Era una puttana e non lo sapevo!
by pennabiancaGesehen: 1026 Mal Kommentare 5 Date: 07-01-2024 Sprache:
Mi chiamo Mario, ho 32 anni, sono alto e ben piazzato. Ho un bel fisico, ma non sono un palestrato. Capelli neri, occhi marroni ed una bella dotazione fra le gambe, che è ben oltre la media. Da sei mesi, dopo tre anni di fidanzamento, sono sposato che Raffella. Lei è alta quanto me, bionda dai capelli lunghi fin sotto le scapole, un seno stupendo di una 3a piena, bocca ampia e labbra carnose, ideali per dei pompini favolosi, come solo lei sa elargire. Ha un bel culetto a mandolino. Le cosce sono lunghe e affusolate. Ci siamo conosciuti al matrimonio di un mio cugino. Lei era fra gli invitati della sposa ed abbiamo cominciato a parlare; poi, al lancio del bouquet, lei lo prese al volo ma cadde addosso a me. Lo prendemmo come un segno del destino e così è stato. Abbiamo iniziato a frequentarci e poi il resto è venuto di conseguenza. Del suo passato so poco. È stata per diversi anni a lavorare all’estero e poi, quando è tornata, ha avuto solo relazioni occasionali, ma non frequenti. Io ho avuto due fidanzate, lasciate per la loro fastidiosa gelosia. Con una delle due eravamo in procinto di sposarci, ma poi lei ha cominciato a dar di matto ed io l’ho lasciata. Questa mattina, mia moglie, mentre facevamo colazione, mi ha informato che questa sera avremmo avuto ospiti a cena. Una coppia di amici conosciuti all’etero, di passaggio in città, ci avrebbe fatto visita. Io son rimasto un po’ sorpreso, ma poi non ho avuto nulla da obiettare. Al rientro dal lavoro li trovo già in casa. Me li presenta: lei, Daniela, una bella ragazza sui 32 anni, dai capelli rossi, naturali, molto belli, con un seno di una seconda ed il culo un po’ striminzito, che completa due cosce molto lunghe e belle. Al vederla, mi son chiesto se ha anche il pelo rosso sulla patatina e, questo pensiero, mi ha provocato una certa erezione, che non è sfuggita a mia moglie. Lui, Tiziano, un bell'uomo alto, muscoloso, ma non penso palestrato. Occhi chiari, biondo, sembra essere simpatico. Noto, fin da subito, che fra loro tre c’è una certa complicità. Ho come la sensazione che ci sia più di una amicizia, ma non indago, osservo e sto al gioco, perché ho l'impressione di far parte di un gioco. A tavola, tante risate e buon cibo, annaffiato da una bottiglia di vino bianco ed una di vino rosso; il caffè, con correzione alla sambuca, l'abbiamo sorbito in salotto. Poi è comparsa una grappa al mirtillo, portata da loro ed anche quella è andata giù che era una bellezza. Tra una risata e l'altra, tra un racconto e l'altro, si beveva la grappa che era un vero piacere. Non ricordo come, ma, ad un certo punto, il discorso è finito su ciò che si faceva prima del matrimonio e quello che non si fa più. Senza rendermene conto, siam finiti a parlare di esperienze sessuali prematrimoniali.
Non mi è sfuggito lo sguardo d’intesa che si son scambiati gli ospiti e mia moglie, ma, a parte qualche battutina ingenua, qualche allusione, era tutto molto blando. A seguire, il discorso si è spostato sul nostro viaggio di nozze, nella Polinesia francese. Abbiamo iniziato a parlare dei luoghi, delle persone incontrate e di alcune foto scattate su una spiaggia completamente bianca e deserta. Raffella mi ha convinto ad inserire una Pen Drive per mostrar le foto di quel magico posto. Ho iniziato a far scorrere le immagini sul nostro televisore da 98”, tutte molto belle e caste. Sembravano molto interessati e così, tra una battuta e l'altra, io sciorinavo foto con sfondi e panorami mozzafiato. Ad un certo punto, Raffaella mi ha suggerito di cambiare cartella.
«Amore, fagliele vedere tutte, così si divertono: quelle private, ad esempio, che abbiamo scattato nella piccola isola, sotto le palme.»
Ho avuto un sussulto e mi sono girato verso di lei, che era seduta fra di loro, nel divano grande. I suoi occhi brillavano di una luce carica di sensualità, cosa che le capita quando si sta eccitando. Mi son reso conto che il gioco stava prendendo una piega che mi intrigava. Tenevo anche in conto che, tra tutti e quattro, ero sicuramente quello all’oscuro di tutto e, sentir mia moglie chiedermi con tanta disinvoltura di mostrare quelle foto piccanti a persone che, per me, erano estranee, mi eccitava e, nel contempo, mi stupiva. Per capire fin dove volesse andare a parare, ho iniziato con delle foto certamente sexy, ma non erotiche. Lei resta in silenzio e noto loro molto interessati. Ne mostro alcune di una escursione in città, dove lei indossava la gonna che, nella foto, era alzata e, poiché era sera, era munita di autoreggenti, ma priva di intimo. Raffaella ride e parla e poi mi suggerisce la cartella n. 8. Io mi giro a guardarla, lei annuisce con occhi da furbetta, poiché sa che adesso il divertimento sarà totale. In quella cartella, vi sono foto di sesso esplicito fra noi. Parte la serie ed io mi volto per scorgere la reazione. Lei è in mezzo ai nostri amici. Il marito di lei le guardava ed io guardavo loro. Noto che le due donne sono abbracciate e Daniela ha le mani dell'amica infilate sotto la maglietta. Il cazzo mi arriva al mento, da quanto è diventato duro e decido che, adesso, voglio divertirmi anch'io. Le foto iniziano a scorrere e sono sempre più erotiche; intanto le due donne si accarezzano il seno a vicenda. Mi avvicino e guardo meglio. Tiziano mi sorride e poi si complimenta con me.
«Vedo che non ti sei scandalizzato per il fatto che si stanno accarezzando Devi sapere che lei, in passato, era la sua amante ed io la scopavo assieme al suo capo, che veniva a casa mia a fotter sia Daniela che Raffaella.»
La guardo e mi rendo conto di quanto sia troia la mia dolce metà. Tiziano si alza in piedi e mi consegna una sua Pen Drive e mi invita a scorrerne il contenuto. Immediatamente, sullo schermo iniziano ad apparire immagini di quella puttanella di mia moglie, che ne fa di cotte e di crude. Io, sempre più eccitato, le guardo e sorrido compiaciuto. Daniela si complimenta con me per le mie idee libertine.
«Non è facile avere un’apertura mentale così potente. È bello vedere che siete una coppia così aperta e pronta a vivere nuove esperienze.»
Non aggiunge altro, perché la bocca di mia moglie si unisce alla sua e le donne si baciano con trasporto e passione. Daniela le sfila la maglietta e lei si fa palpare dall'amica, che adesso indugia sui capezzoli gonfi e duri. Io e Tiziano le osserviamo molto interessati. Lui le osservava con un atteggiamento di chi ne aveva perso memoria e, quindi, molto incuriosito ed eccitato. Capisco che aspetta un segnale da Raffaella, che arriva quando lei si toglie il reggiseno, facendo segno al marito di lei di avvicinarsi. È a questo punto che lui, con un atteggiamento da padrone, si impossessa dei seni di mia moglie e ci gioca come fosse una cosa sua, che usa abitualmente. Lei geme e lo lascia fare, mentre io ho gli occhi sgranati per lo stupore. In un attimo ho capito che Raffaella era la sua puttana! Mentre lui usa mia moglie, Daniela si sfila la maglietta e, a seno nudo, viene verso di me, si inginocchia ai miei piedi, mi estrae il cazzo durissimo e inizia a succhiarlo. È brava, ma non seguo il suo gioco, bensì quello che sta facendo mia moglie. La visione di lei che si fa ciucciare i capezzoli dal marito della donna che mi sta succhiando il cazzo, mi travolge e mi eccita, nello stesso tempo. Il nostro sguardo si incrocia e mi rendo conto che si sta esibendo per me. È una sensazione strana, di eccitazione mista a gelosia, che mi prende la testa. Lei mi legge nel pensiero e, allora, si gira e si abbassa, tirando fuori il cazzone duro del suo amante, poi, con la bocca semiaperta, lo lecca e continua a guardarmi con tutta la malizia possibile. Sono in uno stato di confusione pura. La vedo succhiare quella enorme verga, che è il doppio della mia, che comunque non è piccola, ma la sua è grossa e lunga e lei se lo infila per metà in gola. Daniela si solleva, ha capito che son rapito da quello che vedo e allora mi si avvicina e, sempre seguendo il mio sguardo, mi sussurra all’orecchio parole di fuoco.
«Adesso mio marito si scoperà la tua troietta! Adesso te la sfonderà come faceva allora, per poi riempirla di crema! Un fiume di crema che le uscirà da ogni buco slargato e dilatato! Guarda bene come la monta!»
Parla tenendomi il cazzo stretto in mano, avverte le vibrazioni che le sue parole mi provocano. Vedo Raffaella che si gira, si inginocchia sul divano e lui che le si posiziona dietro. Senza nessuna esitazione, le alza la gonna e, spostatole il perizoma, le infila l’enorme cilindro di carne nella fica. Veder la propria moglie sfondata davanti sotto i vostri occhi, con i seni che ondeggiano per i colpi che le vengono inferti, e vederla che apre la bocca senza emetter suoni, è sconvolgente! Daniela mi fa alzare, mi tiene per il cazzo e mi porta dietro al divano; mi fa posizionare a pochi cm dalla faccia di mia moglie, che me lo prende in bocca e lo succhia: gode mentre lui la insulta.
«Te lo ricordi, puttana? Lo senti che ti arriva in pancia? Zoccola, quanto mi sei mancata! Ti voglio sfondare di nuovo, tutta! Lui nemmeno si rende conto di quanto sei puttana. Ma lo imparerà presto. Adesso, godi, vacca!»
La sbatte con colpi tremendi. Lei incomincia a godere in continuazione ed ha continui orgasmi; lui la sfonda con sempre maggior vigore e, alla fine, noto che le è entrato completamente dentro. Raffaella ha il viso stravolto dal piacere e lui, ad un tratto, si sfila e, senza nessun preavviso, lo spinge nel culo di mia moglie. Lei, ancora in preda al piacere, resta per un istante come in estasi, mentre lui prende a pomparle il culo senza ritegno.
«Aaaaahhhiii! Cazzo, come sei grosso!»
La vedo prima soffrire, ma, poi, eccola lì come gioisce.
«Sì, dai, adesso ti sento e mi piace! Sfondami il culo, porco!»
Resto basito nel vederla prendersi quel palo nel culo con una disinvoltura unica! Lui è inesorabile e la sbatte come un toro impazzito. Lei gode a raffica e mi guarda con espressione languida, mentre lui le devasta il buco. Poi viene e lo sento urlare nel momento in cui le sborra dentro.
«Ora sborro! Mia piccola troia, sborro! Quanto mi è mancato questo culetto stretto!»
Le dà dei colpi mentre sborra e poi lo estrae; continua ad innaffiare mia moglie sul culo, sulla schiena, poi la fa girare e due schizzi la colpiscono in faccia. Incredibile! Mentre lui farciva mia moglie, Daniela mi ha segato forte e pure io son venuto sul suo viso e nella sua bocca.
Le donne se ne vanno in bagno ed io crollo sfinito, seduto sul divano. Tiziano mi sorride e mi dà una spiegazione.
«È stata la mia favorita per anni! I suoi buchi, dopo un solo giorno, erano di nuovo ben chiusi ed era stupendo poterglieli riaprire ogni volta. Anche questa sera era stretta e mi ha fatto impazzire poterla chiavare. Sei fortunato, ti ama, e non ti lascerà mai, ma con me è diverso: io la sfondo come nessun maschio ha mai fatto e questo, per lei, è irrinunciabile, quindi fa ben attenzione a non privarla di questo piacere.»
Proprio in quel momento, rientrano le donne. Gli ospiti si rivestono e ci salutano, poi, noi due andiamo a letto. Lei mi abbraccia e mi dice che mi ama.
«Ti amo, ma con lui è diverso: mi spacca tutta, è vero, ma io non ne posso far a meno. Capisco che avrei dovuto informarti di lui, anzi di loro, perché lei non è da meno di me in perversione, ma ho temuto che potessi prendertela a male. Ora puoi tranquillamente dirmi quali sono le tue intenzioni.»
L'abbraccio e bacio, poi le metto una mano fra le cosce. Sento la sua fica molto dilatata e, intanto, son eccitato per sapere che lui l’ha sfondata senza ritegno.
«Non m'importa se ti squarta, m'importa che tu goda e che mi ami: il resto mi sta bene, tutto.»
Da quella sera, loro ci vengono a trovare ogni due mesi circa e, ogni volta, resto affascinato dal modo in cui lui la rompe per davvero e, poi, tempo due giorni, i suoi buchetti ritornano nella normalità.
Intanto ho scoperto quanto possano esser allettanti i bocchini di Daniela, conditi dalla vista di mia moglie che gode e, questo, per me è ciò che importa.