Chi la fa, l'aspetti
by KaramazovViewed: 735 times Comments 6 Date: 04-01-2025 Language:
La notifica di WhatsApp illuminò lo smartphone, interrompendo il torpore in cui ero immerso da un'ora tra i grafici di Excel.
Un messaggio vocale.
Detesto i vocali, a meno che non siano strettamente necessari, ma mi incuriosisce che sia Flavia a mandarmelo.
Da quando le ho presentato Giulia, mia moglie, abbiamo ricominciato a frequentarci a distanza di trent'anni.
Ma è con Giulia che scambia regolarmente messaggi, gif e chiacchiere varie, piuttosto che con me.
Mi metto gli auricolari e faccio partire il messaggio.
Tesoro, come stai? Oggi a pranzo sarò dalle tue parti. Hai mezz'ora per mangiare qualcosa insieme?
Strano, Flavia sa dove lavoro, ma non è mai venuta da queste parti nemmeno per un saluto. E ora vuole pranzare insieme.
C'è qualcosa che non quadra, penso, ma senza pensarci troppo le rispondo con un pollice alzato, indicando il luogo e l'orario.
Alle 13 è puntualissima. Io sono già seduto a un tavolo in fondo, cercando di evitare gli sguardi di eventuali colleghi, il che è inevitabile visto che la mia amica non passa mai inosservata.
Alzo la mano, ma lei mi ha già visto e accelera il passo verso di me, vestita con jeans stretti che mettono in evidenza il suo fisico scolpito, risultato di allenamenti in palestra e di una genetica generosa.
Mi abbraccia e mi dà un bacio rapido sulla bocca. Ormai è abituata a farlo anche con Giulia, e con me in sua presenza.
Non ho mai capito questo slancio di intimità, forse è il suo modo di esprimere un affetto profondo. Ma noto gli sguardi invidiosi degli uomini e le occhiate curiose di alcune colleghe.
A dire il vero, non mi infastidisce, anzi. Potrebbe essere un vantaggio, magari per un'avventura senza impegni con Clara, una collega che credo non aspetti altro da me. Mi sono sempre sottratto, limitandomi a fantasticare un pompino veloce e senza trasporto al bagno del primo piano.
Mentre abbraccio Flavia, le mani sfiorano, per un istante, i suoi glutei scolpiti, quelli che ammiravo sin dai tempi del liceo e sui quali avevo fantasticato centinaia di volte, e pur ammettendolo spudoratamente lei non ha mai mostrato imbarazzo, ma nemmeno interesse.
Ci sediamo, e subito Flavia arriva al punto.
So che ti sembra strano che ti abbia cercato all'improvviso,
inizia.
Beh sì, è quello che ho pensato. Però mi fa sempre piacere vederti,
rispondo.
Mi sorride, prendendomi le mani.
Sabato organizzo una cena fredda, un buffet con diverse persone. Venite?
Volentieri,
rispondo,
ma devo ammettere che non capisco perché sei venuta fin qui a invitarmi.
Dai, non faccio giri di parole, mi frequento con uno,
dice, guardandomi dritto negli occhi.
E...?
Si chiama Alberto,
aggiunge, sorridendo con un'aria quasi divertita.
Flavia...
Ha visto il profilo di Giulia su Instagram e mi ha detto: 'Ma chi è questa ragazza così affascinante?' Mi sarei dovuta ingelosire, ma Giulia è davvero splendida e la adoro. Non capisco in che altro modo dovrei reagire.
Va bene, ma ti giuro che continuo a non capire,
rispondo, scrutando il suo volto.
Lei si avvicina quasi a sfiorarmi la testa.
Beh, in intimità, ricordandomi del commento, l'ho stuzzicato un po'...
Stuzzicato?
Lo sai come vanno certe cose,
dice, con un sorriso enigmatico.
Quello che continuo a non capire, Flavia,
le dico quasi bisbigliando,
è perché hai questa urgenza di raccontarmi queste fantasie col tuo nuovo fidanzato, e che riguardano mia moglie. Non che non mi piaccia l'idea
concludo con un sorriso.
Non sono venuta a raccontarti una fantasia. Volevo semplicemente metterti al corrente di un interesse da parte di Alberto.
Il tuo fidanzato?
Fidanzato? Non credo, lo frequento,
dice, ridendo.
Mi stai dicendo che vuoi condividere il tuo nuovo tipo con la tua migliore amica? Che tra l'altro è mia moglie? Non penso che Flavia sia così desiderosa di entrare nella tua vita amorosa.
Condividere, esatto,
conferma lei, con un sorriso malizioso.
Mi guardo intorno, un po' incerto.
Cioè?
Ale, dai, arriva al punto.
Ci stavo arrivando, ma non volevo crederci.
Tu e Alberto volete... fare un'esperienza con Giulia? Insieme?
La risposta arriva diretta:
Esattamente, mi piacerebbe. Ma ho preferito dirtelo prima.
Era la prima volta che ascoltavo una proposta del genere, anche se in passato avevo assistito ad incontri di Giulia con due uomini, e una volta anche con tre, ma mai con un'altra donna.
Giulia amava la bellezza femminile, ma aveva una certa ritrosia verso la fica. Così pensavo che non avrebbe mai rovinato un'amicizia per un gioco a cui non era mai stata interessata. Ma l'idea di partecipare personalmente a questa dinamica... mi solleticava.
Cercai di mantenere la calma, ma non potevo nascondere l'eccitazione.
Gentile da parte tua, ma già sai che Giulia non accetterebbe. Certo, se potessi unirmi anche io...
Ale, dai...
Cosa c'è di strano? È uno scambio equo.
Ale, sei come un fratello per me.
Mi risulta che siamo amici,
rispondo, con un sorriso malizioso.
Ci conosciamo da quando eravamo ragazzini. Il mondo è pieno di donne, Ale. E poi... perché non provi a ricominciare attivamente con Giulia? Non capisco davvero.
Non mi vuole, Flavia. Non completamente, penso che tu abbia intuito come stanno le cose.
Non proprio onestamente, ma aldilà di tutto qualcosa potrebbe ancora cambiare, no?
Sospirai, pensando a quanto mi illudessi di desiderare Giulia come un marito tradizionale, pur avendo stabilito un patto anni fa.
Non è così semplice,
risposi, cercando di non lasciarmi trascinare dai pensieri.
Va bene, mi starò buono in un angolo a guardarvi.
Sei proprio uno zuccone,
commenta lei.
Che c'è? Non posso neanche più assistere agli incontri di mia moglie?
Ricordati che ci sarò anche io, e non mi faccio vedere da te in certe circostanze, caro.
Che vuoi che faccia?
Ale, lo so che è una situazione strana, e ti giuro che anche per me lo è. Non avrei mai pensato di trovarmi in questa situazione. Ma per onestà, ho preferito dirtelo prima. Poi magari Giulia si tira indietro, come dici tu.
Com'è questo Alberto?
Giovane e carino,
risponde, facendomi una smorfia.
Sbuffo.
Che c'è, sei geloso ora?
Invidioso, direi, molto,
rispondo, con un sorriso.
Era passato un quarto d'ora e non avevamo ancora ordinato, così la fame mi era passata.
Alzo le mani, ti dispiace se rientro?
Dai Ale, non fare così,
dice, accarezzandomi la mano.
Tranquilla, Flavia, non sono arrabbiato,
la rassicuro.
Ci salutiamo come sempre, con affetto, e non distolgo lo sguardo da quel culo che si allontana promettendomi di dedicarle una sega appena possibile.
Arrivò sabato senza che avessi fatto trapelare nulla, e mi sembrò che anche Flavia avesse mantenuto un certo riserbo.
Giulia attraversava un periodo tranquillo, e la sua ultima relazione
seria
risaliva a due mesi prima, senza particolari sviluppi. Ovviamente mi aveva messo al corrente che nel frattempo aveva avuto qualche avventura occasionale di scarso interesse e godimento da parte sua, per questo non mi era mai interessato entrare nei dettagli.
Avevamo stabilito una regola tra di noi: non superare il limite che avrebbe potuto compromettere leddinamiche della nostra relazione. Quando una conoscenza si faceva troppo intima o frequente, sapevamo che era meglio tagliare i ponti. Non sempre era facile, specialmente con i partner di Giulia, che spesso si infatuavano nonostante avessimo chiarito fin dall'inizio le nostre intenzioni.
Lasciarlo andare
, le dicevano spesso,
che te ne fai di un uomo così?
. Ma non capivano che, per lei, quel tipo di relazione era l'ideale per soddisfare la sua sessualità libera senza compromettere il resto della sua vita.
Poi, ci fu un episodio in cui fui io a superare il limite.
Conoscemmo Luca, un ragazzo molto più giovane di noi, educato, affabile, una persona davvero piacevole. Mi ero talmente affezionato che non mi dispiaceva che dormisse con Giulia dopo una serata di sesso tra loro come se fossero due ragazzini innamorati, anche se biologicamente avrebbe potuto essere sua madre.
Mi divertiva organizzare uscite al cinema, scegliendo film leggeri e spettacololi poco frequentati, così da poterci sedere in fondo, con Giulia tra me e Luca.
Accarezzarle insieme le cosce, vederli baciarsi mentre la sentivo sempre più bagnata con le mie dita per poi vederla afferrare il cazzo di Luca e succhiarlo avidamente.
Quando era possibile e non c'era nessuno, si intrufolavano nei bagni degli uomini per consumare un amplesso veloce mentre io facevo il palo. Una volta usciti sceglievo lo stesso bagno pregno dei loro odori per venire quasi istantaneamente nello stesso luogo dove mia moglie si era fatta appena sbattere dal suo amante.
Con Luca risale anche l'ultima volta in cui Giulia mi si è concessa in un rapporto completo.
Capita, raramente, che durante il sesso di Giulia con un altro uomo, mi si conceda di diventare parte semi attiva spingendomi a palpalrle i seni e a succhiarle i capezzoli.
Sono richieste dei partner di turno che nei preliminari si eccitano a vedere qualcuno che si occupi delle sue magnifiche tette, mentre lei inizia a spompinarli, ma è più un eccezione che la regola. La maggior parte degli uomini gode di più nell'esclusività del rapporto sessuale, pensando forse, a torto, che quel corpo possa averlo quando voglio.
Quella volta invece, su insistenza di Luca, la possedemmo insieme, infrangendo il patto che ci eravamo dati.
Vedere la loro complicità mi aveva sempre fatto riflettere, ma la situazione era diventata più complessa quando avevamo deciso di esplorare una dinamica diversa. Nonostante questo, Giulia aveva deciso di chiudere la porta su quella relazione, ritenendo che fosse diventato troppo complicato per tutti.
Luca e io ci sentimmo ancora per un breve periodo, ma sempre senza esporre troppo le nostre emozioni. Lui, più che me, si chiedeva cosa fosse andato storto.
Giulia era pronta.
I pantaloni di pelle erano sempre sensuali, (chissà se aveva messo le mutandine), ma pur sempre più castigati di una gonna, e non lasciavano presagire chissà quali fantasie da parte sua per l'imminente serata.
La camicetta che lasciava intravedere un solco della scollatura, tuttavia mi istillava qualche speranza ed eccitazione.
Quando arrivammo il loft era già gremito.
Flavia ci accolse calorosamente come al solito elogiando la splendida forma di Giulia.
Tu non hai 50 anni amore mio dimmi la verità
Sei tu che non li hai e si vede
replicò mia moglie indicando le natiche di Flavia fasciate da una gonna quasi inguinale.
Quel gesto mi lascio interdetto, non l'avevo mai vista spingersi fino a quel punto.
Che avesse carpito qualcosa? O Flavia le aveva anticipato tutto a mia insaputa?
Veniamo introdotti nell'ampia sala al cospetto di Alberto.
E in effetti Flavia aveva ragione, era un bel tipo, elegante, quasi minaccioso, uno che sicuramente non passa inosservato agli occhi di mia moglie.
Sento inconsciamente la concorrenza, il che è strano da parte di chi è abituato a vedere la propria partner posseduta da uomini sempre diversi.
Stavolta però era una minaccia diversa, l'aura che emanava Alberto andava aldilà del semplice sesso, erw una questione di dominazione e mi sentivo schiacciato e affascinato allo stesso tempo.
Ci presentiamo rapidamente e si capisce che lui è ovviamente al corrente della nostra situazione, sa che io non rappresento un ostacolo e che deve focalizzarsi esclusivamente su Giulia.
Flavia gli facilita la gestione prendendomi sottobraccio con la più banale delle scuse portandomi via. Giulia quasi non se ne accorge.
Ci mettiamo a distanza per osservarli.
Allora?
mi fa lei.
Allora che?
Carino no?
È un cazzo di Christian Grey altro che carino Flavia. Così non vale. Giochi sporco
Si mette a ridere.
Ma non sei gelosa? Nel senso se poi preferisse lei a te? “
Hey ma mi hai visto?
Facendo una piroetta e mostrando il suo fisico da sballo
Beh si in effetti.
Scemo.
Sei già ubriaca, si vede.
Solo un po' brilla e poi se mi molla per lei è pieno di uomini in giro, vuol dire che non è quello giusto.
Continua sorridendo.
Sarà, ma io temo che Giulia possa mollarmi dopo una notte con uno così.
Sei proprio uno zuccone scemo. Ma dove lo trova uno come te Ale?
Certo, è difficile no? Un cornuto non si trova facilmente è vero.
Dico sommessamente.
Non intendevo quello.
Facendosi seria.
Tu sei consapevole di quello che fa Giulia e vi incastrate alla perfezione. Ti faccio una domanda secca Ale ma devi rispondermi sinceramente.
Annuisco.
Godi di più a scopare o a masturbarti?
Resto di sasso.
Ok hai bevuto, dai.
Si,ho bevuto ma non sono ubriaca, rispondi please.
Dai vai che ti aspettano
le dico cercando di glissare.
Mi abbraccia e mi sussurra
La tengo d'occhio e te la riporto sana e salva.
La vedo raggiungerli e dopo qualche convenevole sparire insieme dietro un separè.
L'attesa mi devasta, non tengo conto del tempo, potrebbero essere passati dieci minuti o un'ora.
Mi siedo in disparte fantasticando su quanto sta accadendo dall'altra parte.
Flavia è riuscita a convincere Giulia? Se si, come avrà fatto?
Avrà inziato a succhiarlo a quel bastardo per farle venire voglia? No, lo escludo.
È più probabile che Il marpione abbia fatto sdraiare Flavia sfilandole le mutandine, leccandola con maestria per mostrare le sue qualità da linguista, argomento che fa sempre una certa presa con le signore.
Fantastico che Giulia si sia infilata le mani nei pantaloni di pelle appena accortasi dall'eccitazione crescente e a quel punto i due l'avranno invitata ad unirsi a loro, iniziando a baciarla sul collo.
Mi sembra di vedere una scena vivida mentre lui, sbottonadole la camicetta, inizia a palparle i seni ancora compressi nel reggiseno e Flavia farsi strada con la lingua dentro la bocca di Giulia.
Mi sto bagnando, devo cercare immediatamente un bagno perché sto scoppiando.
Aspetto che escano due tipe che sembrano strafatto, per impossessarmi della toilette chiudendomi a chiave e mettere un po' di carta igienica sul lavandino.
Le immagini si susseguono veloci finché arrivo all'immagine di un passionale blow job sandwich di Giulia e Flavia.
Immagino lo sperma che esce a fiotti dalla turgida cappella di Alberto colando sulle bocche avvinghiate alla sua asta eretta, e le due amiche che continuano a baciarsi incessantemente, quasi incuranti del seme di Alberto che sembra non esaurirsi mai.
Vengo copiosamente nel lavandino.
La sega mi calma e mi svuota emotivamente.
Mi sento solo e voglio andarmene.
Fortunatamente non passa troppo tempo per accorgermi che Giulia mi bussa alla spalla mentre quasi mi addormentavo su una sedia in fondo alla sala.
Tutto ok? Vogliamo andare?
Ah , ciao si, avete... Voglio dire, tutto a posto?
Tutto a posto
mi fa lei.
E Flavia?
Te l'ho salutata io, possiamo andare.
Capendo che qualcosa sia andato storto, In macchina non scambiamo una paola e soltanto una volta a casa mi chiede
Sapevi tutto vero?
Si.
Confesso.
Perché non mi hai detto niente?
Non volevo mettermi in mezzo.
In mezzo? Semmai è stata Flavia a mettersi in mezzo.
Scusa, spero almeno ne sia valsa la pena.
Non direi anche perché non abbiamo concluso nulla.
Come nulla? Non ti piaceva il tipo? Alberto.
In effetti molto, è stato un vero peccato non aver approfondito, ma lo sai, a me la fica non è mai interessata, anche se quella di Flavia è di prima qualità, sia ben chiaro.
Li hai guardati?
Per un po'. Ci tenevano, dal momento che ormai ero là.
Ma perché ti sei tirata indietro, almeno con lui intendo.
Perché abbiamo fatto un patto basato sulla fiducia reciproca e non sapevo che tu sapessi della situazione, sarebbe stato come tradirti. Che ingenua...
Oh Giulia sono uno scemo.
Si lo sei, vieni qui.
Mi abbraccia dandomi tanti piccoli baci sulla bocca, facendomi stendere sul letto.
Inizia a sbottonarmi la patta infilando la mano nei miei boxer.
Me lo tira fuori. È già duro.
Preferisci la bocca o la mano?
Tanta generosità mi stupisce ma non esito a risponderle.
La mano.
Le dico.
Così puoi raccontarmi come te lo saresti scopato.
Seiun porcellino.
mi dice sorridendo mentre le sue dita scivolano sul mio cazzo.
All'improvviso squilla il citofono.
Chi è?
mi allarmo.
Deve essere Bruno.
Bruno? Chi è Bruno?
Ci ho avuto a che fare un paio di mesi fa, niente di importante, ma l'ho richiamato prima di andare via da casa di Flavia perché stasera passo la notte da lui,e sai perché?
Faccio di no con la testa.
Perché è un uomo gretto, egoista e per nulla brillante, uno zotico per intenderci.
Non capisco.
Dico.
Quando ci ho scopato mi ha fatto sentire usata e in quel momento l'ho detestato, mi sentivo sporca. Ma stasera tu mi hai fatto di peggio facendomi sentire una puttana, perché hai provato a vendermi alla tua fidanzatina del liceo, e neanche per scopartela, ma per toglierti lo sfizio di vederla all'opera. E allora mi sono detta, Giulia, se vuoi fare la puttana fallo per te stessa. Ed eccomi qua, stasera ho deciso di fare la mignotta a modo mio.
Va ad aprire la porta e faccio la conoscenza di Bruno mentre mi copro le parti intime.
Ale questo è Bruno.
Dice presentandomi un uomo sulla sessantina ma in gran forma, che intuisco essere il selvaggio descritto da Giulia.
Non so che dire ma Giulia rompe gli indugi informandomi che, tempo di arrivare a casa di Bruno, mi avrebbe fatto una videochiamata per augurarmi la buona notte.
In frigo c'è una lasagna nel caso tardassi per pranzo, ma dovrei farcela, ciao amore.
Li vedo uscire mentre lui le tiene una mano poderosa sul culo, marcando la sua preda, il suo territorio.
Tempo mezz'ora e squilla il telefono, accetto la videochiamata.
Le luci sono soffuse ma lo smartphone è posizionato per fruire dell'intero scenario. Riesco a distinguere chiaramente la bocca di Giulia sul cazzo eretto di Bruno mentre la domina in posizione eretta tenendola per la testa.
Senza perdere tempo e senza troppi convenevoli, la gira, e dopo averle lubrificato sapientemente il culo con la lingua, le infila gradualmente due e tre dita per prepararla a quella che, è evidente, sarà una penetrazione anale.
Quando ritiene che Giulia sia pronta, la monta salendole sopra come un animale con conseguente immenso godimento di mia moglie, probabilmente da lei amplificato per enfatizzare il momento e la mia umiliazione, ma il risultato è eccellente e tanto basta a farmi provare il secondo orgasmo della serata, più intenso del precedente che avevo avuto nel bagno a casa di Flavia.
Salutarli adesso sarebbe inutile, con tutto quello che hanno ancora da fare non avrebbero alcun interesse, né modo di sentirmi.
Vorrei continuare a guardarli, sono sesso primordiale, potente e viscerale, ma le mie voglie per stanotte sono placate.
Chiudo la chiamata senza l'intenzione di pulirmi, con lo sperma che tra un po' si seccherà sulla mia pancia, pensando a quello fresco che tra non molto e senza chiederle il permesso, Bruno farà ingoiare a Giulia.
Fine.