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Darkroom

by Adamsberg
Viewed: 256 times Comments 1 Date: 19-08-2021 Language: Language

fu l'uomo a dirlo:
'andiamo in un posto più tranquillo?'
lo sguardo che mi è arrivato da A fu di assenso, ed è stata in pratica l'ultima cosa che ho visto di lei per un numero di minuti che non saprei quantificare. 
lo sguardo successivo a quello sarebbe stato nella luce del neon dei servizi del privè e sarebbe stato uno sguardo con dentro dentro molte cose e con il quale sto ancora facendo i conti. accadono sempre cose diverse, in un privè.
La gente sembra cambiare da una volta all'altra anche se ci vai nello stesso giorno della settimana. Sabato sera il tipo di gente era molto diverso da quel che ci saremmo augurati: coppie perlopiù su di età, non tanto rispetto ad A, che è spesso la più giovane in quel luogo, ma anche rispetto a me che pure non sono un ragazzino. La serata sembrava prospettare un andamento scialbo, eccezion fatta forse per lo scambio con Jean, il bartender, che ci ha raccontato qualche altra storia, tra un mojito e una pinacolada. 
Un senso di decadenza permeava il locale, nella piccola pista da ballo due o tre coppie che ballavano, una più che 50enne piuttosto corpulenta, capelli scuri e corti, abito semitrasparente, ballava da sola inanellando passi da diva del burlesque, due lei di coppia ballicchiavano divertite, scambiandosi il cavaliere per qualche minuto per poi risedersi sui divanetti quasi in silenzio: sembrava che quel che sarebbe dovuto accadere tra loro non stesse affatto partendo, ma manca la controprova: non sono rimasto a lungo ad osservare. 
Fu infatti  quando una quarantenne, capello biondo corto e riccio, ci passò davanti diretta alle scale che portano al privé che io ed A decidemmo di scendere e vedere cosa stesse accadendo.
il primo giro in un privé ti racconta subito l'atmosfera della serata, e quella sera l'atmosfera era surreale: nei corridoi incrociammo singoli e coppie poco inclini ad interagire, e nelle stanze accadevano davvero poche cose.
Io cingo i fianchi della bambolina e insieme facciamo un giro e poi un secondo senza vedere nulla che può intrigarci; quando il terzo giro ci portò nella stanza in fondo qualcosa stava accadendo:
la riccia bionda china sul suo lui, lui sdraiato sul grande letto rotondo, ha un ventre gonfio, e la sua donna è china sul suo cazzo e lo prende in bocca. io e A entriamo nella stanza e ci mettiamo a guardare da un paio di metri. La bacio sul collo, lei mi stringe le mani, il mio cazzo preme sul suo culo, sono certo che lo sta sentendo. ad un certo punto ci ritroviamo una coppia accanto, lui avrà avuto (l'ho visto solo dopo) 60 anni, lei penso 45 e noto subito che ha una carnagione molto scura: ipotizzo che non sia italiana.  Stanno guardando la biondina che nel frattempo viene circondata da singoli che vengono puntualmente respinti. Io mi ritrovo di fianco alla donna mulatta e comincio a guardarla. non so come sia partito il primo tocco, forse io, forse A, ma la donna si gira e comincia a toccare il seno alla mia compagna.
Dopo qualche secondo si stanno baciando. il lui tocca A, la donna estrae dal reggiseno una quarta abbondante e tonica e io tocco quel seno. presto sento la mano di lei che mi cerca il pacco attraverso la stoffa, lo afferra e sento che ne soppesa misura e consistenza come fosse al mercato della carne. Il taglio che scopre deve piacerle perché comincia a stringerlo tra le dita e non lo lascia più, mentre bacia A
'andiamo in un posto più tranquillo?' è lui a dirlo, le ragazze si guardano, poi A guarda me: 'ti va?' io annuisco, e usciamo.
loro davanti, noi dietro, scelgono la darkroom. 
tutto quello che accade in seguito è qualcosa che non vedo, qualcosa che accade nel buio più completo. 
La donna si disinteressa presto ad A e mi estrae il cazzo, mentre le mie mani cercano e trovano il suo mare. e nel buio non vedo più A..
quel che accadde in seguito ad A. non lo so neppure oggi, non me lo ha voluto raccontare, solo ho la certezza che non le sia affatto piaciuto.
quel che è accaduto a me è tutto nella furia sessuale di una donna che ho potuto gestire solo con la forza fisica, e solo per il tempo di impormi di mettere il profilattico. non sono un fuscello, sono allenato, sono forte, ma lei era della mia taglia e aveva una forza fuori dal normale e c'è voluto ben più che il desiderio per contrastare le sue spinte.
Ancora oggi mi chiedo come potesse quel tizio ben più vecchio di me reggere quella furia sessuale; forse non la reggeva, forse la portava al club proprio per quel motivo. ma tant'é. 
Sono passati tre anni, vedo  ancora A, la incontro non troppo di frequente ma sempre con grande e reciproca soddisfazione e un affetto tra noi crescente. ma da quella volta non siamo più stati al privé e non se ne è più parlato.
Che ti è successo in quel buio, bambolina? 

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