La Signora dai capelli neri cap.3
by corteggiocoppiaViewed: 59 times Comments 0 Date: 21-01-2025 Language:
La Signora dai Capelli neri cap. 3
Ho avuto la autorizzazione a proseguire, questo mi consente di andare avanti manterrò, però, il più stretto riserbo.
Ci eravamo capiti senza parlarci, ci stavamo eccitando con il solo profumo ed un tocco leggero tra le parti intime.
Tutto era molto semplice: il Lunedì e il Giovedì io indossavo un completo largo ed i boxer come intimo, e cercavo di prendere sempre la stessa carrozza della metro (chiaro che non ci si riusciva sempre ma almeno una volta a settimana), non era un appuntamento avvolte succedeva di Giovedì altre di Lunedi…ma succedeva.
Vestiva quasi sempre in modo semplice ma elegante, trucco leggero, scarpe prevalentemente basse o con tacco mai vistoso.
Saliva in carrozza mi si posizionava accanto e appena ne aveva la possibilità mi dava le spalle; io impercettibilmente aggiustavo il mio amico nei boxer in modo da stare quanto più possibile dritto e trascorrevamo l’intera tratta in comune a toccarci e strusciarci ma senza mai parlarci, ripeto tutt’ora non ci siamo parlati mai.
Con il passare del tempo, in autunno inoltrato, cominciò ad indossare calze erano sempre carine con disegni o semplici, così come io dovetti passare ad abiti meno leggeri ma nulla quindi un po di impaccio ma nulla cambiava. Vicini ci strusciavamo e molto anche se ho fatto molta ma molta attenzione a non dare nell’occhio.
Un paio di settimane prima di Natale avemmo una divertente anche se estemporanea variazione sul tema; pioveva ma non faceva freddo ed io indossavo un impermeabile blu lungo aperto, quando lei salì ebbi quasi un colpo perché indossava un abito a maglina lungo di colore verde con uno spolverino ugualmente verde ma con un punto più scuro sotto scarponi militari e calze nere con una riga dietro.
Quell’abito le disegnava perfettamente le forme…è bella da perdere la testa.
Al solito si posizionò ed iniziò il gioco, alla prima fermata accadde il diversivo lei si girò su di un fianco approfittando delle persone che uscivano ed entravano e, tenendosi all’asta di appoggio con la mano destra, posizionò il dorso della mano sinistra all’altezza del mio inguine.
Alla ripartenza della metro alzò lo sguardo e mi fissò in modo indecifrabile ma mentre lo faceva ruotò la mano e il suo palmo sinistro mantenendo le dita rivolte verso il basso, si posizionò sul mio inguine già molto eccitato; la sua mano anche se aperta, dal polso al medio era interamente sul mio cazzo e faceva brevi e veloci movimenti verso l’alto per saggiare la reale lunghezza.
Dall’alto ora potevo guardarle il volto, con attenzione; non ha labbra carnosissime ma nemmeno piccole; ha un mento tondo, occhi e ciglia naturali enormi e come già detto verdi, un naso non piccolo ma dritto e nel complesso un viso regolare e proporzionato, il seno molto florido una quarta abbondante, si a distanza di mesi posso dire che è molto più bella di quanto avevo pensato a prima vista.
In piena e totale eccitazione mi sorpresi a chiedermi: ”sto pezzo esagerato di femmina potrebbe giocare con decine di trentenni, perché proprio io?”
Arrivò troppo presto la sua fermata e lei andò via, quando staccò la sua mano dal mio cazzo ebbi una infinita sensazione di vuoto.
La settimana successiva solita storia solito gioco come se nulla fosse successo solo un leggero sorriso di entrambi che credo non sapemmo nascondere l’uno all’altra.
Eravamo a ridosso di Natale quando su questo sito mi giunse un messaggio privato che pubblico (avendone avuto il permesso) integralmente ma nel prossimo racconto … e poi dovrò tornare indietro nel tempo 34 di anni.
PS so che nei miei racconti ci sono errori ma mi interessa poco perché li scrivo di getto e non li rileggo non ho il tempo per farlo