NON PIÙ TUA. TU L’ALTRO E GLI OCCHI DELLA FELICITÀ
by BLACKRELAX90NON PIÙ TUA. TU L’ALTRO E GLI OCCHI DELLA FELICITÀ
Una coppia decide di provare l’esperienza Cuckold e il marito assiste inerme ma eccitato a come sua moglie gradualmente si abbandona felice tra le braccia dell’altro tipo, il suo nuovo Bull. Da quel momento diventerà completamente consapevole del fatto che quando lei si troverà assieme al suo amante di gioco la ‘’sua’’ donna in realtà per quel periodo non sarà ‘’più sua’’.
NON PIÙ TUA. TU L’ALTRO E GLI OCCHI DELLA FELICITÀ
Ginevra distesa sul letto divaricò leggermente le gambe per permettere al Bull di farsi strada a poco a poco dentro di lei. In un caldo abbraccio quella coppietta trasgressiva appena creatasi diventava sempre più intima. Luigi invece che era il marito, cuck per la prima volta l’osservava dall’angolino della stanza senza dire mezza parola. Il Bull continuò baciandola prima delicatamente sul collo, poi sulle labbra un bacio romantico che trasudava passione. Si guardarono negli occhi fino a quando la penetrazione divenne più decisa, la fica slabbrata e bella umida continuava ad allargarsi mentre le gambe di lei cedevano sempre più al piacere. Un fiume di sborra calda improvvisamente la riempì, era appena stata iniziata da un altro uomo. Quando il Bull finì di venirgli dentro, fu concesso a Luigi di avvicinarsi. Osservò come la fica depilata di sua moglie fosse stata strapazzata da quell’enorme cazzo, osservò come quel liquido bianco e denso fuoriusciva dall’intimità della sua donna. A quella vista decise di fare la sua parte, si inginocchio e remissivo iniziò a ripulire con la lingua quel mix di umori che avevano avviato quella serata piccante.
Luigi scese nella sala ristorante dell’albergo. Tagliatelle con un buonissimo sugo a i funghi, omelette e verdura. Quando finì di cenare, pagò e informò la reception di addebitare sulla sua carta anche tutte le consumazioni della stanza 103. Si sedette al banco vicino e si fece portare per concludere un caffè corretto. Giocherellava nervosamente col telefonino mentre ripercorreva con la sua mente le immagini precedenti catturate dai suoi occhi, immagini forti la sua Ginevra farcita da un altro uomo, lo sguardo di lei appagato.
Risalì dopo una buona mezz’ora alla stanza 103, aprì delicatamente la porta pronto ad affrontare le sue nuove corna, ma inspiegabilmente trovò il lettone vuoto. Dove erano andati quei due?!! Dato che al ristorante era certo che non ci fossero e in stanza di loro neanche l’ombra, scese allora al piano meno uno della struttura, là sotto c’era una lussuosa spa per soli adulti dove le coppiette potevano passare dei momenti in intimità (ehm per meglio dire scopare). Chi gradiva esibirsi si poteva esibire tranquillamente mentre per chi più riservato dei camerini di vetro opaco garantivano un po’ più di privacy. Fu proprio in quella zona aperta che li ritrovò, in accappatoio, poco lontani dalla vasca idromassaggio avvinghiati su una comoda poltroncina adatta all’occasione. Attorno a loro qualche curioso gli si era avvicinato e assisteva alle loro performance. Le donne bisbigliavano, qualche uomo invece si prese l’uccello in mano e iniziò a segarsi, dopo tutto quella veduta era un qualcosa di meraviglioso, magnificente. Ginevra inginocchiata concedeva la sua testa in mezzo alle gambe del Bull e coi capelli ancora umidi gli succhiava davanti a tutti avidamente il cazzo. Succhiava senza fermarsi mai, i suoi capelli carezzavano le cosce di quel ragazzone, ma non si trattava di un qualcosa di frettoloso, non era presa dall’imbarazzo della situazione anzi tra quei due c’era intesa potente, c’era sentimento, c’era voglia di fare vedere agli altri quanto fosse brava a prendere quel cazzo grande. Si trattava di un pompino lungo. Ginevra lo stava ringraziando per il primo servizietto che le era stato fatto poche ore prima in camera. Il Bull la adorava, e mentre veniva spompinato né lui né lei si accorsero di essere osservati da Luigi, di certo non sentivano in quel preciso momento la mancanza di lui . Si stava dedicando con tutta sé stessa a lucidare quell’arnese. Preoccupazioni e timori, temporaneamente svaniti.
Luigi si avvicinò ancora, non resisteva più. prese il suo cazzo e iniziò anche lui a masturbarsi. Si sentiva tonto e intontito a guardare un uomo che si faceva succhiare il cazzo davanti a tutti dalla sua Ginevra ma la cosa lo mandava su di giri, sensazioni difficili da descrivere, eccitazione alle stelle. Fu allora che il Bull alzando lo sguardo lo notò. Bull per un attimo si pietrificò nel vedere il marito di lei che unitosi agli altri curiosi si segava come uno qualsiasi, i due si fissarono a distanza mente la bella Ginevra non accortasi di nulla, rimaneva concentratissima a succhiare meticolosamente quel bel cazzone.
Ingoiò tutta quanta quella seconda sborrata, le piaceva tutto del Bull la sua prestanza, i suoi modi, il suo fascino e ora aveva la conferma che anche il sapore del nuovo seme la allettava. Dolce. Quando alzò la testa si rese conto del gruppetto di curiosi che gli avevano circondati per osservare meglio quello spettacolino osceno. Tutti visi sconosciuti ai suoi occhi, Luigi si era allontanato in tempo.
Quando risalirono alla loro stanza 103, lo trovarono fuori alla stanza 104 che gli aspettava. ‘’BUONANOTTE’’. ‘’BUONANOTTE AMORE’’ gli rispose lei sorridente mano con mano al suo Bull, ‘’BUONANOTTE LUIGI’’ disse anche quest’ultimo. Ginevra diede un bacio sulla guancia a suo marito e la porta della stanza 103 si richiudeva inesorabilmente mentre Luigi negli ultimi istanti in cui poté vedere la sua amata prima della notte in cui sarebbe stata coccolata tra le braccia di un altro uomo, notò lo sguardo di lei. La felicità nei suoi occhi. In quel preciso momento capì che in quel gioco perverso la sua amata non fosse più sua. Il cazzo di Luigi durissimo, il cazzo del Bull durissimo, la fica di Ginevra pronta a ricevere per tutta la nottata altre belle dosi di sborra calda.
English (UK)
English (US)
Italiano
Français
Español
Deutsch
Русский