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scambio di coppia

by Genovese
Viewed: 864 times Comments 3 Date: 08-02-2024 Language: Language

PARTE SETTE
I nostri amici ci chiamano e chiedono se abbiamo voglia di partecipare ad una serata sadomaso e all’ora stabilita ci rechiamo presso la loro tavernetta. Ci accordiamo sui ruoli : io dovrò dominare Alessia e mia moglie dovrà torturare suo marito
Mia moglie indossa un paio di stivaloni neri e un corpetto di pelle che la fa sembrare una perfetta dominatrice. Il marito di Alessia è nudo con dei polsini di cuoio dotati di moschettoni. Mia moglie lo fa inginocchiare davanti a se e gli mette un guinzaglio al collo e gli infila sulla testa una cuffia di similpelle che lascia scoperti solo gli occhi e la bocca. Lo porta a spasso per la tavernetta facendolo camminare sulle ginocchia. Indossa un accappatoio bianco un paio di scalda muscoli fucsia sui polpacci e anche lei ha dei polsini con moschettoni. Io mi sono tenuto i boxer e canottiera nera e, per ora stiamo seduti vicini sulla cassapanca ci stiamo guardando la scena. Mia moglie mette il suo schiavo sul cavalletto e gli lega le mani. Poi va verso la parete della tavernetta dove sono appese una grande quantità di fruste, frustini palette di cuoio, verghe di legno e sceglie una bella paletta di legno. (ahi)
Francesca si pone alle spalle del suo schiavo e vedo uno sguardo diretto alla Alessia, che indica la palette e annuisce con un cenno della testa. Francesca inizia la punizione: assesta dei colpi su entrambe le natiche con forza e nel silenzio della stanza si sente distintamente lo “sciac” della paletta sul culo nudo. I colpi si susseguono e lo schiavo non emette alcun lamento. Il culo è già diventato rosso paonazzo e mia moglie smette di picchiare. Si avvicina ad Alessia e le chiede “cosa gli faccio ora?” lei le suggerisce di provare con una verga di salice. Francesca passa davanti al suo schiavo e gli mostra una bella verga di salice facendola sibilare nell’aria. Si mette in posizione e poi gli da una serie di frustate sul culo dolorante. Subito vengono fuori delle strisce rosse e gli assesta anche alcuni di colpi sulle cosce: a questo punto lo schiavo inizia a gemere e Francesca si ferma: il culo è paonazzo con una serie di righe rosso molto evidenti tra le natiche e le cosce.
Francesca è soddisfatta del suo lavoro ed è anche particolarmente eccitata.
Prende un grosso strapon con le cinghie e si fa aiutare ad indossarlo.
Poi sodomizza il suo schiavo torcendogli le palle con una mano e facendolo gemere di dolore. Alessia mi strizza l’occhio e mi dice “è in gamba tua moglie!”
Dopo aver slegato lo schiavo lo fa stendere per terra e si pone con la fighetta bene aperta sulla bocca che esce dal cappuccio e si fa leccare mentre con una mano si tocca e raggiunge l’orgasmo. Lui si masturba velocemente e presto eiacula un fiotto caldo di sborra.
Ora tocca a me schiavizzare Alessia:
Lei si alza e lascia cadere l’accappatoio restando con gli scaldamuscoli : mi dice “Sono pronta! Fammi quello che vuoi”
Io la faccio sdraiare a pancia sotto sulle mie gambe e le sculaccio le natiche. Lei finge di divincolarsi ma io le blocco le gambe con le mie e continuo a sculacciarla fino a quando il suo culo diventa tutto rosso. Poi la faccio alzare e le indico i ganci e la lego mani e piedi alla parete. Prendo due mollette unite con una catenella e gliele applico ai capezzoli stringendo bene. Lei si contorce tutta ed io le attacco un peso alla catenella. Gioco con i suoi seni strizzandoglieli e lei si divincola.
Mi avvicino e le faccio sentire la durezza del mio membro strofinandoglielo sul pube. Inizio ad accarezzarle la fica e sento che è tutta bagnata. Le slego un polso ed una caviglie e la obbligo a girarsi con la faccia rivolta verso il muro.
Il suo bel culetto è tutto rosso per via della precedente sculacciata.
“Ora ti voglio sentire urlare” le sussurro in un orecchio: prendo una paletta di cuoio e le assesto 10 colpi sulle natiche. Lei sussulta ogni volta ma riesce a restare in silenzio. Suo marito mi invita ad usare una bella verga di salice.
Io faccio partire una frustata sulle sue chiappe sode e riesco a strapparle un gemito. Alla seconda frustata Alessia urla “ahi” e si dimena le chiedo “brucia?” lei mi dice “dai dammene ancora!” io le passo due dita sulla fighetta bagnata e poi a sorpresa le do un’altra frustata: Alessia urla mentre passa dal piacere che le do con le carezze sulla figa al dolore delle scudisciate.
Il giochino va avanti per un po’ poi decidiamo che può bastare. Il culo ora è rosso fuoco con alcune strisce in rilievo dovute ai colpi di verga.
Mi tolgo i boxer e da dietro le strofino il mio cazzone sulla sua fighetta.
Lei geme sia per il dolore e per il piacere.
Decido di slegarla e la faccio mettere a quattro gambe per scoparla a pecorina.
La abbraccio da dietro e le tocco i seni che sono sempre interpolati nello stringi capezzoli: lei freme tutta e io glielo metto dentro da dietro scopandola lentamente per poi accelerare sempre di più fino a procurarle un lungo orgasmo mentre mia moglie e il marito si godono la scena. Alessia mi confida che sono stato proprio in gamba a farle provare piacere e dolore.

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