ИСТОРИЯ НАЗВАНИЕ: 56 - UNA SIGNORA… PERBENE 
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56 - UNA SIGNORA… PERBENE USA language


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56 - UNA SIGNORA… PERBENE

by SlutDany
Посмотрели: 110 раз Комментарии 4 Date: 21-12-2022 Язык:Language

Durante un cocktail per la presentazione di una mostra di quadri Max e Dany conobbero una signora che si faceva chiamare con il soprannome di Nicol, non amava rilevare il suo vero nome e cognome, era simpatica e cordiale, era proprio una signora perbene, fecero subito amicizia.
Quando uscirono dalla galleria insieme andarono a cena in un ristorante e passarono una bella serata chiacchierando del più e del meno, in particolare Dany era attratta dalla sua maniera di parlare colta e spensierata, l’argomento che le interessava di più era sulla moda e quella signora era afferrata nel campo.
Le chiesero che lavoro faceva e lei rispose che procurava felicità alla gente, risposta che non significava niente e che li lasciò dubbiosi, ma non approfondirono il discorso.
Dany e Nicol si rividero varie volte, per un tè, per un pranzo, per una passeggiata, si trovavano bene insieme, erano diventate grandi amiche.
Un giorno Dany telefonò a Nicol per uscire insieme e lei la invitò a casa sua per una tisana.
Arrivata all’indirizzo in una zona elegante della città si trovo davanti ad un bellissimo palazzo stile ottocento, salita le scale entrò in un appartamento arredato elegantemente con tappeti e rasi, passato un corridoio pieno di porte, entrò in un grande salone e la cosa che la colpì di più erano i numerosi divanetti di velluto rosso e statue di donne nude ovunque.
Dopo essersi date un bacio sulla guancia si sedettero a gustare la tisana che era già pronta su un tavolinetto parlando degli ultimi abiti delle sfilate di Parigi.
La loro chiacchierata fu interrotta dallo squillo del campanello, Nicol andò ad aprire parlando sotto voce con un uomo, Dany non lo vedeva, ma lo senti camminare nel corridoio ed entrare in una stanza. Tornata nel salone disse che era un amico che la veniva a trovare, Dany voleva andare via, ma Nicol la trattenne dicendo che l’amico avrebbe aspettato.
Continuarono a parlare e dopo circa trenta minuti Dany sentì dei passi nel corridoio e chiudere la porta, subito dopo una voce femminile disse che andava via e di nuovo la porta dell’appartamento che si chiudeva, guardava Nicol come per domandarle chi era, lei tranquillamente rispose che erano amici che andavano e venivano.
Quella sera Dany riferì a Max di come aveva passato la giornata e in particolare di quel andirivieni in casa della donna, lui fece un sorriso, forse aveva capito cosa intendeva quando diceva di procurare felicità alla gente e la spronò a frequentare più spesso la casa di Nicol per indagare meglio.
Ogni giorno Dany si presentava a casa della donna per un caffè o per un tè e tutti i giorni sentiva uomini entrare in casa e uscire dopo circa trenta minuti e subito dopo voci femminili che salutavano.
Capitò un giorno che Nicol si allontanò per una telefonata e Dany furtivamente si avvicinò ad una camera origliando, sentì delle voci e subito dopo dei sospiri, si abbassò per vedere dal buco della serratura, ma non si vedeva niente, si fece coraggio e aprì uno spiraglio della porta, vide un uomo e una donna che scopavano, rimase immobile a guardare la scena e istintivamente portò la mano sulla minigonna massaggiandosi la figa.
D’improvviso si sentì due mani sulle spalle, era Nicol che l’aveva sorpresa a curiosare, non si arrabbiò, anzi le chiese se le piaceva quello che stava vedendo, lei non rispose, ma continuava a toccarsi, la signora le diede un bacio sul collo e in un orecchio le sussurrò che lei era proprio portata per quelle cose.
Prima di andar via Nicol le disse di tornare il giorno dopo alle sedici che le avrebbe fatto trovare la felicità.
A casa Dany raccontò tutto a Max chiedendogli cosa voleva dire la signora, lui le disse di andare all’appuntamento del giorno dopo, di vestirsi in maniera trasgressiva e avrebbe scoperto il significato di quelle parole.
Al mattino Dany fece un bagno con sali profumati, si fece un trucco marcato con un rossetto rosso fuoco, si pettinò con cura i suoi lunghi capelli biondi, si infilò un abito lungo con spacchi laterali che arrivavano fino ai fianchi e si mise un paio di scarpe con tacchi altissimi.
Alle sedici in punto si presentò e Nicol la fece entrare in una camera, era tutta rosa con un grosso letto rotondo al centro, le offrì un liquore e le disse di aspettare.
Dopo circa dieci minuti si aprì la porta e con Nicol entrò un bel signore di circa cinquanta anni, la donna si rivolse a questo dicendogli che quella era Dany e stava a sua completa disposizione, andò via richiudendo la porta.
Dany si alzò e rimase immobile davanti a quell’uomo, non sapeva cosa doveva fare, era una stupenda statua vivente, l’uomo le si avvicinò, le diede una carezza sulla guancia dicendole che era bellissima, poi si levò la giacca ordinandole di spogliarsi.
Lei cominciò a capire di cosa si trattava, tutto sommato non le dispiaceva, ne aveva combinate di peggio, si abbassò le spalline rimanendo a petto nudo, i capezzoli erano diventati turgidi sapendo a cosa andava incontro, con sensualità fece scendere il vestito ai piedi rimanendo completamente nuda dato che non portava slip.
L’uomo la fissò stupefatto dalla sua bellezza, poi le ordinò di andare vicino a lui che nel frattempo si era seduto su una poltrona, Dany ubbidì e quando gli si trovò davanti lui si aprì i pantaloni e gli ordinò di succhiarglielo.
Lei si inchinò e prima inumidì la cappella con la lingua, poi si mise il cazzo tutto in bocca facendolo arrivare fino alla gola e risucchiandolo come per inghiottirlo.
Lo sbocchinò con abilità meglio di una professionista, l’uomo stava impazzendo, il cazzo era diventato duro come il marmo, la bloccò per non venire e sempre con autorità la fece sdraiare sul letto, lei ubbidì e allargò le gambe al massimo dicendogli di prenderla e sfondarla.
A quelle parole l’uomo le saltò addosso, era eccitato al massimo, le infilò il cazzo in figa scopandola con impeto. Lei già eccitata lo istigava a spingere più forte, lo voleva tutto dentro, poi fece una cosa che nessuna donna di quel mestiere fa, gli chiese di baciarla.
L’uomo non capiva più niente, mentre la pompava la baciava con ardore giocando con le lingue, non ci fu molto che le riempì la figa di calda sborra e lei venne con un rantolo di piacere sgorgandogli sul cazzo tutti i suoi umori.
L’uomo si rivestì e prima di andare via le disse che avrebbe voluto rivederla.
Entrò nella stanza Nicol mentre Dany si stava rivestendo, gli disse che era stava bravissima, che quel uomo era pazzo di lei, poi poggiò sul comodino cinquecento euro chiarendo che era la metà di quanto aveva pagato per stare con lei, Dany la guardò negli occhi e li rifiutò dicendole che le piaceva fare la puttana, ma senza essere pagata, andò via dicendole che sarebbe tornata il giorno dopo alle sedici.
Quando tornò a casa raccontò a Max tutto quello che era accaduto, che la signora le aveva fatto fare la puttana e che aveva rifiutato i soldi che gli voleva dare, lui disse che aveva fatto bene a non prendere quei soldi e che per quello che riguardava fare la puttana lei l’aveva sempre fatta scopandosi tutti gli uomini che lui le forniva, lei puntualizzò che le piaceva farlo, ma in quel modo non la soddisfaceva, voleva di più.
Il giorno dopo puntuale si presentò a casa di Nicol, la fece entrare e poi le disse che aveva telefonato Max e che per accontentarla delle sue richieste si era organizzata, anche se aveva incassato meno.
Dany entrò nella solita stanza e trovò tre ragazzi tutti nudi che l’aspettavano, fece un sorriso e disse che così andava bene, subito si spogliò e buttandosi sul letto disse ai ragazzi di scoparla.
Fu un attimo, se li trovò addosso, chi la baciava, chi le succhiava il seno e chi le leccava la figa, lei smanettava i cazzi facendoli diventare in tiro.
Poi il primo le infilò il cazzo in figa scopandola mentre lei si metteva gli altri due cazzi in bocca spompinandoli. L’eccitazione era alle stelle sia per lei che per i tre ragazzi, a rotazione la scopavano senza mai fermarsi e lei godeva in continuazione.
Quando si accorse che i tre stavano per venire li bloccò, fece mettere uno dei ragazzi sdraiato e si mise a cavalcioni su di lui infilandosi il cazzo in figa, poi invitò un altro a mettersi dietro di lei e allargandosi le chiappe con le mani le offrì il culo che subito venne violato fino in fondo, l’ultimo cazzo se lo mise in bocca spompinandolo con avidità.
Si muoveva a ritmo cercando di farsi penetrare fino in fondo, ci fu una esplosione di sborra, le riempirono il culo, la figa e a bocca, lei con un urlo di piacere venne ingoiando lo sperma che aveva in bocca.
Dany tornò molte volte nella casa di Nicol, ma solo quando ne aveva voglia o quando Max non le aveva organizzato qualcosa.
Tutte le sere scopava con il marito raccontando le sue avventure con altri uomini, le piaceva tanto fare la puttana.

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