Vienna
by GlobetrotterVisto: 322 veces Comentarios 0 Date: 29-01-2023 Idioma:
Vale la premessa fatta nel racconto precedente.
Ci sono posti che hanno sempre avuto per me una connotazione alquanto positiva, non solo per la piacevolezza del luogo, ma anche per una certa dose di
fortuna
che mi accompagnava ogni volta che ci mettevo piede. Vienna è uno di questi.
Conobbi Mary su un volo di qualche anno fa. Lei arrivò a bordo tra gli ultimi, trafelata in quanto il suo volo in connessione aveva ritardato e aveva dovuto fare una corsa nel terminal per riuscire a prendere quell'aereo, ma d'altronde certe occasioni non arrivano di certo su un vassoio d'argento e bisogna sempre esserne artefici in qualche modo.
Australiana, sposata con un uomo viennese e impiegata in una nota azienda di elettronica nella sua sede austriaca, mi raccontò che era reduce da un tour in solitaria delle più belle e note città italiane (cosa che a noi italiani può suonare strana, ma in altre culture è perfettamente normale). Amante del vino, iniziammo a parlare di quali vini avesse assaggiato in Italia e delle sue visite alle cantine toscane; mi disse che avevano scelto di vivere a Grinzing, un quartiere periferico di Vienna, famoso per l'appunto per le produzioni enologiche e per i suoi locali.
Non passò molto tempo prima che le proposi di vederci in città, anche magari in un'altra occasione, per bere qualcosa insieme, cosa che accettò ben volentieri scambiandoci i numeri di telefono.
Atterrati a Vienna, ci salutammo prima di essere risucchiati dal marasma e dalla voglia di fuga tipici di certi momenti; mi accorsi che uno dei passeggeri aveva dimenticato un libro sul suo sedile e montai sul bus intercampo per il terminal cercandone il proprietario, trovandolo per sua fortuna.
Andai in hotel senza quasi più pensare a Mary e stanco morto mi misi a dormire.
Un fattore tipico di chi è continuamente in viaggio per lavoro è lo svegliarsi e non ricordarsi minimamente di dove ci si trovi, di come sia la stanza e dove siano gli interruttori della luce.
Ricordo che guardai l'orologio ed era circa l'1.30 quando il mio cellulare squillò ed io risposi con la reattività e la consapevolezza della situazione tipica di un bradipo sotto etere; la risposta fu inequivocabile:
Ci siamo conosciuti qualche ora fa in aereo e già ti sei scordato?
L'invito era chiaro, pur avendomi specificato che ci sarebbe stato anche suo marito, mi vestii e montai su un taxi in mezzo alla notte diretto a Grinzing.
Ci vedemmo io, lei e suo marito in un locale appena di fronte casa loro. Mi fecero assaggiare il vino bianco locale (nota: molto buono), parlammo del loro lavoro, del viaggio di Mary e soprattutto mi confessò di come l'avesse colpita la mia gentilezza e disponibilità nel cercare il proprietario del libro sbarcando dall'aereo, trovandolo estremamente sexy; mi fecero chiaramente capire di volere che li seguissi in casa loro.
Erano una coppia esperta, Mary aveva già indosso una guepierre e dopo avermi fatto sentire a mio agio, guidava le danze chiedendo ad entrambi cosa le piacesse in un determinato momento e come, fino a guidarci nella doppia penetrazione.
Stanchi, sudati e (lei) sporca, ci salutammo ormai all'alba e ci perdemmo di vista, perché certe situazioni vanno vissute così: capitano per caso e per fortuna e, così come sono arrivate, finiscono.
Ma mi ricordano di essere sempre gentile perché, al di là della correttezza della cosa, non potrà mai portare a qualcosa di negativo.