RACCONTO TITOLO: Corna raccontate con lettera lasciata sul computer 
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Corna raccontate con lettera lasciata sul computer USA language


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Corna raccontate con lettera lasciata sul computer

by nicuk
Visto: 1811 volte Commenti 12 Date: 10-02-2018 Lingua: Language

Con tanto amore
Il programma di oggi prevede di andare in ospedale a rifare la prenotazione per Marco, mi preparo diversamente da come si sarei preparata un altro giorno.Slip e reggiseno blu, calze autoreggenti, vestito grigio e scarpe con i tacchi. Mi trucco, e metto il rossetto rosso, curo in maniera particolare le labbra, mi sento proprio bene, ma avverto una certa inquietudine – non so se è il termine giusto.Vado in ospedale, alla cassa ticket c’è gente come al solito, mi sento gli sguardi addosso, mi piace, devo aspettare, uffa che noia!!!Che fare per far trascorrere il tempo? Idea!Telefono a Enzo. Mi risponde un po’ sorpreso, due parole di circostanza e poi mi invita a raggiungerlo in reparto.Continuo a fare la fila, sono indecisa se andare o no, termino prima del previsto. Vado.Mi viene incontro fuori dal reparto, mi fa strada e ci dirigiamo verso il suo studio, mi fa accomodare e lui si siede di fronte a me; i soliti convenevoli: come stai? Come state? Loro sono sempre indaffarati, Miki che ha cambiato lavoro, e lui impegnatissimo per la stesura di un libro – che barba! Sempre le stesse cose. Il suo sguardo però è vispo e complice, mi chiede dei nostri giochi, si informa, fa domande, è eccitato me ne rendo conto, io gli racconto dei nostri incontri con coppie e singoli, lui pare molto eccitato, ma cerca di mantenere un certo aplomb, mi chiede se ha capito bene che mi piace farlo anche con più uomini, che domande! Gli rispondo che mi piace e che piace soprattutto a te vedermi circondata da tanti uomini. La nostra conversazione è intramezzata da varie telefonate, sia sul telefono fisso che su i suoi cellulari.Bussano alla porta e aprono, è un informatore scientifico che chiede scusa di aver disturbato e dice che aspetterà. Allora decido di andar via, non voglio fargli perdere tempo, mi alzo e faccio per rimettermi il piumino; lui si avvicina a mi dice che non posso andar via così, almeno un bacio.Le nostre bocche si avvicinano, si incollano, le sue mani sono sui miei fianchi, mi sussurra che sono bellissima ed eccitantissima, cerco di sfuggirgli, anche se non ho molta voglia di farlo, sono un po’ in ansia per il tipo che è dietro la porta.L’eccitazione è grande, mi stringe, di bacia, mi tocca, le sue mani sono dovunque.Ci lasciamo andare in un vortice di eccitazione. Mi sento molto porca!Adesso mi piace l’idea che c’è qualcuno dietro la porta mentre lui mi prende sulla sua scrivania………………..……………… mi sussurra parole nell’orecchio “– sei proprio una porcella – quanto sei bella proprio una troia una gran troia come si fa a resisterti – mi piace – mi piace prenderti da dietro sulla scrivania – l’ho fatto altre volte sia con Michela che con altre donne – ma questa volta mi piace da morire”Mi giro, mia abbasso e lo prendo in bocca, è turgido, voglioso e pronto per scoppiare.Mi aiuta ad alzarmi mi vuole penetrare, la scrivania si muove sotto i suoi colpi.Sono eccitata da morire!!!!!!! Godo godo godo godooooooooo.Lo fermo in tempo, non voglio che mi venga dentro, mi giro e mi chino e glielo prendo in bocca, mi incita, è pronto, è pronto. Viene.Ma che porci che siamo.Vado nel bagno mi sistemo, mi lavo alla meglio, mi pettino, metto il rossetto.Mi chiede se racconterò tutto a te e senza pensarci su gli dico di si.Un ultimo bacio, mi accompagna fuori dal reparto e ci salutiamo nell’atrio in maniera gentile e formale.

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