STORY TITLE: Metti una sera in Sardegna 
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Metti una sera in Sardegna

by ilsegretoxtutti
Viewed: 823 times Comments 3 Date: 25-08-2021 Language: Language

Questo è un racconto. E’ un racconto, lungo, ed è una storia vera.
E’ la mia lei di qualche anno fà che volle farselo raccontare dopo in tutto e per tutto, come se lei non lo avesse mai vissuto. Volle sapere i retroscena, quello che pensassi io in quei momenti, l’organizzazione, volle che le raccontassi quello che aveva visto e che le era sfuggito, ciò che lei stessa aveva fatto o che la sua amica avesse visto o messo in pratica.
Una persona con la quale vissi in complicità totale, come spero si possa immaginare dal testo.
Ve lo riporto così come lo mandai a lei.
Buona lettura

Siamo in Sardegna e lo so.
Lo so che non ti diverti da un po’. E so che tu senza cazzo non riesci a stare e se sono più di uno ancora meglio. Da quando te li ho fatti provare insieme, ci hai preso gusto. Magari prima del mio arrivo ti sei data da fare, ma sono certo che me lo avresti detto.
Siamo in spiaggia, c’è un sacco di gente. Come quella volta, la prima volta che facevi qualcosa in mezzo alla gente seppur ignara; mi piace l’idea di farti godere senza farci vedere, quindi inizio a toccarti le tue parti più intime che, come sempre, stanno già grondando. Tu vorresti il mio cazzo, lo so perfettamente ma lì non possiamo, c’è gente. Anzi, mi confessi che ti piacerebbe averne più di uno, sei in vacanza, non ti conosce nessuno… che ti importa se ti danno della troia? Ovviamente io concordo, il problema è con chi o come. Siamo sempre stati contrari al farlo “con chiunque”, abbiamo sempre scelto bene i nostri partners.
Non ti preoccupare, come al solito ci penserò io, anche se a casa c’è Cecilia, rimasta in questi giorni in vacanza con noi da sola, orfana di suo marito e di suo figlio che sono dovuti tornare prima. Ce l’hanno lasciata per una notte.
Anzi, eccola che sta arrivando in spiaggia, fortuna che ho smesso di sditalinarti sennò ti avrebbe vista godere. Che poi non sarebbe nemmeno stato tutto questo pensiero bislacco.
Sai cosa ti dico? che sei vuoi un po’ di divertimento questa sera, deve esserci anche lei. Da sempre mi dici che le farebbe bene un’esperienza del genere ma non hai mai avuto l’occasione di farglielo capire o di offrirle di partecipare ai nostri pomeriggi di gioco. Non so come farai a dirglielo o a convincerla, è affar tuo. Anzi, adesso io vado a fare una camminata e vi lascio sole e, quando tornerò, se mi dirai che Cecilia cenerà con noi, vorrà dire che l’hai convinta a farsi una serata di sesso libertino. Devi raccontarle prima del nostro stile di vita. Farle capire cosa e come lo intendiamo, che nessuno la giudicherà per essersi lasciata andare.
Hai troppa voglia di evadere e l’idea di farti vedere scopata da dei bei ragazzi di fronte a lei… lo so che ti eccita troppo. il tuo esibizionismo, il tuo bisogno di essere al centro dell’attenzione sono troppo forti. Vincono su tutto.
Me ne vado a camminare sulla battigia e vi lascio sole.
Dopo circa 1 ora torno e tu sei troppo sorridente per non capire subito tutto.
Mi dici subito: “Cecilia desidera stare a cena con noi”. E io ti rispondo che penserò io alla carne per voi, facendoti l’occhialino. Cecilia sembra quasi imbarazzata, poi mentre parliamo di cose “altre” io faccio scendere la mia mano tra le tue gambe come se niente fosse e scosto il tuo costume, lasciando la tua figa in bella vista davanti a Cecilia: gli altri in spiaggia non vedono, tu mi inifili le unghie nel braccio sia per il piacere che stai provando sia per il fatto che ti stai facendo toccare davanti alla tua migliore amica come se lei non esistesse. Lei non può fare a meno di vederci con quella naturalezza e sembra quasi a disagio, accavalla sempre di più le gambe. si sta eccitando anche lei. Un paio di volte finge di sistemarsi il costume ma in realtà si è toccata da sopra la stoffa.
Ti chiedo, come se parlassimo in codice “quanti pezzi di carne volete questa sera? per te 3 come al solito, poi?” tanto ormai Cecilia saprà che ti fatta scopare da 3 senza problemi in passato. Tu mi rispondi candidamente che devono essere almeno 2 a testa più me. Chiedo conferma a Cecilia che annuisce quasi timida.
“amore, non vedo l’ora di metterti a disposizione di tutti come piace a me e a te”. Tu non replichi, mi baci e basta. So perfettamente quanto ti piaccia essere offerta ad altri da me e non manco mai di ricordartelo. Inoltre c’è il “fattore Cecilia” che amplifica il tutto.
Non so cosa le hai raccontato ma ha fatto effetto. Ci fa domande, si toglie delle curiosità, è evidentemente eccitata all’idea
Arriviamo a casa e tu hai il compito di spiegarle come funzionano le cose tra noi e come vi voglio. Da questo momento sarete a completa disposizione mia e di chi verrà dopo. Quando esco dalla doccia mi fai un gesto come a dire che lei ha capito tutto perfettamente e le piace la cosa.
Questo tuo lato estremamente dominante nella vita di tutti i giorni ma di godere nell’essere sottomessa, offerta e condivisa nella tua sfera sessuale mi fa impazzire.
Quindi per far entrare anche Ceci nell’atmosfera giusta, mentre lei è in doccia ti chiedo di prendermelo in bocca e quando esce… rimane un po’ sorpresa di fronte a una scena di sesso, ma tu le dici di avvicinarsi. Questa sera ci sarà condivisione totale e quello che succederà in quella casa, rimarrà in quella casa. Lei sembra non aspettare altro e se lo mette in bocca, mentre tu vai in doccia. E’ brava, molto brava, ma non voglio venire, e voglio che rimaniate eccitate. Le metto un dito nella figa e mi rendo conto che sta grondando. Le chiedo se è pronta a sentirsi veramente troia e lei mi risponde con un sorriso che dice vale mille parole.
Verso le 22 mi suona il telefono e vedi che mi allontano per dare delle indicazioni a qualcuno, capisci che il momento della trasgressione e del gioco è arrivato. Poi torno e senza mezzi termini ti dico di metterti a pecorina che ho voglia di scoparti. Tu sai che la rumba sta per iniziare e hai un lago tra le gambe. Esegui immediatamente. Cecilia ci guarda per qualche secondo, poi inizia a toccarsi, si sta sciogliendo.
All’improvviso vediamo che dal cancelletto entrano 4 ragazzi in giardino, li riconosci, sono quelli che tu hai guardato bene bene in spiaggia, erano non lontani da noi e immagini già che quando sono andato a fare la passeggiata li ho invitati. Tanto sapevo che li volevi e che avresti convinto Cecilia. Si avvicinano quasi timidi, appena sorpresi dalla scena di te a pecorina sul lettino e Cecilia di fianco a noi. Saluti di rito, gli spiego bene che lì comando io, che un “no” è un “no” e che il primo che fa cazzate vola fuori. Intanto a te ordino di rimanere a pecorina mentre parlo a loro. Cecilia resta più timida ma li guarda come si guarda dei semidei. Giovani, abbronzati, uno mulatto, gran fisici.
Con assoluta nonchalance dico loro “le signore sono a vostra COMPLETA disposizione, si aspettano il meglio da voi”. Uno, il più intraprendente, si avvicina e subito te lo mette in bocca. Io, che avevo ripreso a scoparti, mi sposto e chiedo chi ti voglia scopare; un altro subito si fa avanti e te lo sbatte dentro. Quando mi giro Cecilia è un po’ interdetta ma si sta facendo toccare, io mi avvicino e le metto il cazzo in bocca. Intanto sento i colpi che ti stanno dando quei due e i tuoi gemiti.
“le signore sono aperte anche di culo, se volete. Però per precauzione la regola è che prima inizi io il lavoro delicato per aprirle bene, poi voi fate pure i vostri porci comodi”.
Nel giardino della casa c’è un’orgia in pieno svolgimento, come piace a noi.
Cecilia ha il mio affare in bocca, uno si abbassa per leccarla, e lei, come un bambino in un negozio di caramelle, ha già preso in mano anche il terzo.
Fortuna che era timida…
E’ proprio vero che l’occasione fa l’uomo ladro (o la donna troia). Passa da uno all’altro come se lo avesse sempre fatto.
Uno dei due che ti sta scopando da un po’, alternandosi all’altro, dice che vorrebbe farsi il tuo bellissimo culo, quindi io mi scosto da Cecilia lasciandola in mani altrui, mi avvicino a te e te lo metto con delicatezza e decisione nel culo. Tutto. Come sempre tu apprezzi davvero tanto. E mi inviti a spingere e aprirlo bene che poi vuoi una doppia. Dico a quello che vorrebbe incularti di stendersi sul prato, ti faccio mettere a smorzacandela e riprendo ad farmi il tuo meraviglioso didietro. Ecco la doppia che tanto volevi! E per non farti mancare niente, hai il terzo in bocca. Sei un’adorabile troia.
Ti volti a guardare Cecilia e mi sorridi, è scopata a pecorina e con un altro membro in bocca. Tutto procede per il meglio e ti godi la tua doppia.
Quello che si sta scopando Cecilia chiede a me dove può venire, io gli dico che è tutto a sua disposizione. Lui si toglie il preservativo e le viene in faccia. L’altro mi chiede se può godersi anche il suo secondo canale. Lei mi guarda, attendendo risposta che non può che essere affermativa. Quindi mi stacco da te e lo metto nel culo a lei. Secondo me lo prende abitualmente perché non ha fatto una piega. Anzi forse ammirando quello che stai facendo tu, non aspettava altro. La pompo per un po’ e poi dico a lui che lei è a sua completa disposizione. Lui si stacca e glielo mette tutto dentro, ammaliato dalla facilità con la quale lei se lo fa infilare; ha un cazzo davvero generoso, dovresti provarlo. Bella scena: Cecilia inculata e con la faccia che le cola per la venuta precedente. Non so se il tuo orgasmo è così potente per la doppia che ti stai facendo o per il fatto di farlo davanti a ceci mentre lei si sta facendo fare di tutto.
Quello sotto di te decide di voler assaggiare il tuo culo, quindi mette il mulatto sotto (cazzo davvero enorme) e lui te lo mette dietro, ormai apertissimo, essendo già il terzo della serata che ci entra. E via con altra doppia.
Ma Cecilia non l’ha ancora provata, quindi chiedo a quello che se la incula da un po’ di mettersi seduto sul lettino, faccio sedere lei sopra con il suo cazzo nel suo secondo canale e le faccio alzare le gambe, poi glielo metto in figa. Dopo 15 secondi mi rendo conto che sta squirtando, non le era mai successo, dice, e sembra paralizzata. Ma sorride. Felice.
Tutta la sera procede così, fino a che, un attimo prima di finire, dici al mulatto che lo vuoi sentire dietro. E’ l’unico che non se lo è fatto, quel culo scultoreo che ti ritrovi. Lui è sorpreso, non gli offrono quasi mai il culo, troppo grande. Mi intrometto io, chiedendoti perché limitarsi solo a uno? Faccio accomodare uno di loro sotto e dico al mulatto di farsi avanti e prenderselo. Esita, poi va deciso. Tu inarchi la schiena, effettivamente è grande ma ti piace da morire. Mi sorridi e lasci che ti si facciano in due contemporaneamente.
Alla fine vi mettiamo tutte e due in ginocchio e tutti e 5 vi veniamo in faccia, Cecilia apre addirittura la bocca per riceverli. Sintomatico di quanto questa serata le sia piaciuta e abbia goduto, di come si sia calata totalmente nell’atmosfera libertina.
Per terra ci sono vestiti, preservativi, schizzi di godimento che non sono arrivati sul vostro corpo. Le vostre facce, i vostri corpi, i vostri sorrisi, sono i segni di quanto successo e del perfetto esito della serata.
Ringrazio i ragazzi e li liquido, come da accordi loro se ne vanno salutando. Gli avevo spiegato chiaramente che a noi non piace fare chiacchiere dopo con chi ha partecipato, le chiacchiere le facciamo solo tra noi.
Tu mi baci e vai fare una doccia, anche Cecilia mi bacia e mi ringrazia, è stata benissimo.
Abbiamo una nuova matricola nel gruppo….

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