STORY TITLE: la coppia di schiavi: Carla la mucca e Paolo cuckold impotente ed eiaculatore precoce 
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la coppia di schiavi: Carla la mucca e Paolo cuckold impotente ed eiaculatore precoce

by padronebastardo
Viewed: 739 times Comments 2 Date: 22-10-2024 Language: Language

Carla è una mia affezionata lettrice che dopo diverso tempo trova il coraggio di scrivermi. È una donna di 59 anni sposata con Paolo 60 anni che nella coppia ha il ruolo di cornuto e sottomesso e mi confessa che è interessata a essere sottomessa.

Mi confessa che la sottomissione del marito era arrivata per gradi, fin da fidanzati a lui piaceva esibirla, inoltre è sempre stato un segaiolo che ha sempre sofferto di eiaculazione precoce, fin da subito dopo il matrimonio l’aveva sempre spinta ad avere degli amanti e spesso e volentieri assisteva ai loro amplessi.

Faccio notare subito che premessa per la loro sottomissione era il fatto che si inginocchino sul sale grosso e mi diano del lei.

Carla disse “posso iniziare io o devo aspettare mio marito?”

Io risposi “Puoi iniziare subito tu”

Carla esegue subito l’ordine prese un pacco di sale grosso, lo sparpagliò per terra, si tolse calze e reggicalze, si inginocchiò sul sale facendo una smorfia per il dolore sulle ginocchia.

Carla è una bella donna alta 1,65, carnagione olivastra, quinta misura di tette, occhi neri e capelli lunghi. Una donna molto elegante che veste sempre con gonne sopra le ginocchia, tacco dodici e autoreggenti. Le tette sono molto belle per la sua età non sono ancora molto calanti, anche se per tenerle su le serve sempre il reggiseno.

Una volta arrivato a casa, mi aveva comunicato che aveva fatto leggere i nostri messaggi al marito, ma lui non era restato così sconvolto, immaginava che prima o poi mi avrebbe contattato.

Gli fece togliere le scarpe e come da me ordinato le leccò avidamente fin sotto le suole, gli abbassò i pantaloni e le mutande, gli intimò di inginocchiarsi sul sale grosso, poi gli prese in mano le palle mosce col verme che aveva a posto del cazzo che cercava inutilmente di alzarsi, ma non riuscì a dare segnali di vita.

Come ordinato da me dopo cena il marito leccò le tette e la figa di Carla senza farla venire, ma senza togliersi le mutande; infatti, il suo cazzo non aveva nessun diritto di godere, volevo solo prendere da loro, senza concedere nulla.

Il marito allora disse “ Posso farmi una sega?”

Io che seguivo tutto in diretta con una cam risposi “Ovviamente no e anzi quella mucca di tua moglie adesso ti metterà il dildo in culo”

Messo il dildo in culo, il cazzetto del cornuto continuava ad essere moscio, ma già si vedeva l’eccitazione dato il liquido prespermatico sul cazzetto.

Allora dissi” Lecca il culo di quella mucca di tua moglie”, ma non feci ora a finire la frase che il cazzetto già stava sborrando per l’eccitazione del dildo in in culo.

Mi vidi i costretto ad intervenire di nuovo “ ora sarai punito per avere sborrato senza il permesso del vostro padrone, ora tua moglie ti darà duecento colpi con il retro di una spazzola”

Fu uno spettacolo vedere Carla che dava i colpi del marito, con il culo che stava per diventare viola, anche se dato il livello di masochismo dell’uomo c’era il rischio che godesse di nuovo(in casi di masochisti particolarmente spinti capita che sborrino quando vengono frustati).

L’uomo si vide costretto a distendersi sul letto a pancia in giù, non riusciva a sedersi su una sedia, né su una poltrona, né tanto meno a distendersi a pancia in su sul letto dal dolore che aveva sul suo culo.

A questo punto intervenni io dicendo” tutti e due non avete nessun diritto di godere da oggi in poi senza il mio permesso e domani mattina tu cagna dovrai indirizzare il cazzetto di tuo marito contro il water quando farà pipì”

La notte per Carla fu tremenda, mi confessò che dovette cambiarsi l’intimo più di una volta e poi chiedere alla colf la mattina di cambiare le lenzuola.

Mi chiamò in cam e dissi “ Immaginavo che sarebbe stata dura la castità per una mucca come te…..”

Lei rispose “molto dura, padrone avevo una voglia incredibile”

Allora io dissi” Questa mattina dovrai mettere un plug nel culo mucca”

“va bene” rispose lei

A meta mattina mi telefonò e disse “quando cammino mi sembra di avere un paletto, è insopportabile, posso toglierlo?”

“Non se ne parla proprio” risposi

“Va bene, padrone” fu la sua risposta

Verso le due mi richiamò dicendo “a un certo punto mi sono fermata e con la scusa di un caffè sono entrata in un bar e mi sono tolta il plug per rimettermelo subito, prima di uscire e andare dalla sarta dove la situazione fu molto umiliante perché dovevo provarmi i vestiti con il plug in culo, li ci sono dei camerini per fortuna. Poi sono andata al supermercato e non me la sono passata meglio, il direttore mi guardava le cosce ed aveva intravisto il bordo del ferretto del reggicalze, gli avevo chiesto se gentilmente poteva portarmi l’acqua a casa, poi sono ripartita con la macchina e ho guidato cinque chilometri col plug in culo, adesso posso toglierlo?”

“Si cagna, ci sentiamo stasera” gli risposi

La sera mi collegai con lei in cam e dissi” chissà se gli umori scivolano giù per le gambe!”

“si, padrone gli umori mi hanno inumidito le gambe e arrivano quasi fino alle ginocchia” mi rispose

“Ora ordina a tuo marito di leccarti le tette e la figa senza farti venire”

“lo fa subito, padrone” mi rispose

Dopo un po’ disse “Devo trattenermi in modo sovrumano per non godere, mentalmente mi sta distruggendo padrone”

“fammi vedere meglio figa mucca” le dissi

“va bene” padrone

Mi mostrò la figa, dove si vedeva un clitoride che sembrava più grosso del cazzetto del marito.

Allora le dissi” ordina a tuo marito di farti il solletico sotto i piedi per cinque minuti”

“Va bene padrone, sembra che lei mi conosca da anni io soffro tantissimo il solletico”” disse

Dopo cinque minuti, piangendo mi implorò” faccia smettere mio marito di farmi il solletico sto impazzendo”

“Va bene” le dissi

“Domani sera usciamo a cena con due coppie di amici normali sia clemente padrone” affermò

“devi masturbarlo con il tacco, fino a che si sborri da solo addosso nei pantaloni, poi dovrà andare in giro per il ristorante a mostrare la cosa”

“va bene, faremo come mi ha ordinato”

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