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Intrigante sfida...

by LG_Coppia
Viewed: 2927 times Comments 22 Date: 13-06-2021 Language: Language

Sono Gianna, la lei della coppia, come ben vedete dalle foto e dai filmati sono quella che oggi viene definita un milfona, io preferisco sentirmi dire che sono una formosa femmina latina tutta da godere: una matrona romana o una gran troiona matura insomma.
Con mio marito giochiamo ormai da tanti anni, frequentiamo privè e siamo qui e su diversi altri siti per scambisti da parecchio, Insomma l’esperienza e le fantasie realizzate non ci mancano.
Mio marito dice che sono troia dalla nascita, che lui ci ha solo messo del suo a farmene prendere coscienza e a farmi lasciare andare… Evidentemente consapevole del “mostro” che ha creato, ogni tanto mi lancia delle sfide che io raccolgo con piacere ed eccitazione… Quello che vado a raccontarvi è successo diverso tempo prima del forzato stop ai nostri giochi a 360 gradi.
Premetto che i nostri giochi si sono sempre svolti tra persone conosciute direttamente  in questo ambito, lontani da noi quel tanto che basta a non poter diventare invadenti, mai con amici o conoscenti (anche se mio marito qualche fantasia su vari colleghi di lavoro ce l’ha…e quindi non è detto che prima o poi) ne tantomeno con parenti. Però, però... mio marito ha uno zio poco più che coetaneo che a me devo dire ha sempre intrigato. Uno di quei begli omaccioni corpulenti,  maturo, regolarmente sposato con una bella donna (riservatissima su certi argomenti che non sono mai riuscita nemmeno a sfiorare con lei), con figli grandi, un tipo di bell’aspetto, intrigante da indurmi a fare certi pensieri su di lui, parecchi certi pensieri, praticamente ogni volta che in qualche occasione famigliare ci incontravamo. La cosa è rimasta sempre dentro di me, senza mai dirlo a mio marito perché so il rispetto che nutre verso lo zio e anche che non vuole che si sappia delle nostre cose di sesso nelle vicinanze…
Da un po’ di tempo però notavo che anche lo zio manifestava un certo interesse nei miei confronti, faceva apprezzamenti in forma di battuta, sguardi insistenti che io con la coda dell’occhio capivo che mi seguiva quando portavo via roba dal tavolo guardandomi il culo, insomma, una donna lo sente quando un uomo è interessato e arrapato.... l’ho fatto notare a mio marito, che mi ha confermato che anche lui aveva notato la cosa,  e che in verità ci aveva sempre sperato. A quel punto lui, come suo solito, mi ha sfidata ad andare oltre. Di rado lo assecondo, anche perché di solito sono fantasie tutte sue, ma stavolta la fantasia era in verità più mia che sua, quindi raccolgo la sfida e ci provo. Era una calda mattina d’estate quando decisi di mettere in atto il piano che mi ero accuratamente preparata in mente (e in fica, visto che ogni volta che mi mettevo a progettare mi infradiciavo), chiesi all’improvviso a  mio marito di scoparmi prima di uscire e di sborrarmi in bocca, quindi mi preparai ed uscii. Cosi mi ero tolta la tensione dell’incontro rischioso ed avevo la fica tutta gonfia e fradicia. Senza mutande, come faccio spesso tra l’altro, gonna cortissima per il caldo (si, certo), maglietta aderente, ben scollata con tettone in vista, con il reggiseno come ultima difesa di dignità… in realtà ero messa da zoccola come mai stata nelle vicinanze di casa…Vado dallo zio con la scusa di chiedere dei consigli per dei lavori da fare in casa, fortunatamente lo trovo solo, seduto in giardino sul retro a bersi una bibita rinfrescante (il giardino non è visibile dall’esterno), mi accoglie con molto entusiasmo, quasi con impaccio e fiato corto quando mi avvicino e non può non notare come sono messa… mi fa sedere su una sedia a dondolo mentre lui prepara qualcosa da bere, pur senza levarmi gli occhi di dosso e cercando di darsi un contegno ascoltando le mie domande sui lavori. Nel sedermi ho alzato un po’ troppo la già misera gonna facendo vedere le mie nudità (si, ditemelo tranquillamente tutti, tanto mio marito a questo punto mi sta già dicendo TROIA), lui ha guardato e bene, ma senza dire nulla, mi porta da bere ed io, volutamente sbadata, mi rovescio il bicchiere di spritz campari bello rosso sulla maglietta che apparentemente imbarazzatissima sono costretta a togliere e a mettermi a sciacquare subito per non farla macchiare alla fontanella del giardino. Indossavo un reggiseno di due taglie più piccole del necessario e tutto di pizzo, le tette sembravano esplodere e volersi liberare e balzavano qua e la mentre sciacquavo la maglietta, e me ne stavo a mezza pecorina badando di far rialzare la gonnellina sul culo e rialzandomi in punta di piedi. Guardo sfacciatamente sotto la sua cinta e mi accorgo che ha un bel rigonfiamento nei pantaloni, facendo ancora la finta tonta gli chiedo se per caso si era imbarazzato per la situazione, ma lui mi risponde che invece la situazione era tranquilla, io gli chiedo scusa per quello che stava accadendo e nel gesticolare cerco di sfiorare quel rigonfiamento. In verità ero io a sentirmi imbarazzatissima ed tutta in subbuglio per la vergogna e per quello che avrebbe pensato mio marito, ma ormai ero in ballo… balliamo! E me no male che finalmente ci pensa zio, sempre premuroso con me, a togliermi dall’imbarazzo, il maiale a quel punto mi prende una mano e la poggia sul suo cazzo durissimo, io rincuorata che ormai è andata e bene, massaggio un po’ sui pantaloni, ma ormai presa dal gioco e rilassata non resisto, apro la lampo ed infilo la mano, con mia grande sorpresa non trovo le mutande e mi ritrovo subito la pelle calda e turgida del cazzo in mano, lo sfilo non senza difficoltà viste le dimensioni e la durezza (mi stavo facendo i complimenti per essermi decisa) e inizio a solleticarlo con le dita, con la lingua, lo lecco, lo succhio, lo ingioio gustandomi quel sapore che trovavo molto eccitante, pulito ma appena salato di maschio accaldato, mentre sentivo la mia fica allagarsi di nuovo.  E deve aver intuito la mia voglia pure lui, mi prende per mano e mi fa girare, appoggiare di nuovo a mezza pecora al tavolo, mi alza la gonna e mi apre le chiappe con le mani, restando dietro meravigliato del mio sgocciolamento tanto da dirmelo “Cazzo come sei fradicia, troia”. A me quelle parole sussurrate dallo zio di mio marito, uno che avevo sempre visto in situazioni familiari, da brava mammina e mogliettina, hanno fatto un effetto esplosivo, mi girava la testa... meno male che da bravo maschio maiale ha gestito lui con decisione e tranquillità il tutto… mi fa mettere di nuovo in piedi davanti alla fontanella, mi fa appoggiare con le mani in modo da avermi quasi a novanta gradi davanti a lui che mi si piazza dietro, mi ribalta la gonnellina sulle chiappe, mi esce le tettone dal reggiseno senza nemmeno slacciarlo e me le comincia a palpare mentre dondolano nel vuoto. Io mugolo sentendomi fradicissima, sgocciolante, praticamente già pronta a venire, andata del tutto andata. Zio da dietro, senza mollare le tette, mi poggia il cazzo ormai quasi pronto ad esplodere sulla fica, lo struscia sulle labbra, lo bagna per bene con i miei abbondantissimi umori e con mia grande sorpresa me lo poggia però cosi lubrificato sul buco del culo che ormai era aperto per la grande eccitazione (si, sono una che gode, nel senso che vengo proprio, anche col culo… sono troia, no?), con delicatezza lo affonda facendomi gridare di piacere ma preoccupandosi di tapparmi la bocca che non ci sentissero dalla strada, mi sbatte per bene lì, in giardino, con il rischio di farci scoprire, il che rendeva tutto ancora più eccitante, il suo cazzo duro grosso e nodoso entrava ed usciva lentamente come piace a me senza impedimenti nel mio culo che si era bagnato come la fica... in pochissimo lo sento ad un tratto ingrandirsi ancora di più, lo sento che rallenta il movimento per sentire meglio le mie contrazioni mentre continuavo a venire a ripetizione, schizzando squirting dalla fica sull’erba senza capirci più niente… fino a sentirlo graffiarmi e strizzarmi le tette e percepire dal suo cazzo fermo in fondo al mio culo un fiotto caldo inondarmi.... Era davvero la prima volta che scopavo un altro senza la presenza di mio marito e appena finiti gli orgasmi ero stupefatta di me stessa. Ho ancora lui rigido nel culo che si sta godendo le ultime contrazioni della sua sborrata che io mi allungo, prendo il telefono e chiamo mio marito che era in ufficio, solo ansimando, senza parlare, lui ovviamente si accorge di quanto era appena accaduto, mi dice solamente che sono una Troia e che sapeva che lo avrei fatto prima o poi... Sfida vinta, e con mia grande soddisfazione, certo che zio comunque, con i suoi modi spicci da maschiaccio un po’ rustico continua ad arraparmi..... chissà.....

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