Lucia, vizio e ipocrisia - parte2
by TijeanViewed: 110 times Comments 1 Date: 17-01-2025 Language:
Il marito, sempre lui, fa un ulteriore passo ed inizia a sentirsi con TJ al di fuori del sito dove si sono conosciuti.
Di TJ apprezza la sincerità, il non atteggiarsi a scopatore seriale, la capacità di comprendere le intenzioni e le segrete fantasie della coppia.
Inizia a dirle che ha iniziato a sentirsi con TJ e che una volta o l’altra la porterà da lui. All’inizio ne ride, convinta che si tratti di una bugia, poi inizia a sfidarlo… gli dice che non ha il coraggio di portarla a farsi sbattere da quel maiale.
Quella sera doveva essere una serata piccante tra di loro, in casa. Lei va in bagno e si prepara. Fa un bel lavaggio anale e indossa le autoreggenti.
“Ora che hai fatto, ti puoi vestire che ti porto da TJ” dice lui scherzosamente.
“Guardo che lo faccio, mi vesto” risponde lei provocatoriamente.
“Fallo!” fa lui deciso… ma sente il cuore arrivargli in gola come una fucilata.
E lei… ubbidisce.
Iniziano a girare in macchina, direzione Treviso. Lasciata la statale, lui parcheggia l’auto nel parcheggio di un quartierino nuovo, immerso nella campagna.
“Siamo arrivati” fa lui, con un sorriso innocente…
Lei lo guarda incredula. Crede sia uno scherzo… ma non è così.
I due prendono il vialetto della casa di TJ. Ad ogni passo la tensione sale… non è più solo eccitata adesso, ha paura… è la prima volta… cosa mai sta facendo… chi è questo TJ… improvvisamente si rende conto di stare andando da un estraneo…
Ma il marito continua dolcemente a incoraggiarla, tenendola una mano sulla zona sacrale e spingendola verso il portoncino d’ingresso.
TJ li sta aspettando e li fa entrare. Salite le scale sono nell’appartamento. Tutto è come è stato descritto al marito. Il pavimento in legno, il soffitto travato e anche lui, TJ… è vero, non è un uomo bellissimo, glielo ha sempre detto, ma ha un fisico longilineo e in forma, sembra più giovane dei suoi 47 anni e, dalle foto che gli ha mandato, ha un cazzo tanto…
TJ li fa entrare e si accomodano tutti e tre sul divano con lei al centro. Lei è imbarazzatissima. Si volta verso il marito:
“Cosa mi fai fare…” dice sapendosi piacevolmente in trappola.
Per tutta risposta, lui le scodella dal top le tettone enormi, che sul suo fisico minuto, sembrano ancora più grandi. I due iniziano a limonare e il marito anche a smaneggiarle le tette. TJ si unisce, la bacia sul collo e gioca col capezzolo.
E’ il momento chiave. Sentendo quelle mani nuove e delicate su di lei, torna sicura di se e finalmente è pronta a godersi nella realtà, ciò che ha sempre desiderato nella fantasia.
Quasi senza accorgersene apre le gambe. I due porci, subito iniziano ad accarezzarle le cosce, avvicinandosi sempre più alla fica. Lei si apre ancora di più, mettendo una gamba sopra a quella del marito e una sopra a quella di TJ, una posa che ricorda le visite ginecologiche. I due porci premono forte sulle cosce, in modo che la fica si apra e infilano dentro un dito per uno. Entrano senza alcuna difficoltà, in quanto Lucia è già bagnatissima. La sditalinano insieme e le infilano le dita in bocca a turno, affinché assaggi il gusto della sua figa, che le piace tantissimo.
Con la mano libera i due si sbottonano e tirano fuori i cazzi, che lei inizia a masturbare dolcemente.
“Andiamo in camera” fa TJ, “stiamo più comodi”.
I tre si dirigono verso la camera da letto, con lei che tiene saldamente i due uomini per il cazzo. Si sente così orgogliosa di avere quei due cazzi duri tutti per lei.
I tre si spogliano. Gli uomini, porci come sempre, completamente, in un secondo. Lei rimane in autoreggenti, mutandine così mini da sembrare lacci per le scarpe e reggiseno, tutto nero. Le tettone, però, fuori dal reggiseno, perché sa che fa tanto troia e lei… in questo momento… vuole dimostrare di essere la più grande troia sulla faccia della terra… vuole fare diventare realtà tutte le sue fantasie.
Alla parete di sinistra, di fianco al letto, è assiso uno specchio grande. Lucia gli si accuccia davanti, come se stesse facendo la cacca per terra e apre le gambe. Gli uomini porgono i cazzi e lei inizia a succhiarli avidamente, guardandosi allo specchio mentre lo fa, ammirando la sua figa spalancata, che spunta dalle mutandine tirate da parte.
Presto i cazzi sono più che pronti per la monta, ma prima di iniziare, i due si concedono una bella immersione a tutta faccia nelle carni tenere di lei. Il marito le sprofonda nella figa, TJ le apre le chiappe e ficca naso e lingua nel buco del culo. TJ ha una vera e propria venerazione per il culo. Gli piace soprattutto il profumo. Niente batte il profumo di un intestino di troia, preparato per la monta. TJ sente quasi la pelle della cappella spaccarsi, tanto è tesa. Un ultimo bacio a tre, con i sapori che si mischiano nelle loro bocche e poi e il momento del sacrificio.
Sì, è proprio un sacrificio. Il marito la fa stendere sul letto, lei apre le gambe e con le mani si apre la figa:
“Adesso sfondatemi però, vi prego… sfondatemi forte e basta” sussurra con un filo di voce. Il marito si accomoda e inizia a pomparla forte, subito, come non fa mai a casa:
“Non volevi farti montare come una cagna? A casa mi dicevi che volevi essere, umiliata, privata della dignità… trattata come una bestia da monta? Eccoti servita” e non smette di pomparla col suo fisico possente.
TJ, come un avvoltoio, attende il suo turno facendosi fare un pompino.
E il suo turno viene, subito dopo la venuta di lei… pur fisicamente meno prestante, il maledetto ha un cazzo fantastico e lo sa usare davvero bene. E’ inoltre instancabile e vibra con quella mazza dei colpi fortissimi, arrivandole fino all’utero. Presto ha un altro orgasmo e quando pensa che è il primo che le fa provare un altro uomo, diventa quasi uno schizzo… il lenzuolo è bagnatissimo.
I due continuano a darsi il cambio in diverse posizioni e non le danno tregua. Chi non la scopa, si fa succhiare il cazzo e le tortura dolcemente i capezzoli.
Arriva il momento della pecorina e quando tocca a TJ, lui rimane estasiato. Sì perché mentre le sfonda la figa ormai gonfia e apertissima, le tiene aperte le chiappe e le guarda il buco del culo. E’ quasi ipnotizzato da quell’occhio scuro e invitante. Il marito, che si sta facendo ripulire il cazzo gli dice:
“Dai, che aspetti? Rompile il culo, che ha più voglia di te…”.
TJ non se lo fa ripetere due volte. Si spreme il cazzo sul buco del culo di lei ed inizia a incularla. Inizia dolcemente entrando a poco a poco, facendole apprezzare ogni millimetro di dilatazione. Il cazzo lubrifica egregiamente quel canale stretto e presto TJ le è dentro fino ai coglioni e comincia a sbattere forte le sue rispettabili viscere.
Lei si sente puttana oltre ogni limite… che piacere dare il culo, sentirsi aprire in quel modo doloroso, vigliacco… perché il sesso anale porta sempre con se qualcosa di punitivo e degradante insieme…
Mentre si fa sfondare senza ritegno, succhia furiosamente il cazzo del marito e piano piano scende. Gli pulisce le palle, sporche di sudore e orgasmi e poi va ancora più giù, sprofonda tra le sue chiappe e gli succhia morbosamente il buco del culo. Vuole ringraziare il suo uomo scendendo sempre più negli abissi della degradazione.
I suoi appetiti sono sempre più incontrollati. Non le basta avere un cazzo nel culo, ne vuole uno anche in figa.
“Voglio la doppia… la doppia” comincia a mugugnare tra gli schiocchi delle palle di TJ, che sbattono forte la sua fica grondante.
TJ esce dal culo, ma solo per sospingerla dolcemente a cavalcioni del marito, che inizia a pomparle la fica. Jean da dietro la fa abbassare… le due tettone premono forte sul torso di lui, mentre TJ torna nel culo per riprendere da dove aveva terminato. Lei si volta verso lo specchio e ha quasi un altro orgasmo quando vede la scena riflessa: è esausta, scarmigliata, ma ancora affamata, vogliosa di farsi riempire da quei due cazzi che si muovono in modo perfetto dentro di lei, scandagliandole le intimità con tracotanza, senza alcun rispetto. Vede quell’accoppiamento bestiale… vedo loro tre, prede dei rispettivi piaceri e degli istinti più bassi e depravati.
“Sfondatemi… sfondatemi ancora… più forte… più forte”
I maiali sono esausti, ma continuano a pompare. Il piacere è così grande che non riescono a sborrare…
Alla fine è lei ad implorarli...
“Mi avete rotta schifosi… adesso venitemi in faccia… sborratemi addosso”. Quella volgarità, espressa da una donna così elegante, eccita ancor più i due pervertiti.
I tre si spostano davanti allo specchio. Gli uomini in piedi, Lucia accucciata a gambe scandalosamente… vergognosamente aperte, ammira la sua fica gonfia, devastata e sazia mentre con due mani afferra i cazzi e li masturba furiosamente, infilandoseli in bocca a turno… e anche insieme… vuole accoglierle entrambe nella bocca quelle cappelle che l’hanno fatta sentire così femmina e puttana.
Gli uomini ammirano lo spettacolo, ma non vengono…
E’ il marito a prendere il mano la situazione.
“Lascia che facciamo da noi… così ti senti più puttana” le intima con un sorriso complice, che lei accoglie di buon grado. Così iniziano a masturbarsi decisamente, con le cappelle che toccano il viso e la lingua protesa di lei, in attesa del loro piacere a bocca spalancata.
Il marito viene per primo con una sborrata densa e abbondante, che le sfregia la fronte e le inonda la bocca. Jean segue a ruota e scarica anche lui tutta la sua sborra sopra il viso e nella bocca di lei, che da quando ha cominciato a vedere quelle cappelle esplodere, non ha smesso di sgrillettarsi furiosamente ammirandosi allo specchio.
La troia, ormai è proprio il caso di chiamarla così, perché così si sente nelle profondità più recondite del suo utero e del suo intestino violentati Lucia, ingoia l’ingoiabile mostrandolo prima platealmente ai porci,a bocca aperta, prima di sentirlo, con sublime puttanesca vertigine, scendere lento e caldo nella gola.
Tutti sono sazi ed esausti. Gli uomini si accasciano sul letto… Lucia va in bagno a darsi una sistemata e mentre si sciacqua la figa e il culo, arrossati e sfondati, pensa a ciò che ha appena vissuto e alla fortuna di avere un marito così depravato e comprensivo da accettare di condividerla con uno sconosciuto, per appagare le sue voglie.
Lucia si sente rinnovata. Si è aperta una nuova pagina del libro della sua vita, una nuova parentesi che, lo sa, la porterà a cacciarsi in avventure sempre più indecenti. Si sente in grado di andare oltre, di fare lasciarsi fare di tutto. Chissà, un’orgia, con diversi uomini e perché no anche donne. Sesso all’aperto, in posti insoliti ed eccitanti…. niente è ormai impossibile per lei.
Pensa anche alla sua rispettabilità, sempre intatta e prova un piacere sublime a immaginarsi dietro la cattedra domani ad insegnare italiano ai suoi studenti, con il suo stile rigido e impeccabile e l’odore dei cazzi ancora addosso.
I tre si salutano amabilmente, felici e appagati dell’avventura consumata…
Marito e moglie si avviano verso l’auto. Lei con un’andatura più incerta… del resto, sa che domani quei buchi che le hanno dato tanto piacere stasera, domani le bruceranno parecchio…
In macchina il marito le chiede se è felice di averlo fatto, è curioso di conoscere le sue prime impressioni:
“ Che dici…?”
Lei lo soprende:
“Dico che... lo scambio di coppia è roba da malati...” fa, ostentando il suo abituale fare, adorabilmente bigotto…
“ Quanto sei contorta” si complimenta lui e la bacia appassionatamente, fiero della sua donna.
Ancora ha il sapore di sperma e cazzo in bocca ed è già tornata la solita falsona...
FINE