Come tutto è iniziato. 3
by GalaPigmaVisto: 804 volte Commenti 14 Date: 06-04-2022 Lingua:
E' venerdì sera e rientro a casa dopo una giornata pesantissima. Anch'io, come Matteo, ho delle responsabilità, devo garantire il corretto funzionamento della linea produttiva della fabbrica per cui lavoro, una delle poche realtà industriali di eccellenza dell'area romana sopravvissuta agli ultimi anni di crisi. Per fare questo, coordino il lavoro di circa venti tecnici, una squadra che lavora su turni e che non è sempre facile da gestire. Questa mattina c'è stato un guasto che ha bloccato un macchinario da cui dipendono tutte le altre lavorazioni. Abbiamo lavorato senza soluzione di continuità per dieci ore, saltando anche il pranzo e con la pressione del presidente e dell'AD che mi ricordavano in continuazione quali erano le perdite dell'azienda per ogni ora di fermo, oltre ovviamente le ricadute reputazionali nei confronti di azionisti e clienti. Alla fine abbiamo risolto e io, dopo aver aggiornato i miei capi e aver ringraziato i colleghi, mi sono precipitato a casa sognando in successione la cena, la lettura delle mail di Matteo insieme a Stefania e infine una notte di sesso. Appena apro la porta trovo invece mia moglie sul divano che si sta guardando un contest musicale insieme a nostra figlia e la tavola vuota. Alla mia timida richiesta sulla cena mi risponde
in frigo c'è una fettina oppure ti puoi fare una frittata
. Ho la netta sensazione che la presenza di Matteo, anche se per il momento solo virtuale, stia condizionando il nostro rapporto, una cosa che nonostante tutto continuo a trovare intrigante. Conclusa la mia cena solitaria e dopo aver sistemato la cucina, chiedo a Stefania
ti aspetto per quella cosa?
La risposta mi gela
no fai tu. Io questa sera non ho voglia. Guardo un po' di televisione
. Sono assalito dal terrore che si sia stancata di questo gioco e non voglia fare il salto dal virtuale al reale. Nella stanza c'è però mia figlia così non ribatto e vado in camera. Accendo il pc e trovo solo un messaggio di Stefania:
questa mail la leggiamo sia io che Mario ma se hai piacere di parlare solo con me ti lascio la mia personale: stefy79@....
. Nessuna risposta ma non mi è difficile immaginare che la loro conversazione sia continuata su un canale a cui io non ho accesso. Sapere mia moglie corteggiata da un uomo autoritario è il mio sogno, ma ora che il sogno si sta realizzando provo un sentimento che si avvicina alla gelosia; mi tornano alla mente le parole che mi ha detto quando sono stato io a spingerla in questo gioco
... poi magari mi piace e tu dovrai accettarne tutte le conseguenze
. Sono confuso, penso a Stefania che gli manda messaggi e foto provocanti esaudendo le sue richieste e questo pensiero mi provoca un'erezione. Quasi subito mi arriva un messaggio sulla chat, è Matteo:
ciao Mario, come stai?
Buonasera, un po' stanco per il lavoro e un po' confuso per l'ultimo messaggio che ho letto di Stefania
.
Non mi dirai che sei stupito del fatto che Stefania voglia parlare da sola con me?
No, non lo sono, anzi mi sembra la cosa più normale ed è anche la cosa che desidero, saperla attratta da un uomo superiore a me, però allo stesso tempo ho paura di perderla
.
Non mi sembra che al momento questo rischio ci sia. Lei ti vuole bene ed è legata a te. Ovviamente dovrai interiorizzare e svolgere bene il tuo ruolo
.
Provo un moto di riconoscenza nei suoi confronti e mi sento sollevato.
Si, di questo ne sono consapevole. È quello che voglio da sempre
.
E sei anche consapevole che quando fa l'amore con te non arriva quasi mai all'orgasmo?
.
Sinceramente mi è sempre sembrata abbastanza soddisfatta, ma questa mia certezza inizia a vacillare.
Non me lo ha mai detto, ma immagino che sia così
.
In tutti questi anni, per non mortificarti, ha sorvolato su molti tuoi limiti, ma con la nuova situazione e la nuova definizione dei ruoli, è il caso che diventi più esplicita.
Sì, è giusto, se voi lo volete mi impegnerò per migliorarmi
.
C'è qualcosa che invece a te non piace di lei? Qualcosa che ritieni che io dovrei sapere?
A questa domanda rispondo senza nessuna titubanza:
No. Lei è perfetta così, sotto ogni punto di vista e merita il meglio
.
Allora questa sera lei verrà da me
.
Sento una stretta allo stomaco ma dico solo
va bene
.
Poco dopo arriva Stefania che si va a fare una doccia lasciando aperta la porta del bagno. Mi metto sullo stipite e la guardo mentre si insapona e con il rasoio perfeziona la depilazione. Fa tutto molto velocemente. È evidente che ha fretta di raggiungere Matteo. Io sono eccitato. Esce e mi chiede di asciugarla. Prendo un telo pulito e glielo passo sulla schiena e poi mi inginocchio per asciugarle le gambe e i piedi. Poi mi allunga una striscia per depilarsi, si piega leggermente in avanti, si allarga i glutei con le mani e mi dice
puliscimi bene, questa sera voglio essere perfetta per il nostro padrone
. È la prima volta che mi fa questa richiesta. Negli ultimi giorni ha assunto nei miei confronti un atteggiamento autoritario che mi sembra del tutto naturale, cosa che invece in tutti gli anni in cui io le ho chiesto, nei nostri giochi, di interpretare il ruolo di mistress non le era mai riuscita. In quei casi era evidente che stava recitando, mentre oggi comandarmi e umiliarmi sembra la sua vera natura. Io obbedisco e questa operazione mi procura un piacere indescrivibile. Avrei voglia di baciare quel culo che mi ipnotizza ma mi trattengo. Si passa poi una crema sul corpo e mi dice
prendimi quelle calze velate con il filo dietro che ti piacciono tanto e il reggicalze in pelle
. Eseguo immediatamente, so benissimo dove tiene la sua biancheria. Si siede sul letto infila la punta del piede nelle calze e le fa scorrere lentamente sui polpacci e sulle cosce, piegando e allungando le gambe. Le fissa al reggicalze, poi si alza, si mette in punta di piedi e mi chiede
pensi che questo outfit sia adatto?
. Omette di precisare adatto a cosa, ma io le dico comunque che sta benissimo, anche se non mi sembra realmente interessata al mio giudizio. Prende poi dall'armadio una gonna di pelle aderente che le arriva al ginocchio e sopra si infila la stessa camicia bianca di seta che aveva usato per fare le foto da metteŕe sull'annuncio. Per completare, una giacca nera e un paio di décolleté tacco 12 con la suola rossa. Si mette il profumo, si guarda allo specchio con una certa soddisfazione e mi dice
sono pronta, portami a casa di Matteo
. Non mi sfugge ovviamente che non ha indossato né gli slip né il reggiseno. Appena entriamo in macchina mi dà l'indirizzo, è dall'altra parte della città, un quartiere un tempo popolare e oggi meta della movida giovanile. Mentre guido, lei manda qualche messaggio, probabilmente sta confermando il suo arrivo, oppure sta rispondendo a qualche indicazione che lui le sta dando. Nonostante i suoi sforzi non riesce a nascondere la sua agitazione. Accosto davanti a un palazzo di nuova costruzione che ha sostituito una fabbrica in attività fino alla metà del 900. L'architetto ha salvato l'ingresso storico che immette in un ampio cortile. Sopra al vecchio portone si legge ancora il nome del vecchio proprietario, una storia familiare di ascesa sociale e di vertiginosa caduta che mi piacerebbe conoscere meglio. Affacciate sul cortile, abitazioni di lusso costosissime che contrastano con gli altri edifici del quartiere. Noto che ogni appartamento ha un enorme terrazzo, quasi tutti pieni di enormi piante. Non proprio un bosco verticale ma qualcosa di simile. Prima di scendere, Stefania mi dice:
ora torna a casa, spogliati, mettiti a letto e aspettami. Mi raccomando non ti masturbare pensando a quello che sto facendo qui, da oggi lo potrai fare solamente se il nostro padrone ti darà il permesso. Se fai il bravo, quando torno ti racconto com'è andata
.
Torno a casa guidando lentamente, sul lungotevere c'è il solito traffico disordinato del fine settimana. Mi metto in fila, non ho nessuna fretta, sarà una lunga notte di attesa. Mi rendo conto che sto sorridendo guardando quattro giovani dentro una piccola utilitaria che tentano un improbabile approccio con due biondine elegantissime dentro una smart ferma al loro fianco. Capisco che sono felice, finalmente il mio sogno si sta trasformando in realtà.