglie in quei momenti fu un discorso che filava perfettamente, lo posso dire con certezza, a mia moglie il cazzo piace davvero!
La sentii parlare ancora e mi sentii quasi venir meno per la decisione che prese..
“..sei un uomo pulito e profumato, ho voglia di premiarti, ti fidi di me? Nella mia vita ho preso in bocca a nudo soltanto il cazzo di mio marito (bugia bugia bugia.. ne avrà presi in bocca decine e decine..) prima di metterti il preservativo vorrei assaggiare il tuo sapore, vuoi?”
“..come potrei rifiutare, avrei voluto persino chiedertelo ma non ho osato..”
Non ci fu più nessuna parola, soltanto il rumore sordo del bocchino di mia moglie al vecchio vedovo..
“..accidenti com’è cresciuto, ma tu sei davvero fortemente dotato, sei una meraviglia, ce l’hai quasi il doppio di quello di mio marito, che ha 15 anni meno di te e non è resistente e duro come te, di solito non me lo fa succhiare perché sa di non poter resistere (vero..) e quando mi capita più di averne uno così bello e profumato..?”
Non stava perdendo la ghiotta occasione di potermi umiliare al confronto del vecchietto, vecchietto un cazzo.. (pensai) ebbi percezione del fatto che mia moglie si rituffò di nuovo nel succhiargli il cazzo a pelle, intanto io ero inevitabilmente sull’orlo del precipizio, però resistevo, volevo mantenere la fibrillazione in atto..
Mia moglie non tirò troppo a lungo la cosa, mi fece così capire che di lì a qualche minuto sarebbe tornata da me..
“..complimenti Alberto, mi sai di pulito, adesso però scopiamo, lasciato mettere il preservativo..”
Qualche attimo di silenzio sancì l’avvenuta operazione, mia moglie riprese il dialogo..
“..vieni tu sopra di me..?”
“..no, preferirei che fossi tu a salirmi sopra, sai, alla mia età la mia schiena è un pochino problematica..”
“..allora salgo io, aspetta, mi tolgo l’indumento intimo (un tanga) e salgo..”
“..no ti prego, tieni le mutande, semmai le sposterai di lato, mi piace di più..”
“..eccomi, sono sopra di te, aspetta, metto di lato il mio tanga, dai.. mettimelo dentro..”
“..eccolo.. come sei calda Angela.. la tua carne brucia, sei davvero magnifica, aspetta, non muoverti, voglio viverti un pochino di più, torno a possedere una donna dopo diversi mesi, e non potevo essere più fortunato..”
“..si dai, mi fermo, comunque sta piacendo anche a me averti dentro, mi sei arrivato in fondo.. sei davvero un fantastico uomo sai..? Ne ho avuti diversi, molto più giovani di te, ma pochissimi alla tua altezza..”
Mia moglie la sua scopata me la stava davvero facendo vivere alla grande..
“..si Angela, sei davvero una gran donna, il tuo fisico mi ricorda molto mia moglie..”
“..dai, non pensare a lei adesso, stai scopando me, e mi stai scopando alla grande, non fermarti, mi stai facendo godere..”
“..ma allora è vero che non sei una professionista, difficilmente una di quelle gode nel suo lavoro, allora è vero che sei una moglie in cerca di avventura..”
“..si è vero, dai che sto godendo, si scopami così.. eccomi eccomi eccomi..”
Mia moglie stava godendo davvero, lo sapevo per certo, non mi avrebbe mai preso in giro con un finto orgasmo, la sentii in tutta la sua strepitosa venuta sopra al potente 80enne, anche lui si abbandonò alla sua venuta..
“..eccomi Angela, ti scarico dentro tutta la mia passione..”
Anch’io me ne venni tra le mani insieme a loro.
Seguirono attimi di silenzio e di comprensibile reciproco relax, anche da parte mia, a tornare per prima fu la voce di mia moglie..
“..Alberto tieni con le mani il preservativo, non lasciartelo sfilare, non voglio lasciarti sporcare, ecco, così, aspetta, te lo sfilo io, lasciami prendere un fazzolettino, ti pulisco io il cazzo, poi penserò a smaltire io stessa il tutto, senza sporcare fuori, non si deve fare..”
“..ragione in più per apprezzare la donna che ho conosciuto questa sera, inutile chiederti se posso cullare la possibilità di poterti rivedere, potrei capirti, ma prendi questo, è il mio bigliettino da visita, sono un ex imprenditore edile, abito solo in una villa nella località indicata, nel caso in cui un giorno da esse capitarti di ritrovartelo in mano chiamami, se non sarò già deceduto mi piacerebbe riaverti, ma non necessariamente qui in questo posto, se tu vorrai potrai essere mia ospite, non rispondermi ora, lascia che il mio sogno possa continuare a vivere..”
Mia moglie non rispose, ma in seguito mi mostrò il bigliettino ricevuto, che conserviamo ancora a distanza di anni, mia moglie non ha mai provato a chiamarlo, forse non volendo mai avere notizie potenzialmente negative, aveva 80 anni.
Lo salutò come se fosse un vecchio amico, lui colse l’occasione per tessere fino alla fine le sue lodi, scese dalla sua auto dirigendosi verso la mia auto che, nel frattempo, avevo riacceso con le luci ben visibili, un’altra auto molto velocemente di mire di mezzo, quasi con prepotenza, un giovanissimo alla guida le disse..
“..mamma mia quanto se bbòna, quanto vuoi?”
“..nulla, mi dispiace, ma c’è prima quel signore lì in attesa, sarà per un’altra volta..”
Cribbio, quella sera avrebbe avuto clienti a iosa, salì in macchina è praticamente fuggimmo, senza dirci una parola, ci fermammo qualche kilometro oltre per una bibita fresca, prima di scendere tutti e due dall’auto ci demmo un gran bacio, la sua bocca non sapeva di cazzo, ma a me piacque l’idea di poterlo essere, le dissi che non c’erano parole di circostanza, avevo vissuto tutto strepitosamente in diretta, le dissi mille volta che l’amavo e la ringraziai..
“..amore ci ho messo anni a convincerti, ma era proprio così che sognavo di saperti battere il marciapiede..”
“..ma io non ho battuto il marciapiede, ho fatto però una gran bella scopata con un 80enne in grado di poterti dare lezioni, ecco il suo bigliettino, lo conserveremo, hai visto mai? Tieni, fai il tuo dovere di cornuto, li nel bar c’è un cestino, getta via queste cose..”
Mi mise il mano il preservativo pieno ed annodato compresi i fazzoletti con cui mia moglie pulì il cazzo al cliente e quello da lei usato per asciugarsi la fica dopo la chiavata, notevolmente più umidiccio.
Mise di nuovo le mani nella borsa prendendo il piccolo gruzzolo con cui venne pagata, mi mostrò un discreto numero di banconote, una di esse nei giorni seguenti venne da me incorniciata con un piccolo quadri, uno di quelli cosiddetti “a giorno”, senza cornice, lo mettemmo in bella mostra nella nostra casa tra altri quadri, quando capita che qualche nostro ospite ci chiede il motivo di quella banconota incorniciata, noi siamo soliti raccontare che è facente parte di un quantitativo ricevuto a riguardo di una mia parcella ottenuta in virtù di una consulenza professionale molto importante, per mezzo della quale potemmo permetterci l’acquisto della nostra casa delle vacanze dove mia moglie chiava senza soluzione di continuità..