Vacanze in Puglia
by grosso23cnVisto: 180 veces Comentarios 0 Date: 17-07-2015 Idioma:
Ecco il mio sogno di maritino sissy per te... "Accettiamo il tuo invito. Vacanza in Puglia. Una settimana a casa tua. Appena arrivati nel pomeriggio, tu fai accomodare mia moglie e mi inviti a scaricare la macchina. "Cornuto, porta i bagagli di tua moglie nella mia camera matrimoniale - mi dici - e la tua valigia portala nella stanzetta della domestica". Eseguo mentre voi siete già accomodati in salotto a ridere e scherzare. Mentre sistemo i bagagli mi chiamate in salotto. Lei è già sulle tue ginocchia e tu le stai palpando le cosce. "Allora cornuto - mi dici - il programma settimanale è il seguente: io e tua moglie avremo da fare e non vogliamo essere disturbati. Ci serve una domestica che lava, stira, cucina, pulisce casa... Sarai a nostra disposizione per tutta la settimana". "Sissignore" rispondo. E tu: "Bravo. Così potrai ricambiare il favore che ti faccio. Devo soddisfare tua Moglie. Devo farle tutto quello che tu non sei stato capace di fare finora. A cominciare dal culetto. Dopo tutti questi anni di matrimonio non sei stato capace ad aprirglielo. Dovrò deflorarlo io per te. Mi dovrai ringraziare obbedendomi e servendoci". "Lo farò signore". "Ok, però mi fa schifo avere un uomo tra i coglioni, anche se definirti uomo è un complimento. A casa i pantaloni li deve portare uno solo: il maschio dominante. Perciò mentre io e la tua Signora ci trasferiamo in camera da letto, tu vai nel bagno di servizio e ti depili completamente. Trovi tutto l'occorrente. Ti trucchi da donna e poi vai in cameretta. Nell'armadio trovi calze, scarpe, reggiseni, vestiti, gonne. Vestiti e vieni in camera. Prima però passa in cucina e metti il grembiule". Chino il capo davanti a te e mia moglie e passivamente accetto il mio destino. Mentre mi avvio sento mia moglie che ride e ti dice: "E' davvero un coglione. Sono bastate due parole per sottometterlo". E tu: "Visto che è inutile come maschio lo rendiamo femmina". Finita la depilazione, con la pelle come una pesca, truccato, mi avvio nudo in cameretta. Nel corridoio sento i vostri ammiccamenti dietro la porta: vi siete trasferiti in camera. Incuriosito cerco di vestirmi velocemente. Ma la scelta non è facile: l'armadio è pieno di cosine che farebbero la felicità di una donna. Alla fine indosso una reggiseno e una mutandina in pizzo nero, collant velatissimo color carne da cui si intravedono i piedini smaltati, sottoveste, tubino nero, ballerine ai piedi. Metto il grembiule e... busso alla vostra porta. "Entra" è il tuo ordine perentorio. Apro la porta e... OHHHHHHHHH... tu sei nudo a pancia in su sul letto, con la schiena appoggiata alla spalliera. Mia Moglie indossa una guepier nera di pizzo, calze nere allacciate alle giarrettiere ed è... a quattro zampe riversa su di te col tuo cazzo in bocca. Al mio ingresso si stacca lasciando uscire dalle sue labbra il tuo enorme randello. Mi guarda e scoppia a ridere: "sei davvero una femminuccia. Come potevo aspettarmi di godere con uno così. Sei più fica di me". E tu: "vediamo un pò questo pisellino inutile". Abbasso i collant e le mutandine e scatta una sonora risata. E mia Moglie: "che ti dicevo? tre centimetri in meno ed era una reginella" e rivolgendosi a me: "guarda come sono fatti i veri uomini. guarda: questo è un cazzo". Da te l'ultima umiliazione: "Bene, ora togliti dai coglioni che devo far recuperare tua Moglie dopo anni di astinenza. Vai a preparare la cena. E quando ti chiamo renditi disponibile". L'inferno era appena iniziato. Mentre armeggiavo tra i fornelli dalla vostra stanza arrivavano i mugolii di piacere di mia moglie. Il rumore dei colpi che gli stavi infliggendo erano intensi. Come schiaffi sulle sue natiche. Ma non erano schiaffi bensì lo schiocco dei tuoi coglioni da toro che sbattevano sulle sue natiche mentre la montavi. Le urla di piacere di mia moglie segnavano i momenti in cui la stavi facendo venire. Almeno tre volte in quelle due ore. Poi il silenzio. Qualche minuto e poi la tua voce dominante che mi chiama. Entro in camera. Lei è tutta in disordine. Disfatta. I capelli matidi. Completamente nuda. L'intimo e le calze sono qua e la nella stanza che sembra un campo di battaglia. Sul corpo di mia Moglie il tuo sudore. Sulle lenzuola fradice, evidenti chiazze umide. Mentre le fisso mi guardo intorno, non vedo preservativi. E tu geli i miei pensieri. "Cornuto, adesso noi ci facciamo una doccia e poi ceniamo. Intanto tu cambia le lenzuola che tua Moglie le ha bagnate squirtando come una vacca. Mi ha detto che con te non aveva mai provato questo piacere. E già che ci sei raccogli il suo intimo e le mie mutande e fai il bucato. Domattina, vestito da donna, stendi tutto sulla terrazza. Così i vicini vedono che ho la nuova domestica". Mentre annuisco mia moglie rompe il silenzio: "Caro cornuto, ti ricordi? quelle rare volte che facevamo sesso sprecavi sempre preservativi. Che non servivano a nulla visto che venivi prima di penetrarmi, Beh volevo farti vedere una cosa"... e allargando le cosce mi lascia ammirare un rivolo di sperma che le fuoriesce dalla fica depilata e usata. E per umiliarmi aggiunge: "sai che in questo periodo sono fertile? sono sicura che dopo una settimana di monte, dalla Puglia partirò Gravida. Sei contento cornutazzo?" Con la testa bassa dissi di Sì. La mia serata passò a prepararvi la stanza per la notte con lenzuola pulite e a fare la lavatrice. Voi, finita la cena, vi siete chiusi nuovamente in camera. Per tutta la notte i colpi del tuo cazzo nella fica di mia Moglie rimbombavano nel silenzio della casa. Ed io chiuso in cameretta mi menavo il pisellino, pensando a mia Moglie che finalmente poteva godersi un vero cazzo. Un cazzo virile che dentro di lei le depositava litri di sperma. Mi sentivo come il mulo castrato che aveva fatto per anni compagnia alla puledra. Ma al momento della monta io non servo. La puledra viene condotta nel recinto dello stallone che la copre e la impregna trasformandola in giumenta. La quale durante i mesi della gravidanza torna nel recinto del mulo castrato che le fa compagnia e se ne prende cura fin quando la giumenta non partorisce il figlio dello stallone. E dopo il parto, il mulo si prende cura del puledrino di razza mentre la cavalla torna nel recinto dello stallone per una nuova monta e per farsi impregnare ancora. La settimana passò così. Io a servirvi e voi, la mattina al mare, alla spiaggia nudista, e il pomeriggio a casa a scopare. La sera uscivate, cena, discoteche, locali, dolce vita. E la notte chiusi in camera sempre a scopare. Dopo 7 giorni mia moglie aveva fatto il pieno di sperma. Ci salutammo. Lei ti ringraziò davanti a me per averla fatta sentire finalmente donna e per averle aperto il culetto vergine. E anche io ringraziai, per aver soddisfatto mia Moglie al posto mio e... per avermi svirilizzato. Perchè dopo una settimana in abiti femminili non mi sentivo più un maschietto ma una sissy. Passò un mesetto e mia moglie una bella mattina mi chiese di andare in farmacia a comprarle un test di gravidanza. Eseguii ubbidiente. Si chiuse in bagno. Dopo un pò la sentii al telefono. "Pronto amore, volevo comunicarti che sono incinta. Vorrei festeggiare con te. Ce la fai a venire a Roma? Così stanotte stiamo insieme? Splendido, questa è una bellissima notizia". Chiuso il telefono mia moglie esce da bagno e mi sbatte sotto il naso il tester. "Guarda cornuto. Questo è un vero uomo. Una settimana di monte è sono incinta. Con tutto quello sperma caldo e forte che aveva nei coglioni da toro non potevo non rimanerci. Mica le tue olivette che producono solo acquetta sterile quando ti seghi. Dai su, preparati che non voglio che stasera quando arriva ti trova vestito da uomo. Depilato, collant, gonna e grembiulino. Ci serve una domestica. E la bella notizia è che sarà il tuo ruolo per sempre: lui si trasferisce da noi. Perciò... libera la stanza. Da oggi il letto matrimoniale è suo. La camera è sua. Diventa il nuovo padrone di casa. Gli consegnerai le chiavi di casa. E tu ti trasferisci nello stanzino. Vedrai che, giorno dopo giorno, vestita da donna, ti piacerà perdere ogni traccia di virilità. E così non ti peserà portare le corna né servire l'uomo che ti ha ingravidato la moglie".