Dita, straordinarie maestre, le inseguo in quell'impasto, le avvolgo delle mie, le circondo per porgerne ogni porzione alla mia bocca, assaporo. Sospiro. Ancora, di nuovo. Ora, affondo le mie nella crema di nocciole e te le affido, le senti, insieme al dolce sporcarti quelle labbra, me le affidi, cingere quelle porzioni di anima e sensi per assaporarti in quell'assaporare me. Sporchiamoci, di sospiri.La farina, il suo dolce ricordo di spiagge al sole, mare, fluttua mentre ne è nuovo ingrediente e la tua pelle accoglie il mio vagare cieco in cerca di una meta, di un sapore che esalti la voglia di raggiungere l'anima.Pioggia, di Menta. Ci stordisce scivolare su quei fianchi, sul mio petto, siamo intrisi, siamo avvolti, siamo amalgamati, lecchiamo gli sguardi, baciamo i sospiri, vibriamo di impasti affondati nel fondo di quegli occhi piantati nei miei.Ora, forno.