La Transazione
by bulldiclasseViewed: 361 times Comments 4 Date: 05-10-2016 Language:
Sotto il profilo legale la situazione era particolarmente ingarbugliata e non si intravedevano soluzioni percorribili per togliere Mauro dai guai, a meno che Maurizio non fosse riuscito a convincere il presidente della societá affinché questi non desse corso a nessuna azione legale. Il presidente avrebbe sicuramente accettato un consiglio proveniente da Maurizio che aveva dato prova, negli ultimi anni, di essere molto competente nella risoluzione di controversie di ogni genere. Maurizio, tuttavia, avrebbe dovuto esporsi molto in questa circostanza in quanto la vicenda legale che coinvolgeva Mauro era particolarmente intricata e ad alto rischio. Ecco la ragione per cui non aveva accolto le richieste di aiuto che Mauro gli aveva inviato nei mesi precedenti.
Il passare del tempo, tuttavia, anziché alleggerire, aveva appesantito la posizione di Mauro che appariva pressoché disperata. E la sua voce tremolante ed incerta quando quella sera chiamó Maurizio al telefono era un indicatore evidente del suo stato d’animo tutt’altro che sereno. Disse a Maurizio che aveva urgente necessitá di incontrarlo e, sebbene questi non avesse voglia di ribaltare la propria agenda per vederlo alla fine acconsentí, senza nascondere il proprio fastidio. Si incontrarono in un noto bar della capitale per un caffé e Mauro non perse tempo, andando subito al sodo, invocando ancora una volta l’aiuto di Maurizio.
Questi era sempre riluttante anche se, per la prima volta da quando la vicenda aveva avuto inizio, lasció intravedere uno spiraglio per una possibile transazione che avrebbe potuto salvare Mauro dai suoi guai giudiziari: “La tua situazione é disperata, come sai il presidente é intenzionato ad andare sino in fondo ed a distruggerti. Tuttavia una via d’uscita ci potrebbe essere. Il presidente é sempre molto attento ai miei suggerimenti e sono convinto che potrebbe soprassedere se gli parlassi. Ed io potrei anche farlo la prossima settimana quando lo incontreró a Londra.” Mauro, che per la prima volta vedeva profilarsi all’orizzonte una possibile soluzione, farfuglió all’indirizzo di Maurizio: “Ti prego Maurizio, sai che sono pronto a tutto pur di risolvere questo casino, ti prego, dammi una mano e te ne saró per sempre grato”. Maurizio, lusingato per quella attestazione di completa disponibilitá, si rivolse a Mauro con aria soddisfatta: “Caro Mauro, naturalmente ti rendi conto che ogni cosa ha un prezzo. Ti propongo una sorta di transazione. Da parte mia potrai contare sul mio intervento nei confronti del presidente affinché abbandoni il proposito di trascinarti in tribunale e distruggerti. Le probabilitá che io riesca a conseguire questo risultato, come sai, sono altissime. La contropartita che ti chiedo é molto particolare ed il relativo adempimento dovrá necessariamente avvenire in forma anticipata. La mia é una proposta di transazione una tantum, prendere o lasciare. Non é, quindi, negoziabile e non verrá offerta una seconda volta nel caso decidessi di non cogliere questa opportunitá. Te la senti? Posso andare Avanti?”
Mauro aveva un’espressione fra il perplesso ed il preoccupato, ma si rendeva conto di non avere altra via d’uscita: “Maurizio, ti saró sempre grato se riuscirai a tirmami fuori dai guai e sono pronto a qualsiasi cosa”. A quel punto Maurizio scoprí le carte: “Bene Mauro, la contropartita a tuo carico nella proposta di transazione che ho formulato poc’anzi é Rosy, la tua splendida moglie.” Fece di proposito una pausa piú lunga per lasciare rimbombare quelle parole nella testa di Mauro, guardandolo negli occhi fino a fargli abbassare lo sguardo. Con spietato cinismo proseguí: “sai bene che ho sempre avuto un debole per Rosy, scherzando e ridendo te l’ho confessato piú volte, ed anche lei é sempre molto carina nei miei confronti, non perdendo occasione di ammiccare e di civettare con me. Io dovró convincere il presidente a lasciar perdere, e non sará difficile, tu dovrai convincere Rosy a concedersi a me in tua presenza, e non credo che ti sará difficile. E’ questo il nocciolo della nostra transazione, prendere o lasciare”.
Mauro era paonazzo in viso, visibilmente imbarazzato ma un lampo nei suoi occhi ne tradí l’eccitazione, confermata dal gonfiore evidente della patta dei suoi pantaloni: “Mauro, pare che il tuo amico intimo che sta in mezzo alle tue cosce abbia avuto un risveglio brusco e che approvi la transazione. Ho sempre saputo che sei un raffinato cultore delle porcate di classe ed offrire la moglie in contropartita ad una transazione é molto indecente ma anche estremamente chic”.
Mauro non fece nulla per dissimulare la propria eccitazione: “Maurizio, parleró con Rosy stasera. Accetto la tua proposta di transazione e son convinto che mia moglie, dopo una naturale ed istintiva riluttanza, si concederá molto volentieri a te. Nella nostra intimitá abbiamo spesso fantasticato ed immaginato un altro uomo nel nostro letto e molte volte questo altro uomo ha avuto le tue sembianze. Vedi, per me il piacere di cedere e condividere la moglie supera quello di averla e tu sei la persona giusta per portarla sulle vette piú alte del piacere”. Maurizio, dopo aver incassato l’accettazione della proposta, tornó a precisare I termini della transazione: “Mauro, voglio che tu sia presente ed a nostra disposizione durante l’amplesso che dovrá avere luogo entro questa settimana, prima del mio viaggio a Londra”. Mentre pronunciava quelle parole, strinse la mano a Mauro ed imboccó l’uscita del bar.
Quella sera, subito dopo cena, mentre sul divano guardavano la TV, Mauro affrontó la questione con Rosy. Lei aveva notato nel marito un po’ di nervosismo, misto ad euforia e si era ripromessa di chiederne le ragioni. Mauro ne anticipó le intenzioni, raccontandogli dell’incontro con Maurizio, dei suoi guai giudiziari e della proposta di transazione che gli avrebbe permesso di salvarsi dalla battaglia legale che lo avrebbe sicuramente portato alla distruzione.
Rosy, rossa in viso, era incredula per l’ardire con cui Maurizio aveva chiesto a suo marito di cedergli la moglie, era contrariata per l’accettazione dei termini della transazione che suo marito aveva manifestato a Maurizio ed era riluttante perché non voleva compromettere la propria reputazione di signora della buona societá romana. Mauro, tuttavia la conosceva bene, sapeva toccare le sue corde come nessuno, e sapeva che la sua era una contrarietá di facciata, ed in fondo la necessitá di aiutare il marito le forniva una ottima giustificazione per piantargli le corna da tempo desiderate concedendosi ad un altro uomo.
Dopo una sfuriata duranta qualche minuto, si calmó, si sedette sul divano di fronte al marito e oscenamente scosciata, rivolgendosi al marito: “va bene caro, pensandoci bene l’idea non mi dispiace, saró la sua privatissima troia e tu finalmente sarai cornuto, come hai sempre desiderato. Ne abbiamo parlato tante volte, ma onestamente non mi aspettavo che arrivasse all’improvviso questa opportunitá, ed inoltre, una moglie deve anche sacrificarsi per aiutare il marito nei momenti di difficoltá. Sappi che non si torna indietro, mi faro sbattere da Maurizio e vedrai il suo cazzo entrare dentro la figa di tua moglie, e non solo” ed accompagnó quelle parole con un gesto eloquente: scostó il perizoma bagnato per l’eccitazione creata dalla situazione e mostrando al marito la figa proseguí: “voglio farmi scopare nel nostro letto nuziale, tu ci guarderai ma non potrai toccarti, fino a quando non ti sará stato espressamente ordinato; sarai al nostro servizio, prima, durante e dopo l’amplesso. Per almeno tre giorni prima della data dell’incontro con Maurizio tu non potrai toccarmi. Niente di piú e niente di meno di quanto hai ed abbiamo sempre sognato”.
Si penetró con un dito in maniera ostentatamente oscena, lo uscí dalla sua figa per portarlo alla bocca del marito che lo succhió avidamente mentre Rosy proseguí nel suo discorso: “adesso chiama Maurizio e riferisci che la troia di tua moglie ha accettato I termini della transazione. Il pagamento della contropartita a tuo carico avrá luogo a casa nostra venerdí sera”. Gli strusció la figa sulle labbra e gli ordinó: “sbrigati, stasera voglio essere sbattuta da te, poi per tre giorni non potrai toccarmi. Stasera celebriamo l’ultima volta in cui il tuo cazzo ha l’esclusiva sulla mia figa, stasera celebriamo la fine della mia fedeltá coniugale, e l’inizio di una nuova fase della nostra vita, la fase dell’amore infedele. La prossima volta che mi avrai sará dopo aver preso un cazzo extra-coniugale”
Con quelle parole lascio’ il marito attonito ed eccitato, con la cornetta in mano, e si diresse verso la camera da letto. Mauro compose il numero e dopo pochi squilli sentí la voce stentorea di Maurizio al quale comunicó le decisioni di Rosy:”mia moglie era infuriata e riluttante ma alla fine ha accettato ed io saró finalmente cornuto. Verrai da noi venerdí alle 20:00, ti aspettiamo”.