Ennio. Quando un uomo Vero lo è per sempre. (Seconda parte)
by cornutoestivoViewed: 135 times Comments 3 Date: 06-10-2025 Language:

Sorridemmo e ci demmo un bel bacio a suggello dell’intesa.
Nelle ore in cui lei era impegnata nel suo lavoro io giravo con la mia auto spinto dal desiderio della ricerca dell’eventuale posto ideale, i miei erano estremi tentativi di ricerca ma infruttuosi, la nostra città è una città di provincia non si presta affatto a giochi di questo tipo, purtroppo la mia mente ancora abita in una city metropolitana come Roma, dove tutto è possibile,
anche un evento piacevole, gaio e rallegrante, che porta gioia all'animo e alla vista
senza che nulla possa accadere per potersene poi pentire, cercandolo senza doverci tergiversare troppo sopra, in una city di piccolo cabotaggio è tutto più difficile.
Alla fine tornavo sempre al pensiero che il punto più gradevole da utilizzare potesse essere quello che spesso era stato già preso in esame molte volte nella mia mente, il C. C. nella zona in cui avevamo la nostra casa delle vacanze, un centro situato leggermente distante dal mare, deliziosamente nell’entroterra, situato leggermente in collina, con un ottimo ampio parcheggio, dove praticamente poter essere al riparo più totale, un luogo a potenziale rischio zero, dove non ci conosce quasi nessuno, tra l’altro idealmente quasi perfetto dal punto di vista logistico, una location esterna in buona parte immersa nel buio, soprattutto nella zona all’aperto ed ai i con tanto di alte siepi, ottima nel caso dell’opportunità di poterla lasciare scopare dall’ipotetico e meritevole corteggiatore, non avrei mai potuto optare per un luogo diverso da uno simile, non avrei potuto mai potuto mettere mia moglie in regime di mancata sicurezza, nelle circostanze della particolarità del luogo avrei avuto la possibilità di ridurre al minimo l’eventuale pericolo di poter esser colti sul fatto, rischiando qualcosa in merito ai classici atti osceni in luogo pubblico, avrei ovviamente lasciato a lei la decisione di una veloce scopata nel parking, ma non avrei mai potuto fare a meno di presenziare al mio ruolo di vigilante per la sua sicurezza e quella dell’eventuale suo occasionale partner (come da sua espressa richiesta condizionante) senza che però costui dovesse necessariamente sapere del mio apportar loro l’aiuto necessario, quello sarebbe stato facente parte della nostra irrinunciabile complicità, ma la scelta di poter informare il suo partner della mia presenza nelle vicinanze poteva essere una scelta sempre e solo di sua pertinenza, quei luoghi (i parcheggi) sono solitamente soggetti a passaggi delle forze dell’ordine o perlustrati dal personale di vigilanza, rischiare di far chiedere loro i documenti sorprendendoli in quella modalità neanche mi passava per l’anticamera del cervello, mia moglie era libera di poter scegliere di avere un rapporto sessuale da me autorizzato e senza la mia presenza, ma non avrebbe potuto fare a meno della mia complice presenza negli immediati paraggi, dal momento che la possibilità di portare a compimento il veloce gioco avrebbe dovuto avere risoluzione in loco, senza l’ausilio di poter usufruire della nostra casa, per il suo possibile e potenziale uso in tema abbiamo sempre convenuto tra noi che sarebbe tornata utile soltanto per storie da vivere con la calma necessaria e con persone sicure e meritevoli, cosa che è spesso capitata (Marin, Aldo, Davide..).
Pur essendomi oramai convinto della genuinità dei nostri luoghi vacanzieri (e trasgressivi per eccellenza..) non mi arresi facilmente, continuai in ogni caso a cercare una soluzione alternativa, una di quelle che ci avrebbe consentito di poter portare il tutto a definizione senza che per questo avessimo dovuto affrontare un weekend lontani da casa e per di più ad oltre 100 km di distanza, presi a girare per giorni e giorni, in tutti gli orari, soprattutto all’imbrunire, anche in orari serali approfittando della sua frequentazione in palestra fino a tarda sera, ma niente da fare, nessun luogo frequentato aveva colto particolarmente le mie attenzioni, è pur vero che lei, spesso, soprattutto sul tardi, uscendo dalla palestra con il suo amico di allenamenti (come già raccontato) aveva ad uso e costume un veloce pompino in qualche strada buia della nostra città, ma era pur sempre qualcosa di veloce e senza troppi coinvolgimenti d’orari prolungati, dovendo il suo amichetto rientrare a casa quanto prima, quindi, inerente l’organizzazione logistica mi rassegnai e tornai alla carica con mia moglie, questa volta proponendole un weekend invernale nella nostra casa di mare, come al solito i nostri migliori dialoghi nascono e crescono sempre nel nostro letto.
“..bella signora matura che ne pensi di un weekend al mare per il periodo di Natale? Avrai le tue vacanze scolastiche, i figli saranno impegnati nei loro viaggi e noi saremo soli..”
“.. è proprio questo tuo rimarcare di essere soli che mi fa pensare a qualcosa che avrai certamente già escogitato, non girarci troppo intorno, parliamone..”
“..beh.. sai qual è il mio sogno..”
“..sei per il chi la dura la vince ehh..?”
“..esatto..”
“..allora parliamone dai..”
Le prospettai la presa in esame del C.C. da noi ben conosciuto, e tutto sommato fu d’accordo, eravamo in Ottobre, avrei dovuto saper attendere ancora un paio di mesi abbondanti, nel frattempo mi metteva puntualmente al corrente delle sue scappatelle con il suo amante di turno, il suo compagno di allenamento, tanto per mantenermi cerebralmente cornuto come piaceva a me.
Dicembre arrivò, e come recita una poesia
“..vecchietto vecchietto ultimo figlio dell’anno che muore..”
Si si, come no..! Te lo do io il
vecchietto!
Rassicurati dall’assenza dei figli impegnati in una crociera nei Caraibi partimmo, avevamo una decina di giorni a disposizione, dieci giorni in cui mia moglie sarebbe stata tutta mia, ma coltivando la speranza di poter esser fatta dono per qualche audace ed intraprendente ed elegante signore.
La prima sera che arrivammo ce ne andammo a cena per un pasto veloce proprio in uno degli esercizi commerciali del C.C. in oggetto, e mentre mangiavamo bisbigliando tra noi cercavamo di renderci reciproche idee in merito al come poterci organizzare, magari già a partire dalla sera successiva, individuammo strategicamente il bar da prendere in considerazione per provare a far sì di potersi mettere in discreta mostra agli occhi di chi passava nei paraggi, se non fosse successo quello che entrambi avevamo nelle nostre speranze avrebbe preso a passeggiare per il centro in un finto ed interessato shopping.
Nel primo caso, quello del bar, me ne sarei rimasto seduto in una di quelle panchine disponibili del centro a pochi metri di distanza da lei, nel caso di passeggio per finto shopping mi sarei limitato a seguirla mantenendomi ad una discreta distanza, in ogni caso non l’avrei mai perduta di vista ed avremmo sempre mantenuto tra noi il contatto telefonica, ovviamente attraverso un auricolare, nel caso in cui fosse nato un dialogo con qualcuno, lei il suo auricolare lo avrebbe tolto dalle sue orecchie deponendolo in un taschino alto del suo tailleur oppure sul tavolo del bar, ma senza far cadere mai la comunicazione, nel caso di una debacle l’avrei richiamata e lei avrebbe fatto finta di parlare con uno dei figli in viaggio.
Prima di rientrare a casa, avendo da me parcheggiato di proposito la nostra auto nel nella parte esterna, le mostrai quanto il luogo si prestasse a quello in cui mi sarebbe piaciuto saperla operativa, girai per farle prendere visione del tutto, mi fermai a ridosso di una delle siepi che circondavano il parking, spensi l’auto e le chiesi di poterle dare un bacio, me lo concesse, la baciai a lungo, le misi una delle mie mani tra ldd ed cosce e presi a masturbarla, lei per un poco me lo lasciò fare, ma poi mi
disse..
“..ehi cornuto che succede? cosa ti prende? Tra poco saremo a casa, dai.. stasera te lo lascerò fare nel letto..”
“..no amore, voglio baciarti e pomiciarti qui, per dimostrarti che sarà qui che lo potrai fare con chi sceglierai, sarai tu a dovergli dire di portarti qui, e ricorda, io sarò qui accanto a te..”
Non disse più nulla, si lasciò masturbare trovando tutto per me uno dei suoi orgasmi.
Rientrammo a casa consapevolmente felici, con mia somma sorpresa mi lasciò la possibilità di leccarla come non capitava da tempo, la prospettiva di quello che si sarebbe potuto compiere in quei giorni la trovava molto ben predisposta.
Il giorno dopo ci concentrammo sulla serata in arrivo, c’era l’incognita di come si sarebbe potuto sviluppare il tutto, ma partimmo speranzosi, una veloce pizza in una delle pizzerie del luogo (pochissime aperte in virtù dell’inverno in un luogo marino) poi ci dirigemmo nel C.C. dando immediatamente luogo al gioco, ci mettemmo in contatto telefonico, poi mia moglie si sedette sola in un tavolo di un bar, io poco distante da lei come detto in una panchina, potendo sentirla e persino potendola vedere.
Per una buona mezz’ora potei prender visione di come potesse esser guardata dai vari astanti una signora si matura, ma che offriva una seducente visione di sé, degna postura, ben curata e ben vestita che, seduta sola al tavolo di un bar, consultava il telefonino gustando qualcosa da bere, non vi dico delle più disparate opportunità di poterla ammirare, giovani che facevano avanti e indietro passando e ripassando per lanciare occhiate, mariti più che quarantenni (ma sempre giovani) che avendo al braccio la propria lady gettavano furtivamente l’occhio nel generoso decolléte della bella signora, insomma le situazioni più che classiche di cui io e lei discutevamo in diretta al telefono, insomma nulla di fatto.
Ma come poi spesso succede, anche la fatalità ti corre incontro, e, senza che lei avesse ordinato nient’altro da bere, arrivò un cameriere per porgerle un flûte di prosecco dicendole..
“..da parte del signore seduto a sua poca distanza con un complimento alla sua bellezza..”
Mia moglie non ebbe il tempo di chiedere ulteriori spiegazioni al cameriere, che avendo fatto il suo dovere si defilò, io avevo sentito ogni cosa ed al momento di vederla nuovamente sola ripresi per qualche attimo il dialogo con lei..
“..amore, dietro di te c’è soltanto un signore di una certa età che ha tra le mani lo stesso flûte di prosecco, forse sarebbe il caso che tu ti girassi per ringraziarlo..”
“..certo che lo faccio..”
Si girò per ringraziarlo, e senza profferire nessuna parola mia moglie tese a sollevare leggermente il suo bicchiere accennando ad una forma di ringraziamento, per poi girarsi di nuovo per tornare a dialogare con me..
“..amore è un bel signore, poi a me questi gesti di carineria mi conquistano, lo sai, lo invito al mio tavolo per ringraziarlo e per fare due chiacchiere, mi sono quasi stancata di starmene qui da sola..”
Senza aspettare un mio parere si girò di nuovo verso il suo ammiratore facendogli cenno di potersi avvicinare, si avvicinò, ringraziò mia moglie presentandosi e baciandole una mano..
“..piacere, mi chiamo Ennio e la guardavo incantato da un pochino, mi chiedevo come si potesse lasciar sola una donna del genere..”
“..ma io non sono sola, c’è anche mio marito, momentaneamente impegnato nell’esercizio di informatica poco più avanti nel corridoio, ha in atto una consulenza, non dovrebbe tardare molto a raggiungermi. ma in ogni caso non è un problema, non è un marito geloso al punto di poter essere rissoso, soprattutto nei confronti di una persona educata come lei..”
“..la ringrazio, allora ne approfitterò per tenerle ancora un pochino di compagnia..”
“..ma ben volentieri, si segga pure, io mi chiamo Angela..”
“..sono felice per non esser stato maltrattato per il mio azzardo di poco fa, mi sono permesso di farle arrivare qualcosa da bere perché ho visto che lo aveva già fatto..”
“..e perché mai avrei dovuto
maltrattarla, è stato gentile..”
“..mah! Al giorno d’oggi bisogna stare sempre bene attenti a ciò che si fa, io sono un uomo antico, di altri tempi, nella mia gioventù erano questi i modi per omaggiare la bellezza di una donna, oggi è cambiato tutto, è molto facile esser scambiati per un molestatore..”
“..uomo antico e di altri tempi? Non mi sembrerebbe che lei sia così vecchio..”
“..la ringrazio, ma ho appena compiuto i miei 80 anni, mi sento ancora in forma, ma ho pur sempre il mio quantitativo importante di anni..”
Sia io che mia moglie avemmo di concerto la stessa forma di stupore, lei la profuse direttamente a lui con forma verbale, mentre io gliela sussurrai in un orecchio attraverso l’auricolare..
“..ahh però, lei ha 80 anni? Allora le faccio i miei complimenti..”
Il mio dire “..ahh però..hai capito il corteggiatore..? Vai amore, chiacchieraci con piacere, io sono qui, tarderò a sufficienza, tornerò da te al tuo minimo cenno..”
Mia moglie ebbe dei piccoli colpi di tosse per farmi capire che era d’accordo, poi tornarono i loro dialoghi..
Lui la ringraziò per il complimento dicendole
“..chi deve esser degna di complimenti è lei, e mi permetta, lei è davvero una magnifica donna..”
“..bene, allora facciamo così, credo sia opportuno darci del tu, che ne dici Ennio?”
“..non aspettavo altro Angela, grazie..”
Sorrisero compiaciuti entrambi, e lo feci anch’io sussurrando a mia moglie
“..fossi in te sceglierei lui per farmi scopare, se ti ha abbordata è sicuramente un uomo ancora attivo, prova a fidarti..”
Ancora dei colpetti di tosse sancirono tra noi l’accordo, poi non intervenni più, per non crearle difficoltà.
Insomma il gioco stava prendendo piede, mia moglie era in quel momento corteggiata da un bel signore alto, dai capelli bianchi, elegante e molto educato, che a mia moglie stava piacendo, come spesso può succedere nei nostri giochi ci si può lasciar scopare da un giovane di 25 anni di meno, ma può succedere anche con un uomo vero e meritevole di 25 anni di più, sempre che tale opportunità si fosse potuta concretizzare.
Ripresero il loro dialogo nel modo più ovvio, lui tornò in modo elegante a complimentarsi con lei
“..Angela, quando ti ho vista prender posto a questo tavolo ho avuto un tuffo al cuore, sei molto ma molto somigliante a mia moglie, che purtroppo ha deciso circa un anno fa di andarsene, è straordinaria la somiglianza, non tanto nei tratti somatici quanto all’intera figura, era mora come te, giunonica come te, elegante come te..”
“..mi dispiace, è sempre doloroso affrontare nella vita paragrafi di questo genere, ma non abbatterti più di tanto, non puoi farci nulla, tienila dentro di te e continua a vivere..”
“..posso essere sincero? Ero già dell’opinione di continuare a vivere, ma quando ti ho vista ho detto a me stesso che un buon motivo per continuare a farlo era proprio lì davanti a me, l’esistenza di una bellezza come la tua è un buon viatico per impegnarsi a proseguire nella vita, per carità, non prendere queste mie parole come un bieco tentativo di stare a provarci..”
“..beh.. anche se tu lo stessi facendo non vedo dove ti possa configurare reato.”
Sorrisero compiaciuti e lui continuò..
“..grazie per questo colloquio, te ne rendo merito, era molto tempo che non parlavo con una donna che non fosse della mia famiglia, ho due figli oramai grandi, due nuore e quattro nipoti poco più che adolescenti, che spesso sono da me convinti di venirmi in soccorso morale, non sapendo che io invece amo esser solo con i miei pensieri..”
“..ti senti solo? Non hai nessuno in particolare con cui condividere il tempo?”
“..capisco a cosa alludi, no, non ho nessuno, o meglio, non ho nessuna, dopo il mio esser rimasto solo qualche donna si è avvicinata, ma io ho capito l’antifona e mi sono sempre dileguato..”
“..spiegami meglio..”
“..io sono un imprenditore nel campo edilizio, non sono più operativo ma ho sempre la mia azienda da condurre ancora con l’aiuto dei figli, nel mio ambiente sono conosciuto, e questo ha fatto sì che più di qualcuna si possa essere avvicinata a me con il chiaro intento di poter far sì che si possa mettere in atto qualcosa di strategicamente
opportuno si fini di un seppur tardivo matrimonio..”
“..può succedere..”
“..si, può succedere, e forse anche i figli sarebbero d’accordo, magari perché potrebbe essere per loro e per le loro mogli un sistema per mettersi al riparo da un eventuale presa in carico per la mia imminente vecchiaia, chissà, ma io preferisco la mia libertà in tutto e per tutto, persino coltivandola al meglio per il tempo che mi è rimasto, vengo spesso qui per godermela, magari sperando di incontrare Angela..”
“..tranquillo Ennio, io sono sposata e felice, non sono a caccia di un possibile lascito ereditario..”
Ancora una volta sorrisero e lui replicò..
“..quando mi hai detto di essere sposata mi sono rincuorato, vorrò conoscere tuo marito per complimentarmi con lui per averti come moglie, spero non si offenda..”
“..non glielo consentirò, una persona come te può soltanto rendere più ricca la propria esistenza, non ce ne sono più molte di persone come te..”
Capii che mia moglie mi stesse lanciando dei segnali, forse voleva ancora restare sola con lui, cercai di capirlo sussurrandogli la possibilità di poter tardare ancora un pochino nel doverla raggiungere, le chiesi di fare un colpo di tosse nel caso in cui fosse stata d’accordo, e lei tossì, anche per due volte.
Passarono ancora diversi minuti impegnati nei loro dialoghi, lei le raccontò della sua professione, della sua vita, della nostra vita, della nostra famiglia, nel frattempo fece arrivare altri due flûte, era assolutamente più che certo che mia moglie gradisse di essere in sua compagnia, era già più di un’ora che confabulavano amabilmente quasi in intimità, lei spesso sorrideva ben predisposta al suo sottile ed educato corteggiamento, lui non perdeva occasione tra una chiacchiera e l’altra di piazzare alla bisogna un bel complimento alla sua figura, soprattutto ammiccando sornionamente al suo generoso décolleté..
“..Ennio, dimmi la verità, tua moglie non è stata l’unica donna che hai avuto nella vita, vero? Tu con le donne ci sai fare troppo..”
“..è vero, a me le donne sono sempre piaciute molto, non riesco nemmeno a questa età a non farmele più piacere, non mi arrenderò mai, soprattutto prendendo atto dell’esistenza di donne del tuo calibro, Angela, sei davvero un patrimonio dell’umanità..”
Mia moglie accolse con piacere quelle parole, ma capendo che in effetti
sì era però oramai fatto molto tardi, gli disse che probabilmente suo marito stesse per tornare (era un chiaro invito affinché io lo dovessi fare davvero) il gioco aveva preso oramai quota, a mia moglie piaceva, ma non voleva che tutto finisse quella sera, per cui disse ad Ennio
“..domani pomeriggio sarò di nuovo qui, se vorrai ci potremo bere ancora qualcosa insieme, che ne dici? Verso le 17?”
“..e come potrei dirti no? Spero di non creare un problema a tuo marito..”
“..te l’ho già detto prima, mio marito adora le persone perbene come te, se aspetti qualche minuto ancora lo potrai conoscere (ero nei pressi) anzi.. eccolo, te lo presento, amore lui è Ennio, mi ha fatto compagnia in tua assenza, e lo farà anche domani nella prosecuzione del tuo impegno..”
Ci stringemmo la mano e dalla semplice stretta ebbi contezza di tutta la sua ammirazione ed invidia per essere il marito della donna appena corteggiata, subito dopo la stretta di mano prese dalle sue tasche una scatolina d’argento da cui estrasse un suo bigliettino da visita, lo passò a me, suo marito, dimostrando di fatto di essere ancora una volta un vero uomo d’altri tempi, non sognandosi nemmeno di tentare di entrare in possesso del numero di telefono di mia moglie, nel contempo disse
“..ci sono i miei recapiti, se davvero domani potrete essere ancora qui vi chiedo di potermi avvertire, sempre se vorrete, altrimenti approfitto ora per ringraziare Angela per la compagnia ricevuta e congratularmi con lei (rivolto a me) per la sua scelta nella vita..”
Mia moglie intervenne
“..Ennio penso che voi possiate darvi del tu..”
Io stesso confermai il desiderio di mia moglie, dopodiché ci salutammo amabilmente confermando la possibilità per il giorno seguente
“..Ennio, grazie per aver intrattenuto mia moglie, per lei devi avere qualcosa di speciale, non è solita lasciarsi alle conoscenze casuali..”
Una volta rimasti soli, salendo in auto mia moglie mi espresse con un gran bel bacio la sua autentica emozione per l’avventura conoscenza, mi disse
“..chissà se la sua mascolinità è ancora funzionante, tutto mi lascia presupporre che sia così, altrimenti perché corteggiare in questo modo una donna? Domani lo saprò, perché caro cornuto sono più che mai fortemente decisa a farmi scopare da lui, metteremo in atto con vero piacere tutto ciò che hai studiato, amore mio sei un perfetto cornuto organizzatore..”
Ovvio che mi compiacqui con me stesso, avevo saputo far in modo da solleticare la voglia di gioco di mia moglie, che non le passerà mai, ovviamente la speranza era tutta riposta nel funzionamento del prode Ennio.
A sera, mentre eravamo a letto lo chiamammo, mia moglie gli parlò mentre ancora una volta mi permise di leccarle la fica, scherzando gli disse che se ne stava beatamente a letto per smaltire gli effetti degli abbondanti flûte di prosecco che le offrì..
“..di la verità Ennio, volevi rendermi allegra per approfittare di me, vero..?”
Ovviamente li sentii sorridere entrambi di vero cuore..
“..ma no.. io amo che la donna sia sobria e consapevole del mio irresistibile fascino antico..”
Intanto io me la divoravo più succosa che mai, il dialogo che stava avendo con l’uomo la eccitava in modo inverosimile, tra le altre cose di cui parlarono, lui le raccontò dell’entusiasmo avuto con l’incontro avuto con lei e della felicità derivata dell’incontro con me, definendomi un marito fortunato ed intelligente.
Mia moglie non gli fece capire di essere in quel momento sottoposta alle attenzioni della mia lingua, ad un certo punto però si affrettò a chiudere la telefonata perché sentì che se ne stesse per venire, cosa che fece dandomi del porco e del cornuto, persino umiliandomi al confronto di un 80enne probabilmente più maschio di me..
Il giorno dopo fummo puntuali, però prima di raggiungere Ennio, mia moglie indossò la sua mise intima che ho pubblicato, mi disse di aver scelto quei capi perché adatti a qualcosa di più pratico, adatto alla bisogna, calze autoreggenti non ostative come sarebbero state un paio di collant, tanga con apertura “alare centrale”, del tipo che sarebbe stato mantenuto nel caso di una chiavata, sarebbe bastato far entrare il cazzo semplicemente tenendolo aperto (mi mostrò come sarebbe stato usato) non sapevo che ne fosse in possesso, mi disse che le acquistò di proposito qualche giorno prima pensando che sarebbero potuto tornare utili, ed in quel momento ripensai a tutti i suoi dinieghi passati, mentre lei invece dava per scontato che tutto si sarebbe concretizzato sul serio, ahh.. le donne! Pronte a smentire qualsiasi decisione ferrea fosse stata presa in precedenza con ferocia..!
L’intera sua mise era completata da una bella gonna nera con immancabile spacco laterale sormontato da un’abbottonatura automatica pronta per essere aperta in alto per rendere più agevole il suo probabile allargamento delle gambe, una bella camicetta dorata stretta e molto sensuale che ne aumentava la consistenza di un décolleté mozzafiato ed un cappotto a coprir tutto (era inverno, sotto Natale) che sarebbe volato via alla bisogna.
Tutto questo lo potete ammirare nelle esaustive foto pubblicate, ripeto però che questa volta non potrò mostrarvela in azione, lei si lasciò scopare da Ennio nella sua auto e senza di me, che però ero al loro fianco in incognito nella mia auto semplicemente in ascolto.
Arrivammo nel C.C.
parcheggiammo nel punto del parking che avevamo concordato, in fondo e nei pressi della siepe al confine, nel caso in cui avesse deciso di lasciarsi scopare avrebbe chiesto a lui di parcheggiare “lì vicino a quell’auto”, appunto la mia, curammo l’aspetto comunicativo, mia moglie mise nella sua borsa il telefono attivo con in superficie l’auricolare dotato di microfono, ben mimetizzato e non visibile, Ennio era già lì ad aspettarci, arrivammo, lo salutammo con piacere ed io sorridendo dissi..
“..ciao Ennio, eccoci qua, ti consegno con vero piacere mia moglie, io sono già in ritardo, sono tranquillo di saperla in buone mani, lei mi ha raccontato tutta la vostra storia di ieri, non potrei esser più tranquillo di quello che si possa pensare, avevo pensato di tornare da solo qui lasciandola a casa, ma lei ci ha tenuto molto, a più tardi..”
“..Alessandro, grazie per la fiducia, saprò farne tesoro..”
Ci salutammo, ma immediatamente notai sul volto di Ennio una sorta di sorriso sornione, di chi sa il fatto suo, d’altronde come vi sareste sentiti voi se aveste ricevuto un invito così chiaro da parte di un marito che vi affidava la moglie per un pomeriggio da trascorrere beatamente in relax? Io mi sarei sentito persino autorizzato ad azzardare una forma più proficua di corteggiamento, certo, non avrei tentato di scoparmela lì negli ampi corridoi di passeggio, ma in ogni caso avrei tentato sempre educatamente l’impossibile, tanto, cosa sarebbe potuto succedere di più del ricevere un secco no e persino di poter essere in malo modo sfanculato?
Baciai mia moglie e mi allontanai da loro pensando
“..e certo che mi ringrazi vecchio uomo scaltro e satanasso, te la scoperai con il mio consenso e senza nessun pericolo, se fossimo a Roma (la mia città) potrei dirti comodo ehh..? Sarta chi zompa..”
un’espressione tipica romanesca che sta come a dover dire che c’è chi può e chi non può..
Mi allontanai ma ponendomi questa volta non visto, oramai mi ero a lui palesato per cui mi dovetti accontentare di poterli soltanto ascoltare, mia moglie avrebbe saputo pilotare da sé tutta l’architettura della storia in itinere, sapeva dov’era la nostra auto parcheggiata e nel caso di un possibile avvio dell’iter avrebbe dovuto darmi il tempo di poter arrivare prima di loro per prendere comodamente posto appunto nella mia postazione, ovvero nella mia auto.
Li sentii dialogare per un buon tempo, nel frattempo era giunto il necessario buio, lui continuava ad essere nei confronti di mia moglie via via sempre più galante, ma deciso, più audace, come in effetti mi sarei aspettato, mia moglie aveva nel frattempo “inavvertitamente” lasciato cadere parte della sua abbottonatura della camicetta, lasciando intravedere (seppur di poco) parte del suo reggiseno, con bene in evidenza la vicinanza dei suoi seni, e vennero a mancare la presa anche parte degli automatici della sua gonna, così facendo la parte alta di pizzo delle sue autoreggenti era in bella mostra come anche l’inizio della sua parte di coscia nuda, Ennio non finiva mai di complimentarsi, arrivando persino a dirle che era davvero pervaso da entusiasmo per come veniva guardata anche da altri uomini di passaggio, le confessò di sentirsi allo stesso tempo orgoglioso di essere in compagnia di una signora dall’infinito sex appeal e di essere per questo motivo invidiato, parole che colpirono molto anche me che a pochi metri ero in ascolto.
Passarono altri minuti di fitto dialogo che sconfinava un pochino nelle varie tematiche della vita, Ennio fece arrivare altro prosecco, all’improvviso fu mia moglie a dare la spinta decisiva..
“..Ennio sei davvero un bell’uomo, mi piaci, mi piace tutto di te, me lo daresti un bacio?”
Capii che lui si avvicinò a lei (lo intuii dal rumore della sedia) sentendo il classico rumore di un bacio che viene stampato sulla guancia, mia moglie disse
“..Ennio grazie, ma non è questo il bacio che vorrei da te, ne vorrei uno vero, dai, portami nella tua auto..”
Era il segnale che aspettavo, mi avviai, avevo il tempo necessario di vantaggio, loro avrebbero dovuto pagare le consumazioni ed avviarsi poi verso l’auto, che non sapevo dove fosse, arrivai mettendomi in paziente attesa. Mia moglie pensò bene di far finta di telefonarmi, davanti a lui mi disse
“..pronto, amore, io ed Ennio ci stiamo muovendo, ci siamo stancati di esser seduti, ce ne andiamo a fare qualche giro dentro il C.C. facciamo così, ci vediamo al bar tra un’ora? Ahh bene, dici che è meglio un’ora e mezza, d’accordo, allora a dopo, sì sì tranquillo, camminerò tenendomi al braccio di Ennio..”
Rimasi in attesa di sapere che tipo di auto avesse Ennio, mia moglie glielo avrebbe chiesto per curiosità, io ero già nella mia auto, anche loro giunsero alla mèta, mia moglie si complimentò per la sua auto, lui, senza che lei glielo chiedesse disse
“..mi è stata consegnata pochissimi giorni fa, ho fatto mesi di attesa ma la casa madre (……….) me l’ha finalmente consegnata.
Avevo capito di che tipo di auto si trattava, davvero bella e per di più dalla stazza molto comoda, riuscii a capire anche di quale colore fosse per bocca di Ennio, perché sottolineò che per quel colore specifico aveva dovuto aspettare anche un tempo maggiore, sentii gli sportelli chiudersi e mia moglie dire..
“..siamo un pochino troppo esposti in questo luogo di parcheggio, cerchiamo un posto più riservato, rimanendo però sempre qui nel parcheggio, non voglio allontanarmi da mio marito, tu converrai che, nel caso mi chiamasse io dovrei essere da lui in pochissimo tempo, anzi, dovremmo essere da lui, entrambi, non dimenticare che mi ha affidata a te..”
Ennio non replicò, li sentii partire e subito sentii mia moglie dire..
“..guarda Ennio, verso i i del parking mi sembra esserci più buio, parcheggia verso quella siepe, ecco.. credo che vicino a quella Mini sarebbe perfetto, non isoliamoci troppo..”
Li vidi arrivare e subito spensero le luci, ovviamente non mi feci vedere, questo fu possibile anche grazie ai vetri oscurati della nostra auto (per la precisione quella di mia moglie), io però li vedevo molto bene e, cosa più importante, li vedevo.
Ennio si stava comportando da vero gentiluomo, prima di fare un passo aspettava sempre un cenno di disponibilità da parte di Angela, questa volta lei non lo incoraggiò, ma dal suo silenzio capii chiaramente che si fosse posta in attesa di Ennio, che le disse..
“..Angela sei bellissima ed irresistibile..”
“..ma non siamo venuti qui per un bacio..? E dammelo dai..”
Vidi le loro ombre avvinghiarsi, li sentii entrambi baciarsi sonoramente, mia moglie lo fece di proposito per lasciarmi assumere contezza di quello che facevano,
fantastica musica..
Tutto sommato tale accadimento poteva essere associato ai miei desideri, perché no?
La mia testa fece subito sua la strepitosa opportunità di saperla scopata da un intraprendente e più che maturo vero uomo, perché propio quello si stava dimostrando di essere il buon
Ennio, mentre io, in quei frangenti amavo rivestire il ruolo che più mi si addiceva, ovvero, se tutto fosse andato per il verso che sognavo ed avendo finalmente il beneplacito di mia moglie nel realizzare tale sogno, lei, nel mio immaginario, stava per essere oggetto della più straordinaria delle sue chiavate a pochissimi metri da me, preda di un uomo per la prima volta più grande di me, in un certo senso si stava concretizzando ancor più la mia natura di cornuto per di più sottomesso, un cerchio che si stava chiudendo, reso cornuto da uomini di tutte le età che avevano saputo rendere soddisfatta mia moglie, alla faccia della mia quasi certa inutilità in ambito coniugale.
In quegli attimi fui preso da un notevole turbinio di pensieri, quella che stavo affrontando era la mia prima assenza consapevole, voluta, sperata, bramata, desiderata,
era la speranza che si stava concretizzando, l’antico sogno erotico per eccellenza, del tutto diverso dalle volte in cui mia moglie spesso si è lasciata scopare senza di me con tanto di “messa al corrente” successiva, nulla a che vedere, aver potuto esser complice consapevole dell’opportunità lasciata ad un altro uomo di poter invitare mia moglie a salire sulla sua auto per essere chiavata in mia assenza lo consideravo pazzesco, vi assicuro che quelli, sono nome che soltanto chi li vive può capire.
Dovevo soltanto saper ritrovare la mia calma e godermi quello che stava accadendo, era però molto difficile resistere al richiamo della mia veloce venuta, che arrivò, come sempre meravigliosamente rapida nelle mie mutande, e loro erano ancora soltanto agli inizi di una pomiciata..
Li sentii ancora armeggiare tra di loro, ambedue silenti se non nei loro mugugni di eccitazione..
Sentii mia moglie dire cose che mi apparvero essere chiaramente dirette a me, altrimenti non avrebbe avuto bisogno di dire..
“..si Ennio si.. così, mi piace quello che mi stai facendo, senti quanto mi hai fatta bagnare? Te lo confesso, sono due giorni che mi sento in questo stato, da quando ieri mi hai offerto il primo flûte, fai piano.. fammi piacere le tue mani, arrivami più a fondo, sdraiami un pochino di più il sedile, voglio essere più comoda..”
Lo fece, la testa di mia moglie non la vidi più, Ennio la sdraiò in modo completo, anche la sua testa a volta spariva per poi ricomparire, mia moglie sottolineò quello di cui la stava degnando, ovviamente sempre per darmi contezza di quello che avveniva..
“..Ennio hai una lingua superlativa credimi, tua moglie è stata una donna fortunata..”
“..se ti dico una cosa mi credi?”
“..certo che ti credo Ennio, dimmi..”
“..dopo la mancanza di mia moglie sei la prima donna che tocco, e sei la prima donna che è entrata in questa mia nuova auto, ci lascerai il tuo magnifico odore, il tuo dna le tue molecole..”
“..baciami Ennio, ti voglio..”
Seguirono attimi di comprensibile silenzio, ma per me erano delle vere e proprie urla..
“..succhiami i capezzoli ti prego.. a me piace molto, mio marito quando me lo fa impazzisco..”
(Bugia, non me lo lascai fare quasi mai, ma non poteva certo dirgli che se lo lascia fare dagli uomini a cui spesso si dona, compreso lui..
“..Angela sei un portento di donna, sei un fuoco, tuo marito deve essere un toro per starti dietro..”
“..non sempre ci riesce credimi, è la mia natura, oggi ho puntato su di te, ci ho pensato tutta la notte, aspetta, mi tolgo le mutande, così sarai più libero di prenderti cura di me..”
“..no, non le togliere, sono belle e seducenti, mi prenderò lo stesso cura di te..”
“..sono un regalo di mio marito, ti piacciono? Quando me le ha regalate io l’ho quasi rimproverato dicendogli che mi sembravano esser degne di una puttana, sai cosa mi rispose? Che per lui lo ero..”
“..tuo marito mi piace, deve avere una mente che va oltre,
vero..? Quasi quasi mi sta dispiacendo doverlo tradire, in fin dei conti lui ti ha affidata a me..”
“..e tu prenditi cura di me, se non sbaglio ti ha chiesto di farmi stare bene..”
“..si, in effetti me lo ha chiesto, ed allora facciamo in modo da mantener fede all’impegno..”
Capii che si stava abbassando i pantaloni e senza dire nulla (se non per i gridolini di sorpresa di mia moglie) si pose in attesa, completamente nudo, dalla cintola in giù, seppi poi che era già con il cazzo abbastanza duro, potrà sembrarvi una scopata troppo chiacchierata, ma mia moglie lo faceva di proposito a farla essere tale, sapeva che non poteva lasciarmi osservare, per cui cercava di stimolare anche Ennio nella sua verbalità, gli prese il cazzo in mano ed iniziò a segarlo, dicendogli..
“..Ennio hai un bel cazzo credimi, complimenti, ancora una volta mi sento di dirti che tua moglie è stata una donna fortunata..”
“..ma anche tuo marito lo è, sei davvero come lui ti dice, una meravigliosa puttana, senza offesa ti prego..”
“..ma no che non mi offendo, anzi, quando vengo trattata da puttana mi piace molto, mi sento gratificata..”
Ennio nel sentirle dire questo trovò più giusto cambiare atteggiamento, sicuro di farle cosa gradita..
“..ed allora avanti bella, datti da fare, mi piacciono molto le tue mani e vorrei assaggiare anche la bocca..ti andrebbe di succhiarmelo un pochino a nudo? Ti assicuro che sono pulito e che non ho un contatto con una donna da molto tempo..”
“..lo faccio con vero piacere, il tuo cazzo profuma di pulito, sentiamo che sapore ha..”
Si tuffò in un bocchino dei suoi, ho sempre ritenuto mia moglie una vera specialista, anche voi che leggete avete spesso avuto contezza della sua arte, lui mantenne la sua calma di uomo maturo, ma in quei momenti la riempì di complimenti, ma si.. chiamiamoli così..
“..Angela che bocca fantastica che hai.. vedo che sei esperta..”
“..sono sposata da più di 30anni ed ho avuto un buon maestro..”
“..si cribbio.. onore a tuo marito, se fosse possibile mi congratulerei per i suoi insegnamenti ..”
Feci mio il complimento e mi sentii orgoglioso della bocca di mia moglie, lei sapeva che stessi ascoltando, ed in un certo senso ebbe lo stesso pensiero, che in seguito ebbe a confermarmelo..
Ennio tornò a complimentarsi con mia moglie..
“..Angela mi stai facendo impazzire, ti ho vista che lo hai ingoiato tutto sai..? Dai vai più giù..”
Sentii mia moglie tossire, ciò stava a significare che lui aveva le sue mani sulla sua nuca ed era preso a chiavarla in bocca,,
“..Ennio mi piace molto quello che mi stai facendo, essere dominata da un uomo Vero come te è davvero straordinario, se vuoi puoi dirmi quello che vuoi e trattarmi come vuoi, sei anche ben depilato.. aspetta, voglio succhiarti i coglioni..”
“..Angela ieri sera ti ho pensato in maniera davvero intensa, ho sperato di vivere questi momenti che che sto vivendo, mi sono rasato di proposito..”
“..se hai visto e sentito mentre me la stavi leccando anch’io ho fatto altrettanto pensando a questa opportunità, ci siamo vicendevolmente pensati, che bello..”
“..si che ho visto, hai una fica che mi sembra quella di una giovanetta, bella, morbida e succulenta..”
“..Ennio io me ne sto per venire, ma non preoccuparti, ho capacità di venirmene più di una volta, succhiarti il cazzo e le palle mi inebria, però mi preoccupo del sedile dell’auto, potrei capitarti un danno, le mie venute sono impetuose..”
“..Angela non preoccuparti, sono di pelle, e domani provvederò alla pulizia, mi piacerebbe vederti godere con il mio cazzo in bocca, dai.. deliziami, per me ancora c’è tempo, non ne vuole ancora sapere, ti trovo eccitante da morire ma è una mia caratteristica, ho saputo sempre resistere..”
Diamine, tutto al contrario di me, mia moglie non glielo disse chiaramente ma il suo sarcasmo mi arrivò dritto in faccia come al solito..
“..allora ci ho visto giusto a volerti scopare, la tua calma mi ha conquistata, ti garantisco che ieri sera ho sperato molto di poterla subire applicata anche a questo, mio marito non ne ha molta di questa calma e resistenza, spesso non riesce a controllarsi ma io lo amo lo stesso, solitamente non mi
lascia a bocca asciutta, lui è molto bravo a leccarmela..”
“..sempre per esser sincero fino in fondo, nel raggiungervi per l’appuntamento ho pensato di fermarmi in farmacia per comprare dei preservativi, l’ho fatto, eccoli, quando sarai pronta per scopare mi aiuterai ad indossarne uno, io non ho molta pratica in questo, con mia moglie non li abbiamo quasi mai usati, nemmeno quando era molto fertile, abbiamo sempre usato la testa, ci stavamo attenti e mi tiravo fuori per tempo..”
Riprese per qualche attimo il bocchino, se ne venne in maniera più che sonora dandomi la mia soddisfazione uditiva, poi smise dicendo ad Ennio..
“.. grazie Ennio, non avrei mai immaginato le tue doti nascoste, quando sarai pronto per scopare come vorrai farlo? Vengo io sopra di te oppure tu sopra di me?”
“..sei quasi pronto, lo sento bello duro, onore a te Ennio, sei un uomo vero, dammi il preservativo, ti aiuto ad indossarlo e poi scoperemo, vuoi? Sei pronto?”
“..si sono pronto, sei straordinaria, sono stato fortunato ad averti incontrata, tornerò spesso nel C.C. sperando di trovarti ancora..”
“..grazie per la passione che mi stai dimostrando, ma non posso assicurarti che potrai incontrarmi ancora, te l’ho detto, non siamo di questa città, qui ci siamo capitati per le ferie Natalizie e per un impegno di lavoro di Alessandro, però abbiamo il
tuo telefono, ci manterremo in contatto e mai dire mai..”
“..non tardare a pensare di potermi rivedere, ho la mia età..”
“..Ennio ma che dici, scopiamo dai, è meglio..”
“..ecco, ho preso il preservativo, come vedi è integro, lo apro davanti a te, puoi stare tranquilla..”
“..dallo a me, ci penso io, ci vuole metodo..”
Glielo sentii strappare con la bocca, ma essendo a poca distanza da loro glielo vidi fare nella penombra dell’auto, mia moglie lo fece di proposito, sapeva che la stessi guardando, con mia grossa sorpresa sentii lui dire una cosa che mi creò quasi tenerezza..
“..fosse stato per me ne avrei fatto a meno, con preservativo o senza cosa mi può succedere alla mia età più che morire? Se questa infausta possibilità dovesse capitare per la grossa emozione che sto per provare scendi dall’auto e scappa, senza preoccuparti di me, prima o poi dovrà capitare, e morire stasera sarebbe davvero stellare, qualcuno mi troverà e potrà dire che tutto sommato sono morto felicemente, penseranno che tutto sia avvenuto per un rapporto facile, nessuno penserà ad una brava ed elegante signora per bene, scappa senza tirarmi su le braghe, piuttosto il preservativo è importante per te usarlo, io posso gridare di esser sano, ma tu hai ancora una vita davanti, quindi non farti scrupoli, sei ancora giovane! Scappa e basta,
sei sposata, hai famiglia e sei persino nonna, pensa soltanto a difendere la tua onorabilità, tuo marito è nei paraggi, non vorrei potesse passare dei guai per colpa di quello che potrebbe succedere a me, quando sarò ufficialmente deceduto potranno pensare quel che vorranno di me, ma non di te, per cui te lo ripeto, nel caso..scappa!!”
“..Ennio, non ti ho mentito su nulla, tu mi piaci davvero, sei un uomo che qualunque donna dovrebbe prendere in esame, ma non ti ho detto tutto di me, meriti di saperlo..”
Stavo tremando al pensiero che gli volesse dire che io mi trovassi al loro fianco, questa volta, a differenza di altre, sentivo che avrei potuto fare una pessima figura, ma non fu così, riprese nel suo dire..
“..non sono solita a lasciarmi prendere da questo tipo di avventure, ma io mi conosco molto bene, a volte, a dire il vero abbastanza spesso, mi capita di esser presa dalla voglia di soddisfare la mia indole di puttanella, che ogni tanto mi esce fuori prendendo il sopravvento, lo fa anche una delle mie amiche (bugia propedeutica, mia moglie non condivide con nessuna sua amica le proprie emozioni..) che lo nella mia stessa maniera, lo fa di nascosto dal marito, che è molto simile al mio, me lo ha insegnato lei, mio marito non riesce sempre a soddisfarmi in pieno, ne abbiamo già parlato, è molto più grande di me e non è più il toro di un tempo, mentre tu pur essendo ancora più grande di lui lo sei, diamine se lo sei! Lui ha le sue insorgenti e naturali problematiche, al fatto di potermi fare un amante che mi soddisfi in pieno non ci penso proprio, diventerebbe come un secondo marito e la cosa la trovo davvero orrenda anche solo da pensare, molto meglio farsi anche più di una scopata in libertà ma in questo modo, te lo ripeto, lo faccio per necessità cerebrale, lo faccio perché mi piace il cazzo, che a volte mi manca
(fortunatamente la nostra complicità ha fatto sempre in modo da renderla soddisfatta in pieno..)
ma allo stesso tempo non voglio essere identificata in una donna facile, è un modo per provare piacere mantenendo l’onorabilità necessaria per un vivere tranquillo ..”
Un breve inciso dedicato a chi sta leggendo, non si creda che si sia trattato di una performance infinita dei tempi, magari soltanto un pochino più lunga di quella che avrebbe portato avanti in situazioni di vita quotidiana, mia moglie si vive sempre davvero con passione coinvolgente ogni sua avventura extra matrimoniale, in ogni caso stiamo parlando di poco più di un’ora o giù di lì, dal momento che sapeva bene di non poter tardare al nostro ritrovarci nel bar. Approfitto di questo inciso per informare chiunque legga che, dal momento che avverrà l’eventuale pubblicazione di questo racconto, troverete già nel nostro profilo foto attinenti la giornata, ma ovviamente non vi saranno foto riconducibili al rapporto, ci saranno quelle preliminari e quelle successive.
Il discorso che sentii fare a mia moglie in quei momenti fu un discorso che filava perfettamente, lo posso dire con certezza e cognizione di causa, a mia moglie il cazzo piace davvero!
La sentii parlare ancora e mi sentii quasi essere ancora una volta sull’orlo di una mia venuta..
“..sei un uomo pulito e profumato, ho voglia di premiarti ancora, nella mia vita ho preso in bocca a nudo soltanto il cazzo di mio marito
(bugia bugia bugia.. ne avrà presi in bocca decine e decine..)
prima di metterti il preservativo vorrei assaporare ancora il tuo sapore, me lo lasci fare ancora un pochino?”
“..come poter rinunciare a questo privilegio, tieni pupa.. ingoialo di nuovo, giuro che non ho mai fino ad oggi avuto pulsioni per la ricerca di una donna, questa sera però sono uscito di casa sapendo bene cosa fare, ho voluto fortemente dar retta alla casualità che mi ha portato a te, trovandomi qui, sono felice di essermi imbattuto in una donna fantastica come te, anche perché tu, come me, ami il dialogo..”
“..si, amo il dialogo, se capisco che anche la colui a cui mi dono ama questo, per me è un modo per entrare maggiormente in empatia, sei un bell’uomo, simpatico e sufficientemente porco, complimenti, non dimostri l’età che hai, sai come far sentire una donna fortunata..”
Restai (anche se solitario) senza parole, mi convinsi che quell’uomo le piaceva davvero e che mi sarei dovuto aspettare di lì a poco cose belle.
Non ci fu più nessuna parola, soltanto il rumore sordo del bocchino di mia moglie al vecchio vedovo..
“..accidenti com’è cresciuto, ma tu sei davvero fortemente dotato, sei una meraviglia, ce l’hai quasi il doppio di quello di mio marito, che ha 15 anni meno di te e non è resistente e duro come te, di solito non me lo fa succhiare perché sa di non poter resistere
(vero..)
e quando mi capita più di averne uno così bello e profumato..?”
Non stava perdendo la ghiotta occasione di potermi umiliare al confronto del vecchietto, vecchietto un cazzo.. (pensai) ebbi percezione del fatto che mia moglie si rituffò di nuovo nel succhiargli il cazzo a pelle, si stava davvero divertendo, l’80enne non se ne veniva mai mai mai..
Intanto io ero inevitabilmente sull’orlo del precipizio, però resistevo, volevo mantenere la fibrillazione in atto..
Mia moglie non tirò troppo a lungo la cosa, mi fece così capire che di lì a qualche minuto sarebbe tornata da me..
“..complimenti Ennio, adesso però scopiamo, lasciati mettere il preservativo..”
Qualche attimo di silenzio sancì l’avvenuta operazione, mia moglie riprese il dialogo..
“..allora vengo io sopra di te..?”
“..si, lo preferisco, sai, alla mia età la mia schiena è un pochino problematica, posso giocare un pochino con questi tuoi meravigliosi seni?”
“..certo che puoi, ma non farmi male, i miei capezzoli sono sensibili..”
“..Angela, piuttosto che farti del male preferirei morire..”
“..eccomi, sono sopra di te, aspetta, metto di lato il mio tanga, dai, lo tengo, mettimelo dentro..”
“..eccolo.. come sei calda Angela.. la tua carne brucia, sei davvero magnifica, aspetta, non muoverti, voglio viverti un pochino di più, torno a possedere una donna dopo diversi mesi, e non potevo essere più fortunato..”
“..si dai, mi fermo, comunque sta piacendo anche a me averti dentro, mi sei arrivato in fondo.. sei davvero un fantastico uomo sai..? Ne ho avuti diversi, molto più giovani di te, ma pochissimi alla tua altezza..”
Mia moglie la sua scopata me la stava davvero facendo vivere alla grande..
“..si Angela, sei davvero una gran donna, il tuo fisico mi ricorda molto mia moglie..”
“..dai, non pensare a lei adesso, stai scopando me, e mi stai scopando alla grande, non fermarti, mi stai facendo godere, spingi.. spingi più forte....”
“..ma allora è vero che non sei un sogno.. difficilmente un sogno è così tangibile..allora è vero che sei una moglie in cerca di avventura..”
“..si è vero, dai che sto godendo, si scopami così.. eccomi eccomi eccomi..”
Mia moglie stava godendo davvero, lo sapevo per certo, non mi avrebbe mai preso in giro con un finto orgasmo, la sentii in tutta la sua strepitosa venuta sopra al potente 80enne, anche lui si abbandonò alla sua venuta..
“..eccomi Angela, ti scarico dentro tutta la mia passione..”
Anch’io me ne venni tra le mani insieme a loro.
Stettero ancora per qualche attimo, rilassati l’uno addosso all’altra, poi mia moglie fece uscire il cazzo di Ennio dalle sue carni, tenne ben fermo
il suo cazzo che stava perdendo di potenza per far sì di riuscire a mantenere il preservativo ancora ben calzato dicendogli..
“..lascia che sia io a sfilartelo, non voglio lasciarti sporcare, poi mi dovrai permettere di pulirti il cazzo con la bocca, a me il sapore dello sperma fa impazzire..
(ma lei voleva farlo anche con altra finalità, quello di potermi dare poi un bacio al sapore di yogurt d’uomo..) e poi, una brava donna non sporca il luogo dove si è abbandonata all’amore, questo, dopo averlo annodato penserò io a smaltirlo..”
Era chiaramente ancora un pensiero dedicato a me, che certamente sarebbe stato quello di consegnarmelo tra le mani.
Mia moglie mantenne la promessa, gli pulì il cazzo con la bocca succhiando le ultime parti di sperma ancora giacente all’interno del canale..
“..sì ottima scelta, Angela, sei straordinaria, mi hai ripulito e mi hai persino squirtato addosso, un rapporto così coinvolgente non me lo sarei mai aspettato..”
“..beh, può capitare, soprattutto se l’uomo mi piace davvero..”
“..allora sono orgoglioso di esserti esserti piaciuto..”
“..si, lo ammetto ancora, mi sei piaciuto, scopare con te è stato emozionante, quel particolare piacere che spesso cerco l’ho provato davvero con brivido, forse si è capito..”
“..Angela non potrò mai dimenticarti, grazie..”
“..non ringraziarmi, ci siamo donati qualcosa di magico, ma ora dobbiamo rientrare, anzi, aspetta, chiamo mio marito, accendi un pochino di musica, dobbiamo far finta che stiamo passeggiando nel C.C. .. pronto amore, sei già lì? Sì, eccoci, stiamo tornando, 10 minuti e saremo da te..”
Era per me il segnale che dovevo anticiparli, partii con la macchina e mi avvicinai al bar, forse neanche si accorsero che l’auto vicina a loro si mosse.
Li sentii rassettarsi in fretta e furia, poco dopo li vidi arrivare, mia moglie mi diede un bacio in bocca al sapore di Ennio dicendomi la nostra parola d’ordine..
“..ti amo..”
Ed io, mentre Ennio era presso il bancone del bar ad ordinare da bere per tutti le dissi
“..ecco, vedi? È proprio così che almeno per una volta ti vorrei..”
“..hai ottenuto quello che volevi, cornuto quante volte te ne sei venuto nelle mutande?”
“..non le ho contate amore mio..”
“..quindi mi stai facendo capire che farmi chiavare di tanto in tanto dai nostri amici che rimorchiamo insieme in rete sta diventando un fattore di secondo piano..?”
Non replicai immediatamente, lasciai che lei potesse riprendere respiro per poi continuare..
“..i nostri amici di cui godiamo i nostri particolari piaceri rimangono, accidenti se rimangono! Nel caso in cui tu dovessi convincerti a calarti in questo gioco di tanto in tanto devi sapere che io sarei il cornuto più felice del mondo, è determinante la scelta di un luogo sempre lontano, ben lontano dai nostri luoghi e dalla tua realtà professionale..”
Seguirono tra noi lunghissimi attimi di silenzio totale, ovviamente la sua mente stava lavorando, e la cosa (per me) era assolutamente positiva, poi riprese..
“..sai qual è la cosa che mi crea maggior sconcerto?”
“..dimmi amore..”
“..il fatto che tu sia così preparato, da quant’è che pensavi a questa cosa?”
“..da sempre, ma credimi, per una sola volta, ora che hai provato sta a te la decisione di continuare o meno..”
“..si certo come no, per una sola volta, come se non ti conoscessi, come la volta in cui ti organizzasti per farmi scopare per la prima volta da un altro sotto i tuoi occhi, quella notte mi sentii in Paradiso, lo ammetto, mi dicesti però che non sarebbe mai diventata un’abitudine, ed invece a quanti uomini siamo arrivati?”
Sorridendo le dissi..
“..sinceramente ho perso il conto, ma è pur vero che tu non hai mai detto di no, adesso però c’è Ennio che ci aspetta al bar, e non è educato far aspettare una persona anziana..”
Sorridendo anche lei disse..
“..si si, anziano un cazzo, dovresti farti dare delle lezioni, maledetto.. la colpa è tua..hai saputo farmi conoscere il piacere del gioco ed il cazzo vero, quello vero degli altri, non il tuo piccolino..”
“.. e non sei felice di questo? Hai potuto avere tutti gli uomini che hai voluto e che vorrai ancora avere, senza preoccuparti di me, anzi, avendomi sempre come complice, non ne sei stata felice..? Resta il fatto che non hai mai avuto bisogno di nascondermi le tue avventure con altri uomini..”
“..come non poterlo essere, hai ragione, ma ora mi stai chiedendo di proseguire su di una strada diversa, molto difficile e dispendiosa da attuare, ma che a me, come prima volta è piaciuta e mi piacerà ancora, adesso però torniamo da Ennio..”
Ennio fu felice di esser raggiunto, sorridendo ci accolse..
“..ed eccoli qui i due piccioncini, ma cosa avevate da confabulare, sembrate due innamorati che non si vedono da mesi..”
Risposi io..
“..scusaci Ennio, stavo mettendo al corrente mia moglie dei positivi sviluppi ottenuti dalla mia consulenza, mentre lei mi ha messo al corrente del tuo essere splendido cavaliere, grazie ancora per non aver lasciato che mia moglie si annoiasse..”
Da perfetto marito cornuto non me la potevo cavare in modo migliore.
Bevemmo alla salute di tutti e tre, poi ci salutammo, io mi avviai per primo verso la nostra auto, riuscii persino a capire l’esigenza di mia moglie nel voler salutare degnamente il suo amante di una sera, girato l’angolo lei sapeva che io non sarei tornato indietro, quando mi raggiunse mi disse che lo baciò in bocca pubblicamente in pieno
C.C. tanto non c’era nessuno che la conosceva, lui non disse nulla e lei provò quasi un sentimento di tenerezza, sapeva che non lo avrebbe più rivisto, non lo chiamammo mai, nemmeno per dirgli che era stato per noi un mezzo per la ricerca della trasgressione coniugale, gli lasciammo l’idea di poter esser stato alla sua età un Tomber de Femmes, siamo certi che si meritò questo, insieme alla nostra certezza del suo esser Uomo Vero per sempre..