RACCONTO TITOLO: Ieri pomeriggio... storia vera 
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Ieri pomeriggio... storia vera USA language


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Ieri pomeriggio... storia vera

by MastereCagna
Visto: 806 volte Commenti 4 Date: 16-07-2020 Lingua: Language


I passi del padrone fuori dalla porta e MIA, la tua cagna, con cuore in gola e la figa già umida in posizione ad attenderti.
Pronta, in ascolto. Finalmente la tua voce che con tono perentorio mi ordina la posizione e con forza mi benda gli occhi. I sensi si risvegliano. Ora è tutto nero e in sottofondo solo il rumore attutito del mio respiro che accelera. Il padrone mi posiziona in piedi avanti a lui, seno scoperto braccia aperte con i pesi da tenere in equilibrio mentre con le dita mi trastulla e strizza con forza i capezzoli tirandoli prima verso l’alto poi verso il basso. E con la mano tasta la figa del suo animale per sentirne il calore.
Il mio padrone mi ordina poi di mettermi in piedi contro il muro, girata di spalle sulle punte, gambe aperte. Ansimante e impaziente eseguo senza vedere o intuire cosa mi sarebbe toccato ma sentendo dentro un profondo desiderio. E poi d’improvviso il colpo. Quel colpo. Un colpo sordo, in mezzo ai glutei e subito dopo un altro un po’ più sotto più forte. In mezzo alle gambe. Il padrone che prende a calci la sua cagna. Un sobbalzo ed un dolore acuto e le gambe del tuo animale si allargano tenendo l’equilibrio sulle punte. Padrone rincara e ricolpisce con ancora più forza nello stesso punto perché il suo animale senta, per ribadirle il suo ruolo la sua autorità. Quando cagna ben riscaldata la fa stendere pancia in giù le sfila pantaloni e mutande e comincia a masturbarle bene il clitoride. Con un tocco deciso la fa inzuppare del suo succo. La porta al primo dei tanti orgasmi. Il suo clitoride si indurisce e aumenta di volume la cagna si apre al padrone per accogliere le sue mani nel ventre, nella figa e poi nel culo. Lui la scuote e la percuote la penetra facendole tenere allargati i buchi con le sue dita. Lei gode e lo prende, lo accoglie colando del suo succo. Lo sperma della cagna. Ora cagna in estasi, cagna sottomessa. Così solo così la cagna si sente. La cagna in preda ai sussulti e agli orgasmi ripetuti tiene stretta la mano del padrone infilata nel suo corpo. Le dita a toccarle le pareti della vagina ad esplorare e farsi strada con ritmo sempre più poderoso. E cagna occhi chiusi a godere di quel piacere intenso. Solo lei faccia a terra piena del padrone. Tutto il resto non esiste. Il piacere di soddisfare il suo padrone e di appartenergli totalmente. Li per terra fradicia e sporca. Cagna pulisce poi le mani piene dei suoi liquidi e su suo ordine si mette seduta avanti a lui gambe aperte in attesa del dolore. Il dolore a testare la sua resistenza. Un dolore nuovo. La base del percorso del suo animale. Inizia a pungerle seni e culo con degli spilli e poi le ordina di masturbarsi guardandolo negli occhi senza curarsi del resto. Cosi mentre lui le buca il capezzolo più e più volte la cagna si perde nello sguardo di suo padrone e il dolore bruciante passa in secondo piano quasi sparendo. Il godimento è protagonista. Un godimento nuovo mai sentito. Cagna si lascia andare completamente e lecca e bacia suo padrone ringraziandolo per piacere donato. Padrone infine ordina a cagna di sdraiarsi e porgere la sua figa al padrone di tenere ben aperte le piccole e grandi labbra e mostrare il suo clitoride indurito stimolato ed elettrizzato da tutto quel piacere per essere punto con lo spillo. Cagna non ha timore apre le sue gambe al suo padrone aperta a nuove sensazioni sempre più intense. Si lascia bucare affidandosi alle mani sapienti del suo padrone, ingoiando un dolore pazzesco, indescrivibile. Un dolore acuto diretto in testa. Ma che cagna poco a poco memorizza, fa suo e trasforma sino al suo limite. Quando padrone soddisfatto di suo test rimette cagna davanti a se e ancora una volta la tocca e la penetra con le dita facendola godere dell’ennesimo orgasmo. Ora diverso ancora più intenso dopo stimolazione così profonda.

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