STORY

La presentazione parte 1

Viewed: 235 times Comments 0 Date: 30-11-2025 Language:

I. La Tensione in Camera da Letto
Eravamo a letto, la luce fioca della lampada da notte disegnava ombre rilassanti sulla parete. Mi stesi accanto a mia moglie, il suo corpo avvolto in un baby doll di seta leggero. E le dissi, quasi con un sussurro carico di intenzione:

Sai, Marco è tornato dall'estero

. Le parlai del mio compagno d'infanzia, delle partite a calcetto e di quella sua fama leggendaria di donnaiolo, una reputazione che aveva guadagnato con merito, come avevamo scoperto vedendolo sotto le docce: aveva un arnese che non lasciava dubbi almeno 20cm e con una cappella grossa.
Mentre parlavo, notai che il suo respiro si faceva più rapido. Si avvicinava a me con una lentezza carica di desiderio, i suoi occhi verdi che brillavano di un'eccitazione nuova e quasi febbrile. Allungai la mano sotto il tessuto del suo baby doll e le toccai le mutandine all altezza della figa ,mi accorsi che era già bagnata, il segno inequivocabile che la sola menzione di Marco aveva acceso la sua fantasia. Le proposi di invitarlo a cena, dato che aveva divorziato da poco ed era solo. Mia moglie non esitò. Mi rispose con un sorriso languido e pieno di promesse:

Se a te fa piacere, amore, facciamolo sabato prossimo

.
Quella sera, il nostro amplesso fu diverso, più selvaggio e voglioso del solito. Lei si abbandonò con una disponibilità inattesa, quasi come se stesse già provando l'emozione dell'attesa.
II. La Cena dei Sensi
Chiamai Marco e lui accettò con un entusiasmo che sentii subito complice. L'aria in casa si fece densa di attesa. Durante la settimana, mia moglie si dedicò a una meticolosa preparazione: ore passate dall'estetista e dal parrucchiere e l'acquisto di nuovo intimo, pizzo audace e trasparenze che urlavano provocazione.
Alle 20:30 in punto, sentimmo bussare. Marco era impeccabile. Consegnò un bouquet di rose scarlatte per mia moglie e una bottiglia di vino rosso per noi. Mia moglie era un'apparizione: una minigonna che sfidava la decenza e una camicetta di velo nero che rivelava un décolleté generoso, dove si intravedeva chiaramente il pizzo del nuovo intimo. Marco si bloccò per un istante, i suoi occhi scuri si fissarono su di lei con un'intensità quasi predatoria.
A tavola, mia moglie si assicurò di prendere posto proprio accanto a Marco. Mentre si accomodava, la minigonna scivolò inevitabilmente più in alto sulle cosce. Marco non poté fare a meno di intravedere chiaramente le mutandine bianche e qualche pelino che ne usciva .La reazione fu immediata e inequivocabile: un rigonfiamento marcato si delineò sui suoi pantaloni. Marco iniziò il suo gioco. Facendo finta che gli fosse caduta la forchetta, si abbassò e, risalendo, la sfiorò con la massima discrezione con il tovagliolo che teneva in mano, un tocco leggero e prolungato che le accarezzò l'interno coscia. Mia moglie arrossiva, i suoi occhi brillavano di un'intensità inequivocabile.
III. Il Lento e la Proposta
La tensione era ormai alle stelle la cena era già finita . Decisi che era il momento di cambiare ambiente.

Ascoltate,

dissi,

perché non ci spostiamo in salotto? Ho messo su una playlist di musica da camera davvero rilassante. Possiamo finire il vino lì, sul divano.

Ci sistemammo sul grande divano. Mia moglie scelse il centro, e Marco si sedette alla sua destra, la coscia che premeva contro quella di lei. La musica si fece più lenta. Mia moglie si voltò verso di me:

Amore, non ballo da tanto posso avere il permesso di fare un lento con Marco?

Le sorrisi.

Certo, tesoro. Divertitevi.

Si alzarono. Lei gli cinse il collo, lui le mise le mani sul lato B. Mia moglie si strusciava contro il rigonfiamento dei pantaloni di Marco ancora evidente, e lui la strinse più forte, spingendo il cazzo visibile contro il basso ventre di lei. Quando tornarono al divano, lei era radiosa, eccitatissima. Marco, per spezzare l'elettricità, lanciò la proposta:

Che ne dite di un weekend in montagna? Ho un amico con uno chalet bellissimo e isolato in Trentino, un posto fantastico.

Accettai l'invito.
IV. Il Viaggio della Tensione
Per tutta la settimana, mia moglie si dedicò alla preparazione, acquistando un nuovo arsenale di intimo sexy. Sabato mattina, Marco arrivò con il suo Suv salimmo in macchina. Dissi a mia moglie di sedere avanti vicino a Marco.
Il viaggio fu un crescendo di audacia. Mia moglie si sedette leggermente storta, e ogni volta che si muoveva, il maglione lungo si ritirava, lasciando intravedere le mutandine. Marco non si perdeva un dettaglio.
Ogni volta che Marco cambiava marcia, la sua mano non si limitava più a sfiorare. La sua mano si posava e indugiava sulla coscia di mia moglie, accarezzando la pelle. Lei rispondeva muovendo leggermente la gamba.
Nell'ultima ora di viaggio, Marco non si fece problemi. La sua mano si posò sulla coscia di lei con una presa ferma, e poi risalì lentamente sotto il maglione, ignorando il tessuto. Raggiunse l'elastico dell'intimo e, con decisione, fece scivolare il palmo oltre il bordo del pizzo, accarezzando la parte più alta dell'inguine. Mia moglie diventò rossa e sussultò violentemente, io feci finta che guardavo fuori .
Arrivammo allo chalet. Marco ci informò che c'erano solo due camere: una matrimoniale grande e una singola piccolina. Proposi io stesso la soluzione che tutti desideravamo:

Marco, l'unica opzione è che dormiamo tutti e tre nella matrimoniale cis abbiamo un unico riscaldamento anche perché la stanzetta è fredda .

Accettarono.
V. Sotto la Coperta
Dopo aver portato i bagagli nella spaziosa camera matrimoniale, tornammo nel salone principale. Marco aveva già acceso il fuoco nel grande camino in pietra, creando un'atmosfera incredibilmente intima.
Ci sistemammo su un tappeto di pelliccia di fronte al camino, con dei cuscini per appoggiarci. Marco aveva trovato un'enorme coperta di lana, ruvida e calda, e la gettò con noncuranza sulle nostre gambe. L'avevamo pensata per il freddo, ma in realtà divenne subito il perfetto nascondiglio.