SMS
by rikisempliceViewed: 597 times Comments 8 Date: 17-06-2011 Language:
Ero in ufficio e sapevo che lei era a casa e non aveva impegni...nemmeno io avevo molto lavoro, così...mi venne voglia di giocare un pò. Non potevo uscire dall'ufficio prima di un'ora, così mi venne voglia di far fare un pò la troia a lei...
Così le inviai un SMS: "Metti la mini bianca con gli anelli laterali, la maglia nera trasparente, prendi l'auto e va al Valentino a fare una passeggiata" (l'abbigliamento lo potete individuare in alcune foto pubblicate)
Lei mi rispose quasi subito con un altro SMS, chiedendomi se venivo anch'io, ma le risposi di no. Ci scambiammo ancora qualche messaggio, in cui le chiarii che sarebbe stata sola, che doveva passeggiare un pò e poi sedersi sulla panchina su cui eravamo stati insieme qualche giorno prima, tenendo le gambe leggermente scostate ( sapevo bene che quella mini era così corta che avrebbe lasciato la figa praticamente scoperta).
Le scrissi anche di avvisarmi appena fosse giunta lì. Non avevo dubbi sul fatto che avrebbe eseguito...non era la prima volta che le proponevo questo gioco e sapevo che la sua eccitazione era sempre superiore alla paura di stare da sola vestita così.
Avevo calcolato che il tempo che le sarebbe occorso per arrivare al parco, mi permetteva di arrivare lì anch'io e infatti fu così...anzi...arrivai qualche minuto prima di lei.
Ovviamente mi nascosi, aspettai il suo arrivo, la vidi parcheggiare e scendere dal'auto...purtoppo senza poter apprezzare lo spettacolino che apparve da subito...
Si guardò intorno come a cercare qualcuno (forse sperava di vedere me ad accoglierla), poi si incamminò verso il parco; scese lungo il percorso intorno alla Fontana dei 12 Mesi e si fermò alcuni minuti ad osservare un cane che giocava nell'acqua. La maglia nera sottile lasciava trasparire il rosa dei seni e i capezzoli turgidi quasi la bucavano. La mini bianca attillata si fermava giusto all'altezza dell'attaccatura della coscia sul gluteo...insomma...le copriva appena il culo! Ma la caratteristica più intrigante erano i larghi anelli neri che univano la parte anteriore a quella poteriore della mini, che lasciavano quasi scoperto il fianco e denunciavano, per chi non l'avesse ancora notato, l'assenza di slip.
Proseguì la passeggiata scendendo in direzione del Castello, dirigendosi verso le panchine ai margini del prato. Qui, come da miei ordini, si fermò e si mise a sedere. Io osservavo da lontano, rimanendo nell'ombra dietro ad un albero: non avevo ancora deciso se e quando mostrarmi. L'accrodo era che, una volta seduta, mi avrebbe scritto. In realtà lasciò passare qualche minuto seduta, con la borsa sulle ginocchia, immobile. Dalla mia postazione potevo intuire che stando seduta così, chi passava poteva notare la trasparenza della maglia e la pelle nuda sulle cosce tra gli anelli della gonna, ma non era quello che le avevo chiesto...almeno...non solo... Attesi ancora qualche minuto, pronto ad inviarle un SMS per chiederle cosa stesse facendo: ovviamente non volevo lasciarle intuire di essere lì. Non ebbi il tempo di farlo: la vidi spostare la borsa e appoggiarla sulla panchina. Rimase così non più di 30 secondi, poi, molto lentamente, iniziò a discostare le gambe fermandosi solo quando le ginocchia furono appena oltre la linea dei fianchi. Io ero al culmine dell'eccitazione, con il cuore che batteva fortissimo...pensare che chiunque passava lì davanti la trovava con la figa completamente in mostra mi faceva impazzire. Purtroppo la mia posizione era leggermente defilata e non potevo godermi lo spettacolo, ma sapevo che se mi fossi spostato mi avrebbe visto e io avevo ancora troppa curiosità di scoprire fino a dove si sarebbe spinta. In quel momento passava una signora con due bambini...mi chiedevo cosa avrebbe potuto pensare, ma la vidi passare senza farci caso. Subito dopo un signore con un cagnolino al guinzaglio: lo vidi attardarsi davanti alla panchina e poi proseguire. doppo alcuni istanti lei prese il cellulare dalla borsa: pensai che mi stesse scirvendo, così rimasi in attesa. Un minuto dopo mi arrivò il messaggio: " seduta sulla panchina, cosce aperte...mi sa che si vede tutto...sei soddisfatto?"
Ero troppo eccitato per troncare il gioco, anche se in queste situazioni temo sempre che capiti qualcosa...francamente temo sempre i vigili, più che qualsiasi altro guaio!!
Le risposi, facendo finta, ovviamente, di non essere lì: "se è vero ciò che mi racconti, sei stata brava, ma voglio che tu stia così per un pò...scrivimi se qualcuno si ferma, ma per nessun motivo devi chiudere le cosce senza il mio permesso".
Sapevo bene quanto lei si ecciti a farsi guardare, ma anche a ricevere ordini...e volevo approfittarne. Vidi passare un bel pò di gente nel vialetto davanti a lei, compresa una coppia di mezz'età che palesemente, dopo averla vista, commentavano tra loro...lei con aria schifata e lui, probabilmente temendo per la propria incolumità, assolutamente consenziente!!
Poco dopo, un distinto signore sulla sessantina si fermò davanti a lei, indugiò qualche istante, quasi volesse rivolgerle la parola, poi si andò a sedere sulla panchina posta sull'altro lato del vialetto, ma scostata di un paio di metri. Dal mio punto di osservazione intuivo che il tizio aveva gli occhi dritti sulle sue cosce e che certo non nascondeva il suo interesse. Lei non si mosse, quasi non se ne fosse asccorta.
Le scrissi: "Allora? Succede qualcosa?"
Risposta: "un tizio mi sta fissando...cosa vuoi che faccia?"
Io: " Non lo guardare, ma fa in modo da mostrargli la figa come si deve"
La vidi guardarsi intorno...passava gente...lei rimase con le gambe socchiuse e non fece nulla. Cinque minuti ancora...lei immobile e il tizio anche. Appena il vialetto fu sgombro lei si girò leggermente verso l'altra panchina, poi, con un movimento impercettibile, lasciò scivolare il bacino un pò in avanti, assumendo una posizione leggermente sdraiata, quindi stacco un piede da terra e lo appoggiò sulla panchina e, non ancora soddisfatta, aprì bene in fuori il ginocchio. Persino io che ero piuttosto lontano e in posizione laterale, potei ammirarle la figa perfettamente rasata...stavo impazzendo.
Mi scrisse ancora:" sono praticamente nuda davanti a lui...si sta toccando"
Io: "brava...sei proprio un gran troia e secondo me hai voglia di toccarti anche tu..."
Vidi le sue mani scivolare lungo le cosce, ma sopraggiunse una signora con cane al seguito...lei si coprì, chiuse le gambe, lasciando una mano compressa contro la figa...segno di quanto era eccitata e della voglia che aveva di masturbarsi.
Appena si allontanò la signora, allargò le cosce, questa volta con un movimento quasi impetuoso e iniziò a toccarsi.
Anche l'uomo si era tirato fuori il cazzo e se lo menava mostrandolo a lei meglio che poteva.
Ormai la situazione era più che avviata e io non ce la facevo più a restare nascosto..e poi non aveva più senso...ormai avevo visto cosa aveva il coraggio di fare anche da sola: lasciai il mio nascondiglio e mi avvicinai.
Lei mi vide ed ebbe un sussulto...si fermò un attimo...poi riprese a masturbarsi, come se io non ci fossi. Mi andai a sedere sulla stessa panchina dell'altro uomo, che mi guardò come se fossi un rompiscatole che rischiava di rovinargli la situazione, ma appena si accorse che lei non si fermava, mi ignorò del tutto e riprese a toccarsi.
Ormai erano quasi le 20 e iniziava ad imbrunire...intorno non c'era più nessuno...io le feci un cenno che lei comprese immediatamente: si alzò, si avvicinò a me, si chinò e si mise il mio cazzo in bocca, restando con il culo completamente scoperto. L'uomo si alzò, si portò dietro di lei e iniziò a toccarla...credo che le infilò due dita nella figa e iniziò a masturbarla: io sentivo lui spingere dal movimento che faceva lei. Eravamo tutti al culmine dell'eccitazione...io le venni in bocca. In quel momento venne anche lei...la sentii godere, mentre il mio sperma le colava dalla bocca.
Passò qualche istante, ma io le ricordai che non aveva ancora finito il lavoro. Si voltò, vide l'uomo che ancora stava lì con il cazzo duro, glielo prese in mano e...bastò sfiorarlo per farlo venire copiosamente, al punto che lei si ritrovò il suo sperma sul collo e sulla maglia.
Nel frattempo l'uomo aveva perfettamente capito che noi eravamo insieme, ci sorrise, ringraziò e si allontanò.
Io restai lì a guardarla...il viso sconvolto, la mano e il braccio destro inondati di sperma, così come il collo e la maglia fino sulle tette e la mini ancora sollevata.
" Sei una gran troia - le dissi - ora torni fino all'auto così, bagnata e piena di sborra". La presi per mano e l'accompagnai...giunti al parcheggio alcune persone la guardarono...non so cosa pensarono, nè cosa immaginarono fosse successo...salì in auto, io la baciai a lungo e, accarezzandole le cosce, sentii quanto si era bagnata...in effetti mi confessò che mentre era al culmine dell'eccitazione si era anche fatta un pò di pipì addosso.
Le dissi: " Mi hai fatto impazzire...ci vediamo a casa e ne riparliamo..."