STORY TITLE: Ennio. Quando un uomo Vero lo è per sempre.. (Parte Uno) 
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Ennio. Quando un uomo Vero lo è per sempre.. (Parte Uno) USA language


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Ennio. Quando un uomo Vero lo è per sempre.. (Parte Uno)

by cornutoestivo
Viewed: 492 times Comments 2 Date: 05-10-2025 Language: Language


Così recita il Codice Civile.

“L'obbligo di fedeltà coniugale è sancito dall'articolo 143 (originario del 1942 e successivamente modificato in alcune parti nel 1975) il quale stabilisce che (tra molti altri commi) i coniugi, con il matrimonio, acquisiscono gli stessi diritti e doveri, tra cui l'obbligo reciproco alla fedeltà, laddove per fedeltà s'intenda l'astensione da relazioni sentimentali con terzi e un generale dovere di lealtà e rispetto verso il coniuge”.

Va da sé che la menzione di altri obblighi relativi alla legge non siano interessanti per la tematica che viviamo qui, tra noi cultori della trasgressione, ma non trovereste auspicabile che a distanza di 83 anni dalla legislazione ed a distanza di 50 anni dall’ultima modifica, ci potrebbe essere qualche giovane e solerte neo legislatore (appartenente alle nuove generazioni) che possa farsi promotore di una nuova modifica? Magari aggiungendo qualcosa di molto semplice, del tipo..

“..nessuna pena sansonatoria prevista nei casi in cui si palesi condivisione della complice trasgressione del suddetto comma..”

Quanti di voi sarebbero d’accordo con tale modifica? Mi piacerebbe prenderne atto negli eventuali commenti.

Questa è una storia molto particolare, forse, tutto sommato, anche persino intrisa di umanità, che, come al solito, vi invito a proseguire nel leggere fino alla fine, con buona pace di chi, spesso mi accusa di eccessiva prolissità, ma come spesso scrivo, è dai particolari che si può evincerne l’autenticità, se qualcuno “non crede”, pazienza..

Mai arrendersi e mai reprimere una passione, anche se all’apparenza impossibile da poter vivere, mai dire mai.
Mia moglie è da sempre del
parere che (ma in fin dei conti lo sono anch’io..) la storia parallela al matrimonio per eccellenza, possa essere quella che nasce spontaneamente, senza programmazione, quella dovuta alla casualità, anche se, a volte, necessita di incoraggiamento ed incentivazioni con atteggiamenti appunto coraggiosi.
Come ben sapete ho avuto modo (nel corso della nostra unione) di farle amare ed apprezzare questa precisa filosofia.
Ci piace poter pensare di poterci impegnare in una nuova e resocontata scrittura da sottoporre al gradimento degli amici del sito, nella speranza di non scatenare nuovamente le antiche amenità subite per la ricerca dei nostri traguardi che, nonostante lo possiate credere o no, sono autentici, genuini, veri e vissuti.
Come al solito mia moglie affida a me la tastiera

“..io devo pensare a lavorare, tu hai tempo, cimentati, io sono sempre disponibile su whatsapp per rinverdire ricordi particolareggiati..”

Lei è ancora impegnata “alla grande” nel suo plesso scolastico di pertinenza che, sia chiaro una volta per tutte, non è nella città in cui viviamo (Ancona) ma bensì in una località dell’entroterra, soltanto uno stolto (ed io non lo sono) potrebbe mettere a rischio il suo anonimato ed a repentaglio la sua riservatezza incoraggiando una possibile caccia alla sua identificazione.
Questo per tranquillizzare gli scettici affinché possano trovare empatia necessaria per godersi una buona lettura, mentre scrivo lei mi è idealmente vicina, mi supporta ed è pronta a qualche eventuale correzione emotiva, legge da remoto ciò che sto scrivendo, ho tempo a disposizione per rivedere di giorno in giorno la stesura e se, all’occorrenza, correggerla ancor prima della possibile pubblicazione che, come d’uopo, spetterà alla redazione saperla giudicare o meno pubblicabile.
La vicenda risale a circa 7 anni fa, dati temporali desunti dalle lettura delle date relative agli scatti fotografici di quei giorni, nel pieno periodo delle nostre attività coniugali trasgressive, il nostro Vero periodo d’oro, pieno di brividi ininterrotti, eravamo tornati in pieno possesso della nostra libertà coniugale, riacquistandola in virtù del fatto che i figli avevano spiccato il volo per vivere le loro vite lontani dalla casa dei genitori.
Avevamo all’epoca in Roma un amico appartenente alla forchetta della nostra età che fungeva in un certo senso da bull fisso, ma non esclusivo (con cui siamo ancora in contatto amicale, ma ahimè.. anch’esso consapevole di non poter più rappresentare il massimo della soddisfazione erotica per mia moglie..) con cui si giocava di sovente nel nostro letto, un Vero amico via via diventato persino apprezzato dai nostri figli, che ovviamente non erano al corrente della tresca a trois e nemmeno lo potevano sospettare, siamo stati sempre molto attenti ai comportamenti da tenere in loro presenza, per loro Franz era l’amico di sempre del cuore del loro papà, ma questa è un’altra storia (di cui narrerò..) ho inteso sottolinearla soltanto per rendere tangibile il periodo di soddisfazione che in quel periodo stavamo attraversando, periodo che vide concludersi in modo trionfale e serena anche la storia con il ragazzo di Calabria.
Ma nel mio intimo pensiero di marito desideroso della più completa felicità della propria mogliettina, aleggiava da sempre un preciso pensiero che mi pervadeva e di cui soltanto mia moglie era al corrente, pur ammettendo candidamente che il nostro amico di famiglia era al corrente di tutto ciò che vivevamo (anche senza di lui) amico peraltro conosciuto attraverso lo stesso stratagemma di cui sto per mettervi al corrente, non ritenni opportuno dovergliene parlare, era soltanto una cosa mia e tale sarebbe dovuta restare, ritenendo tra l’altro di essere pur sempre legittimo consorte nel pieno delle proprie facoltà mentali, quelle fisiche un pochino meno.
Dapprima molto velatamente, ma via via sempre più in forma incisiva tornai alla carica per la realizzazione del sogno “principe” che da sempre mi ha pervaso la mente, un sogno inebriante, quasi impossibile dal potercisi imbattere ogni qualvolta lo senti dentro di te (cornuto) tornare in auge in quanto fantasia da concretizzare, in quel caso tutto deve coincidere in maniera positiva, la scelta del momento, il luogo preposto e soprattutto la buona predisposizione di tua moglie, un sogno che, se portato avanti nella mia più che feroce insistenza, avrebbe potuto persino causare seri problemi relativamente alla serenità del nostro più che consolidato matrimonio, perché principalmente è come dover martellare il ferro quando è caldo, senza tregua, un sogno molto difficile da poter realizzare ma che sarebbe stato foriero di estrema soddisfazione, decisi però di usare un preciso tatticismo, alternando richieste precise a momenti di finta stasi cerebrale, per poi tornare alla carica nel momento che ritenevo opportuno, in un certo senso prendendo una sorta di rincorsa per arrivarci in velocità.
Qual era questo inconsueto sogno? Quello di molti altri mariti qui presenti in avanzato stato cerebrale, quello di poter assistere la propria donna a suo tempo sposata sottoposta ad un vero e proprio casuale suo corteggiamento ed eventuale “rimorchio” durante una innocente passeggiata nei nostri amati centri commerciali, magari potendo creare piccoli momenti di disponibilità, vedi piccole assenze da parte mia lasciandola sola a spasso per vetrine o beatamente seduta nelle sedie di un bar gustando un gelato e ponendosi in attesa di essere nuovamente da me raggiunta, mia moglie la conoscete tutti, l’ho mostrata e la mostrerò sempre in un numero notevole di testimonianze visive, è una donna matura che, fortunatamente, per via del suo stile di vita acquisito nel cammino della nostra unione matrimoniale e per via dell’eleganza della sua persona si mantiene più che bene, risulta piacevolmente essere nei desideri delle più disparate leve di età maschili, difficilmente riesce a nascondere il suo sex appeal ed i suoi appetiti sessuali ancora fortemente preminenti, dominanti, mi accorgo spesso (non soltanto qui sul sito) della sua desiderabilità, se poi ci aggiungete che per sua stessa indole le piace apparire seducente e sensuale allora potrete capire la genesi del mio desiderio, per carità, nulla di eclatante, non affatto però di facile speranza di attuazione, ma avrei amato da morire che avesse potuto aver luogo senza il solito aggancio preliminare in rete da parte di uno dei tanti suoi pretendenti che ogni giorno si palesano nella mia casella di posta elettronica (che in ogni caso ringrazio) oppure molto più facilmente assistere al suo aggancio in uno dei locali privée in cui spesso siamo
stati in avanscoperta, con me leggermente distante da lei per poter intervenire soltanto alla bisogna per essere accompagnata in una stanza privata e lasciarla scopare da chi avesse voluto, nulla di tutto questo, troppo facile, sarebbe bastato un viaggio a Roma oppure a Milano e programmare l’ingresso in uno dei tanti locali a disposizione, ma avrei voluto lasciarla imbattere in qualcosa di non preordinato, non derivante come di solito da un colloquio preliminare con l’eventuale candidato, solo una desiderata casualità, ovviamente ciò da sempre auspicata da mia moglie.
Saperla adulata per via del suo fascino maturo sotto i miei occhi in modo elegante mi accarezzava l’amigdala, la parte della cerebralità centro delle emozioni, in particolare della paura e del piacere, la paura di perderla sovrastata dal piacere di saperla felice e soddisfatta almeno per una sola volta, ma , ripeto, senza nessuna organizzazione preliminare con nessun amico compiacente o complice, com’è spesso avvenuto a sua insaputa (ma a giochi fatti prontamente confessata) situazioni vissute soprattutto in gioventù ed in primis relativamente alla decisiva complicità avuta con l’ottimo Andrea (vi narrerò con piacere anche di questa fondamentale tappa della nostra vita..) che riuscì a conquistarla nella magia di una serata irripetibile, facendo sì che io avessi potuto, finalmente poterlo ammirare mentre faceva davvero di tutto alla mia allora mia giovane mogliettina 29enne, sposata dieci anni prima e madre dei nostri bimbi, in una serata epica e piena di brividi crescenti, uno dopo l’altro vissuti con indicibile emozioni, per esser poi relegato su di una poltrona in fondo ad un letto per gustare lo spettacolo più bello del mondo: la propria sposa scopata da un altro uomo su di un letto non nostro, nella camera di un appartamento di uno scapolo che auguro a tutti i mariti desiderosi di corna di poter prima o poi incontrare nella parte della propria trasgressiva vita, e non è questo mio un tentativo di endorsement per una persona ben precisa di cui (ahimè) non siamo piu a conoscenza di nulla, l’augurio di potersi imbattere in un complice così affidabile è sincero.
Va in ogni caso specificato. che, all’epoca della conoscenza con Andrea ero già cornuto consapevole e suo complice, ma senza aver avuto mai la ghiotta possibilità di poterla ammirare in azione, il mio riferimento è al periodo in cui lei ed il suo collega d’ufficio furono a lungo amanti.
Quello a cui volevo fortemente imbattermi era poterla osservare a debita e propedeutica distanza impegnata in pubblico con il primo coraggioso uomo che, in modo casuale, avrebbe potuto formularle apertamente il necessario complimento per sperare di poter instaurare classicamente un tentativo di porre in essere un sano corteggiamento, prerogativa fondamentale forse troppo dimenticata al giorno d’oggi dagli uomini moderni e frettolosi, cultori del tutto e subito.
Avrei fatto di tutto per realizzare questo desiderio, che ovviamente in una fase successiva sarebbe stato finalizzato ad una scopata dal sapore del tutto diverso, grazie al possibile avvento di un uomo da lei, e soltanto da lei posto in condizione di poter essere rimorchiata, chi vive la mia stessa condizione sa cosa può significare, se fosse successo sarei potuto quasi decedere all’istante per l’immensa goduria che avrei potuto provare.
Mia moglie nel sentirmi toccare l’argomento mi diede quasi del pazzo, ma questa volta senza sorridere come di solito avrebbe fatto se io le avessi detto

“..domani ti porto a scopare con qualcuno degli amici che ti vuole..”

Lei, di solito, ha sempre risposto ridacchiando

“..sono d’accordo, chiunque esso sia so già che ci renderà felici, se ha avuto il privilegio di esser da te selezionato sarà l’attore giusto per ridarti una lustratina alle corna..”

La cosa la prese davvero dal lato serioso, mi disse in malo modo

“..ma cosa cazzo ti dice il cervello..? Lasciarmi rimorchiare in un
Centro Commerciale come una donna facile ed annoiata? Sotto gli occhi di tutti? Da un uomo di cui non saprei nulla e che neanche tu conosci? Per fare cosa? Per lasciarmi scopare nei bagni pubblici?”

Effettivamente come primo tentativo di approccio non fu entusiasmante, quella volta mia moglie non intese la mia proposta come uno dei soliti giochi cerebrali che ci piaceva vivere, c’è anche da dire però, che molto spesso durante le nostre performance coniugali negli anni precedenti, mentre il clima nel nostro letto era molto caldo, io, per enfatizzare ciò che in quei momenti vivevamo le davo spesso della puttanella facile ed alla portata di chiunque la volesse scopare e, giocando, le chiedevo spesso di mostrarmi come si sarebbe adoperata nella vestizione del cazzo di un casuale uomo che l’avesse sedotta usando una forma di elegante savoir faire da cui mia moglie si lascia conquistare (sempre che ne avesse avuto) per poi magari esser condotta nella sua auto nel parcheggio per concedersi in una veloce scopata classicamente definita carsex che spesso abbiamo sperimentato, lei, stando al gioco, mi diceva..

“..gli avrei prima fatto drizzare il cazzo oltre misura, tu sai che di quelli senza questa proprietà non me ne faccio nulla, poi, non essendoci tu che solitamente lo fai per dovere di cornuto, sarei stata io stessa a prestarmi a dovergli far indossare il preservativo, in quel caso, più il cazzo è duro e più mi piace, lo sai, ed in quel caso si inserisce con maggior facilità, ma nel caso in cui si dovesse trattare di un uomo particolarmente piacente tu sai bene della mia particolare predisposizione al bocchino..”

“..si che lo so, ti conosco bene amore mio, ma dimmi, glielo prenderesti in bocca pur conoscendolo da poco..?”

“..beh.. non è di solito la cosa che accade quando mi porti al cospetto di altri uomini per farmi chiavare davanti a te? Non mi è mai sembrato di poterli annoverare tra le vecchie conoscenze, o sbaglio? Il cazzo in bocca? Come ben sai glielo prendo già dopo pochi minuti di conoscenza, piace a me farlo e piace a te vedermelo fare, o sbaglio..?”

“..hai ragione, non sbagli..”

Ed io li, molto astutamente le piazzavo quasi sempre la battuta ad hoc..

“..sì amore mio, allora domani studierò la situazione possibile nel nostro centro commerciale di riferimento per portarti a disposizione di chi potrà dimostrare il necessario coraggio per corteggiare una donna sola e sensuale come te, poi, le capacità persuasive per stabilire se possa essere meritevole o meno di poterti avere le hai..”

Di solito venivo tempestato di schiaffi e di insulti, era come se, in pratica cercassi di farle capire che sarebbe stato per me entusiasmante saperla dono del primo che l’avesse voluta, ma com’è che si dice? Pulcinella scherzando scherzando diceva la verità.
Tutto al momento finiva lì, ma io ero letteralmente roso dalla ferrea volontà di portare a compimento il sogno, dentro di me avevo l’assoluta consapevolezza che prima o poi mia moglie mi avrebbe accontentato, d’altronde, sarebbe stata (la sua) una decisione perfettamente aderente alla mogliettina che avevo saputo forgiare con anni di lavoro impegnativo e sempre coerente con la mia personalità di cornuto.
Fino a quando, una sera, improvvisamente, durante i nostri cerebrali dialoghi, mia moglie, in risposta al mio ennesimo tentativo, cogliendomi quasi al momento impreparato mi offri uno spiraglio di luce..

“..non desisti ehh? Se non ti conoscessi lascerei cadere ogni forma di discorso e la chiuderei qui, ma rendo merito al tuo non esserti mai arreso, ed allora ti dico ok, facciamo questo gioco, non credere che in questi ultimi tempi non ci abbia mai pensato, ci ho pensato e come! Ma dal momento che so che sei maledettamente insistente, ho deciso di venirti incontro, ti porrò delle condizioni insindacabili, per cui prendere o lasciare..”

“..mi verrebbe da dire accetto a scatola chiusa, ma tu sai che parlare con te mi inebria, lo ritengo uno dei modi che mi è rimasto di poterti avere, quindi ti ascolterò in religioso silenzio..”

“..prima condizione, non lo faremo qui nella nostra città, troppo pericoloso, come sai sono conosciuta da molte famiglie, farmi notare a spasso in un C.C. senza di te non mi piace molto, potrebbe dal luogo a dannosi chiacchiericci, ma non perché io sia sola nel giro dello shopping, se il gioco prende vita potrei non esserlo e chi eventualmente mi accompagna non saresti tu.
Seconda condizione, non porteremo mai nessuno e per nessuna ragione nella nostra automobile, se un carsex dovesse concretizzarsi sarà nell’auto di colui che si concretizzerà, tantomeno potremo mai portare qualcuno a casa, non solo in quella in cui viviamo, ma nemmeno in quella delle nostre vacanze, non andrò mai senza di te in nessun motel e mai in nessun appartamento.
Terzo diktat, dobbiamo essere sempre in costante contatto telefonico e voglio che tu rimanga sempre ai miei occhi ben visibile, ed anche in questo caso, se carsex sarà, tu dovrai essere accanto all’automobile in cui sarei io mentre mi lascerò scopare.
Ultimo ma non ultimo aspetto, sono io e soltanto io a decidere con chi potermi approcciare, che non deve essere per forza il primo che capita, ma deve essere qualcuno che mi ispira fiducia e piacere visivo, oltre che intellettuale, come sai non mi piacciono le persone rozze sporche e maleducate, per approcciare con me è necessaria la cultura, questo è quanto, ora potrai decidere.. diciamo liberamente? Diciamolo..”

“..amore mio liberamente accettata ogni condizione, ho bisogno di poter organizzare il tutto, tu però nel frattempo non ripensarci..”

“..io avere dei ripensamenti? E quando mai ne avrei avuti..?”
Continua..

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