HISTOIRE TITRE: 67 L’ALTRA FACCIA DEI CARAIBI 
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67 L’ALTRA FACCIA DEI CARAIBI USA language


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67 L’ALTRA FACCIA DEI CARAIBI

by SlutDany
Vu: 806 fois Commentaires 4 Date: 26-01-2023 Langue : Language

Max e Dany non erano mai stati nei paesi caraibici, decisero di visitarli, andarono in una agenzia di viaggi e dopo aver visto le brochure prenotarono per un villaggio turistico nella Dominica.
Arrivati al DouglasCharles Airport furono portati con un autobus in uno stupendo villaggio sul mare dove c’erano tutti i confort.
I residence erano di legno, spaziosi e ben arredati, la spiaggia era a pochi passi e il servizio era ben organizzato, l’ambiente era di alto livello, tutte persone all’apparenza benestanti.
A Max e Dany fu assegnato quello che era più lontano dalla reception, era l’ultimo, stava ai bordi del villaggio, circondato da piantagioni, vicinissimo al mare.
Sistemati i bagagli Dany subito si spogliò e visto che non c’era nessuno vicino a loro nuda si andò a fare il bagno.
Sguazzava nell’acqua cristallina come mamma l’aveva fatta e Max approfittò per farle delle foto ricordo.
Il pranzo e la cena la servivano direttamente nei residence e lei non si faceva scrupolo di accogliere i camerieri solo con un pareo in vita a seno nudo.
Gli sguardi degli inservienti erano tutti su di lei, specialmente quando era seduta con il pareo che si apriva e lasciava scoperte le cosce e parte del culo.
Dopo un paio di giorni Dany si lamentò per la vita monotona che stavano facendo, mare, sole, mare, sole e niente altro, certo poteva prendere il sole nuda, fare il bagno sempre nuda in un mare con un’acqua stupenda, ma si annoiava.
Max conosceva le sue esigenze, sapeva cosa le mancava, una sera ordinò dello champagne mentre Dany completamente nuda era appisolata su una amaca e si allontanò mettendosi dietro una finestra del residence.
Quando arrivò il cameriere con la bottiglia e due calici la vide, era con gli occhi chiusi, aveva le gambe spalancate e la figa in bella vista, non resistette, allungo una mano e le carezzò una gamba salendo più in alto fino a toccargliela.
Dany fece un mugolio, le piaceva, aprì gli occhi e lo prese per un braccio tirandoselo addosso, il cameriere prima spaventato, vedendo che era lei che lo voleva, la strinse e la baciò.
Le mani cominciarono a scorrere per tutto il corpo, le tastava i seni, le toccava il culo, le solleticava la figa, lei si stava eccitando, gli aprì i pantaloni tirandogli fuori il cazzo masturbandolo.
I due si spostarono all’interno del residence, si sdraiarono sul letto e lei gli prese il cazzo in bocca spompinandolo, quando vide che era al massimo della tensione spalancò le gambe e se lo fece mettere in figa.
Il cameriere era al massimo dell’eccitazione, la scopava con forza, a ogni spinta che lei riceveva faceva un gemito di piacere e nel momento che ricevette la sborra in figa urlò godendo.
Rimase sdraiata sul letto soddisfatta mentre il ragazzo si rivestiva e andava via.
Max che l’aveva spiata era eccitato, entrò e le mise il cazzo in bocca, lei con esperienza gli fece un bocchino favoloso fino a che non sentì invadere la bocca di sborra che inghiottì con avidità.
Passarono un altro giorno di mare, ma Dany si stava annoiando, Max ebbe l’idea di andare a visitare il Lago Bollente, riscaldato da un vulcano, e le cascate di Trafalgar nel parco nazionale Morne Trois Pitons.
Per andarci dovevano recarsi nella parte opposta dell’isola e per farlo affittarono un jeep, gli inservienti li avvertirono di stare attenti perché era una zona impervia con folta vegetazione.
Dany si legò il pareo al collo rimanendo sotto tutta nuda e partirono la mattina presto inoltrandosi nella foresta pluviale tropicale, ma arrivati a metà percorso la jeep iniziò a fumare dal radiatore, continuarono lentamente fino a che trovarono un villaggio.
Si fermarono e Max disse a Dany di andare a cercare un po’ d’acqua mentre lui rimaneva vicino alla jeep.
Dany si incamminò lungo le stradine sterrate del paese, in giro non c’era nessuno, tante casette in legno con colori pastello e con le porte aperte, si vedeva che era un posto di povera gente.
Lei si affacciava dentro ogni porta e non trovava mai nessuno, sembravano disabitate.
Arrivata in fondo alla via entrò nell’ultima casetta e dentro si trovò davanti un uomo mulatto molto prestante, alto con un fisico atletico, per lei era bellissimo.
Lo guardava fissa negli occhi, le piaceva tanto, l’uomo ricambiava lo sguardo e dopo pochi minuti le si avvicinò facendole una carezza su di una guancia.
Dany stava immobile, appoggiò le spalle alla porta della casa sempre con lo sguardo fisso a quel magnifico esemplare di maschio, si stava eccitando, la sua figa pulsava.
Senza dire una parola l’uomo le sciolse il nodo del pareo facendolo cadere a terra e lasciandola completamente nuda, l’abbracciò e la baciò, lei ricambiò immediatamente il bacio giocando con le lingue.
Dopo qualche minuto che a lei sembravano interminabile l’uomo la prese in braccio e la pose delicatamente su un letto.
Continuando a baciarla, la tastava ovunque, sul seno, sulle cosce, sul culo, poi scese con la lingua succhiandole il seno e mordicchiandole i capezzoli, scese ancora fino ad arrivare alla figa, le infilò la lingua dentro masturbandola.
Dany era al colmo dell’eccitazione, allargava al massimo le gambe e godeva sbrodolando fiumi di umori nella sua bocca.
Quando l’uomo prese a succhiarle il clitoride come se fosse un piccolo cazzo lei urlò dal piacere e lo implorò di scoparla.
Fu subito accontentata, tirò fuori un cazzo molto lungo e largo e glielo infilò dentro, lei era bagnatissima, ma la grandezza di quel ammasso di carne era voluminoso e si sentì dilatare le pareti della figa, gemeva per la penetrazione forzata, ma le piaceva tanto.
Iniziò a scoparla, entrava e usciva delicatamente mentre la baciava con passione.
Dany stava impazzendo, quella maniera di scoparla le piaceva tantissimo, si abbandonava alle effusioni di quel uomo godendo in continuazione.
I corpi sudati erano appiccicati uno all’altra e la scopata non finiva mai.
Max che non vedeva tornare la moglie si incamminò per la stradina guardando in tutte le casupole e quando arrivò dove stava lei la vide insieme a quel mulatto, si nascose dietro una porta ammirandola, gli piaceva tanto vedere Dany fare sesso con un altro uomo. Tirò fuori il cazzo e iniziò a masturbarsi.
All’improvviso sentì qualcuno mettersi dietro le spalle e una mano allungarsi verso il suo cazzo prendendolo in mano, girò la testa e vide una stupenda donna mulatta seminuda che con un sorriso lo invitava ad andare in un’altra stanza.
Max non se lo fece dire due volte, la seguì e quando la ragazza si spogliò nuda l’abbracciò, la baciò e la sdraiò su un letto.
Era talmente arrapato dalla vista della moglie con un altro uomo che subito le infilò il cazzo in figa scopandola.
Dany continuava a farsi scopare, non voleva che finisse mai, ma l’uomo era al colmo e le riempì la figa di sborra, lei ricevendo quel caldo gettito urlò di piacere e venne.
Era stanca, aveva fatto sesso per un tempo eterno, stava distesa sul letto tutta sudata, l’uomo si alzò e prese una bottiglia dandole da bere.
Non si capiva cosa stava bevendo, sembrava una bevanda fatta con delle erbe del posto, ma dopo si sentiva stordita, aveva la mente annebbiata, rimaneva tutta nuda sdraiata fissando con gli occhi dolci quel uomo.
Passarono pochi minuti e il cazzo dell’uomo si riarmò, gli si mise sopra e la penetrò nuovamente.
Dany stava ad occhi chiusi per godersi di più quel grosso cazzo che la penetrava e non si accorse che nel frattempo tre altri uomini entrarono nella stanza.
Sentì un qualcosa di carne che le si strofinava sulle labbra, aprì gli occhi e vide un cazzo vicino alla sua bocca, si guardò intorno e vide gli altri uomini, tutti mulatti e con un bel fisico, la scopata che stava facendo la mandava in estasi, non capiva più niente, prese il cazzo in bocca e iniziò a sbocchinarlo.
A turno tutti le misero il cazzo in bocca e lei li drizzò tutti, erano grandi, le piaceva sentirli ingrossarsi tra le sue labbra.
La scopata con l’uomo era interminabile, ma si alzò e subito fu trafitta da un altro cazzo, lei era in trans, non si accorse nemmeno che era un altro uomo, continuava a godersi la penetrazione abbandonandosi completamente.
La sua figa era diventata tutta rossa ed era completamente slargata e piena di sborra, non sentiva più il contatto con il cazzo e anche l’uomo che era sopra di lei, nonostante lo avesse molto grande, non aveva alcuna sensazione.
La girarono e le allargarono le chiappe penetrandole il culo, lei era frastornata, fece un mugolio, non era dolore, le piaceva essere inculata.
Gli uomini le spingevano con forza i cazzi dentro a turno, lei gridava che ne voleva di più, li incitava, voleva essere sfondata e quando le sborrarono in culo lei ogni volta che la riceveva urlava di piacere sentendola arrivare all’intestino e salirle in gola.
Max nel frattempo si era scopato la mulatta e andò a cercare Dany, la trovò sola sdraiata sul letto tutta nuda con il corpo completamente pieno di sborra.
La ripulì con dei stracci e dell’acqua mentre lei era ancora abbandonata al piacere ricevuto, le mise il pareo in dosso e la riportò alla jeep.
Tornati al villaggio si fecero una doccia e si sdraiarono sul letto, Dany guardò Max con gli occhi stralunati e abbracciandolo gli disse che quella vacanza ai Caraibi le stava piacendo molto, quella avventura con quei stupendi ragazzi mulatti appena successa era quello che le era piaciuta di più e quando voleva era pronta a rifarla.

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