ИСТОРИЯ НАЗВАНИЕ: Una scappatella di mia moglie. 
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Una scappatella di mia moglie. USA language


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Una scappatella di mia moglie.

by pennabianca
Посмотрели: 1451 раз Комментарии 2 Date: 25-09-2024 Язык:Language

Mi chiamo Paolo, ho 38 anni, sono alto 1.80, occhi scuri, capelli neri, spalle larghe, fisico ben modellato. Da 10 anni sono sposato con Ester, una bella donna bionda, di 36 anni, alta quasi quanto me, con un bel corpo dalle curve morbide, ma non grassa. Ha avuto una gravidanza e il suo seno è cresciuto, rimanendo sempre e comunque ben sodo; il suo culetto è diventato ancor più tondo e le sue cosce sono lunghe e ben tornite. Ci conosciamo da quasi una quindicina d'anni, perché frequentavamo lo stesso gruppo di amici e, man mano, abbiamo scoperto di star bene insieme, così, dopo quattro anni di fidanzamento, ci siamo sposati. L'arrivo di Lucilla, nostra figlia, ha cementato ancor più la nostra unione, che già poteva contare su una intrigante complicità di coppia. Ester, a letto, è una vera bomba erotica, le piace tutto del sesso, bravissima nell’orale ed anche nell’anale. Quando ci siamo conosciuti, lei aveva avuto solo qualche amorazzo di poco conto e solo un vero fidanzato che, per due anni che era durata la loro storia, le aveva insegnato diverse cose sul sesso, ma, soprattutto, l'aveva iniziata ai piaceri del sesso anale, anche perché lei aveva voluto mantenersi vergine. Durante gli anni del fidanzamento, e fino al periodo della gravidanza, Ester ha sempre accettato che la fantasia facesse parte dei nostri giochi erotici. In più di un'occasione, abbiamo fantasticato di possibili avventure, sia di lei con un altro, sia di me con un'altra donna, ma, come spesso accade, queste fantasie restavano relegate al solo momento, senza venir mai fuori dalle pareti domestiche. Sono un tecnico informatico che lavora per un'azienda che si occupa di sicurezza. Le banche sono le nostre migliori clienti e per esse elaboriamo sofisticati sistemi informatici; poiché sono considerato abbastanza esperto, quest'anno, per una serie di circostanze ed all'ultimo minuto, ho dovuto rinunciare alle ferie, perché di tre colleghi addetti a questo settore, uno ha avuto un grave incidente e l'altro ha raggiunto l'anzianità per la pensione. Per non compromettere le ferie di mia moglie, lei ha raggiunto, insieme a nostra figlia, sua sorella, che ha affittato una villa con piscina, insieme alla cugina di suo marito ed ai suoi suoceri, in una splendida isola del Tirreno. Le ho accompagnate al traghetto e, dopo aver salutato mia moglie, ho fatto qualche battuta con lei.
«Meravigliosa creatura! Sono consapevole che sei una gran bella donna, che viaggia da sola con una bambina e, quindi, di certo sarai oggetto delle attenzioni di tanti maschi, quindi, ti prego, nel caso tu volessi cedere alla tentazione, ti chiedo solo di esser onesta con me e di raccontarmi ogni cosa.»
Dopo un attimo di stupore, mi ha dato un piccolo pugno sul petto e subito ha messo in chiaro le cose.
«Calmati, maschione! Non ho intenzione di cedere a nessuna tentazione, perché vado in vacanza con mia sorella, i suoi suoceri e mia figlia, mentre tu resti a casa da solo, quindi fa bene attenzione, perché, se mi accorgo che qualche cagnetta è venuta a rosicchiare il mio osso, quando torno te lo taglio!»
Ci siamo messi a ridere e poi ho atteso che la nave partisse prima di tornare in città. La sera ci siamo sentiti a telefono. Mi ha subito raccontato che sono tutti impazziti per Lucilla e che la coccolano e ci giocano, così lei è libera di rilassarsi a bordo piscina.
Le ho detto che mi mancava.
«Lo sai amore che mi manchi? Dimmi, come sono i suoceri di tua sorella? Non me li ricordo bene. Inoltre, la mia dolce mogliettina ha ricevuto qualche complimento per il suo nuovo costume da bagno? Non credo che un bikini di classe, che mette in mostra gambe e culo, possa passare inosservato.»
Lei si è messa a ridere.
«Mi hanno dato tutti una buona occhiata, ma è tutto finito lì e ti assicuro che è meglio così! Forse il mio costume è un po’ troppo audace per il contesto nel quale mi trovo.»
Due sere dopo, mi ha raccontato che, durante il giorno, alcuni amici di Alessia, sua cugina, una splendida ragazza di 24 anni, erano venuti a casa ed era stata riempita di complimenti da un ragazzo, Andrea, di appena 25 anni che, a quanto pare, le aveva dichiarato che, per essere una signora, era molto sexy, in special modo con il bikini nuovo. Eccitato, le ho chiesto di esibirsi un po' di più.
«Dai, giocaci un po'! In fondo che hai da perdere? Sei sempre tu a fermare il gioco, se non ti va!»
Lei mi ha rimproverato.
«Ma ti vuoi dare una calmata? Sono in vacanza con persone che non conosco e non mi metto a fare cazzate, solo per farti eccitare. Fatti una bella doccia gelata, che è meglio!»
Ero convinto che tutto sarebbe finito così. Due sere dopo, mi ha raccontato che Andrea era stato in piscina con lei la sera prima, durante una festa. Lui le si era avvicinato da dietro in acqua e le ha aveva messo le mani ai fianchi, così per farle uno scherzo.
Era rimasta quanto mai sorpresa, anche perché era piuttosto alticcia, quasi ubbriaca, quindi non gli ha allontanato le mani. Lui doveva aver interpretato quel comportamento come un invito ed ha allungato una mano sul suo inguine, prendendo a massaggiarlo. Lei lo ha lasciato fare per un paio di secondi, poi, di colpo, ha realizzato quello che stava facendo e subito si è allontanata da quell'approccio, così esplicito.
«Mi dispiace che sia successo. Ero un po’ stordita dai troppi bicchieri di prosecco bevuti, ma ti assicuro che è stato solo un approccio innocuo, che non si ripeterà più!»
Forse perché ero troppo eccitato e mi mancava, la esortai a divertirsi con lui, senza lasciarsi coinvolgere molto. Ebbi anche a chiederle che aspetto avesse Andrea.
«È un bel ragazzo, alto, prestante, biondo, occhi chiari, un bel fisico, con l’aria di uno che sa di piacere. Ha un bel pettorale, grandi braccia ed un sorriso magnetico.»
«Allora, dai, divertiti a stuzzicarlo! Dai, fammi sognare!»
Lei ha riso di me e mi ha ripetuto di darmi una calmata, tanto non sarebbe successo nulla! La sera dopo, nel giorno prima del rientro a casa, mi ha chiamato sul tardi. Mi ha comunicato l’orario di arrivo del traghetto, ma ho percepito che aveva un tono di voce sommesso, quasi preoccupato.
«Ester, c’è qualche cosa che non va? Ti sento preoccupata. Dimmi, che è successo? Lucilla sta bene?»
Lei ha fatto un profondo respiro e poi mi ha risposto.
«Sì, la piccola sta benissimo: sono io che non sto bene.»
Le ho chiesto cosa l’affliggeva e lei non mi ha risposto subito.
«Sto bene, ma dovremmo parlare io e te da soli, guardandoci negli occhi.»
Ho insistito, ma lei non ha aggiunto altro.
«È una cosa che ci riguarda, ma non solo noi: anche Andrea. Ma ne voglio parlare a voce con te.»
Son rimasto in silenzio ed il cazzo mi è esploso negli slip. Ho fatto mille supposizioni, ma nessuna era certa e quindi ero sconvolto, ma anche molto eccitato. Il giorno dopo, l’ho aspettata al traghetto e, appena scesa, mi ha baciato. Era un po’ preoccupata, ma io l’ho rasserenata.
«Sta calma: non ci sono problemi, ok? Poi ne parleremo con calma tra di noi.»
Ha abbozzato un mezzo sorriso e poi siamo andati a casa. La sera, nel nostro letto, mi ha raccontato tutto.
«Ieri mattina, mia sorella ha portato Lucilla ed i suoi figli, al parco giochi, poi a pranzo da McDonald’s e mi ha invitato a rilassarmi, di godermi al massimo l’ultimo giorno di vacanza. Andrea era a casa con sua cugina ed è andato a fare una nuotata. Sua cugina è dovuta uscire per una commissione non sapendo che io era ancora in casa, ancora a letto: era convinta che fossi con i piccoli e mia sorella, quindi, a casa, eravamo rimasti soli, io e Andrea. Quando mi son alzata, ho trovato Andrea in bagno, che si stava cambiando. Non sapeva che fossi lì e, quando sono entrata, l’ho sorpreso nudo, mentre si asciugava.»
L’ho guardata e mi ha fatto un mezzo sorriso. Ero piuttosto eccitato e un po’ ansioso allo stesso tempo.
«Vai avanti, continua.»
«Ho visto bene Andrea e son rimasta piuttosto sorpresa dal suo cazzo alquanto grosso e dalle palle pelose. Quando mi ha visto, ha sorriso.
“Buongiorno, bella signora!”
«Io son rimasta immobile a fissare il suo cazzo. Ho visto che aveva preso ad aumentare di volume, crescere e crescere: era molto grosso. Lui mi si è avvicinato, mentre io ero immobile, stregata da quel membro cosi grosso: il doppio del tuo! Mi ha preso una mano e l’ha messa alla base dell’asta e io, come uno zombie, ho preso ad accarezzarla, su e giù. Lui ha emesso un sospiro profondo e si è appoggiato al lavandino. Poi ha sollevato le mani e le ha messe sulle mie spalle, spingendomi giù ed inginocchiarmi, cosa che ho fatto senza esitazione. Ho preso il suo grosso cazzo in bocca e l'ho succhiato, facendolo gemere di piacere.
“Oooohh, sì, finalmente! È da quando ti ho visto che ho desiderato sentir le tue labbra sul mio cazzo! Dai, bella signora, fammi sentire come succhia una bella milf come te!”
«Ero stregata, inebetita da quella mazza che, a mala pena, riuscivo ad accogliere in bocca! Era enorme! Ho abbassato ancora un po’ la testa e gli ho succhiato le grosse palle pelose. Erano gonfie e piene di crema, la mia fica era un lago: credo di esser venuta senza toccarmi!»
“Sì, brava, così si lecca un cazzo! La sentivo che eri un'esperta! Mi fa impazzire sentirmi leccare le palle!”
«Dopo un po', mi ha sollevato e ha iniziato prima a baciarmi forte, poi, toltami la maglietta ed i pantaloncini del pigiama, è stato lì ad ammirarmi per qualche secondo.»
“Che gran fica! Sei davvero una bella topa! Accidenti quanto sei soda e sensuale! Ti voglio!”
«Subito dopo si è avventato sui miei capezzoli, già appuntiti e duri.»
Eravamo distesi ed ho notato che mia moglie, mentre parlava, si era eccitata mentre raccontava la sua avventura. Le ho chiesto di continuare, lei mi ha guardato con uno sguardo languido e poi...
«Dopo il seno, è sceso giù prima sull’ombelico, sempre continuando a massaggiarmi i seni. Poi è sceso ed ha trovato il mio

cespuglio d'oro

, così l’ha definito.»
“Bellissima! La tua fica, ricoperta da questo magnifico vello biondo, rende l'idea di un vero e proprio

cespuglio d'oro

! Me la voglio divorare tutta!”
«Mi ha fatto appoggiare al mobile del bagno e si è dedicato al mio clitoride, che, come sai, sporge quando sono eccitata ed io, in quel momento, ero al massimo dell'eccitazione! Mi ha leccato e son venuta quasi subito.
«Sì, dai, continua! Mi fai impazzire! Dai che … dai che …che vengo! Vengo! Non ti fermare!»
«Ero sconvolta! Eccitata e non capivo più nulla, volevo solo godere! Lui però ha continuato a leccarmi, fin quando non son venuta due volte e si è gustato tutto il mio nettare; poi mi ha fatto adagiare distesa sul pavimento, si è allungato su di me e me lo ha messo dentro con una sola spinta, decisa e vigorosa. L’ho sentito entrare tutto in maniera tale da dilatarmi e riempirmi di colpo.»
“Senti, bella troia, come ti sfondo? Sei il mio sogno! Era da tempo volevo scoparmi una signora, una come te che il cazzo se lo sa godere.”
«Ha portato le mani sotto di me, mi ha afferrato e stretto per le natiche e mi ha dato un bacio molto passionale! Lo sentivo scatenato e molto vigoroso nello scoparmi. Ho avuto due orgasmi molto ravvicinati e, quando anche lui è giunto al culmine, nell'accorgermene, gli ho chiesto di non sborrarmi dentro.
«Esci! Non venirmi dentro! Schizzami in bocca o dove vuoi, ma non dentro!»
Lui mi ha guardato un po’ stupito, ma poi è uscito ed io mi sono sollevata: in quel momento lui mi ha ricoperto viso e seno di sborra.
“Tieni, bella troia! Prendi la mia crema in faccia, puttana!”
«Mi ha fissato mentre mi copriva di sborra con un sorriso davvero compiaciuto.»
“Grazie per aver realizzato una delle mie più belle fantasie: scopare una donna madre e moglie, sexy come te!”
«Io ho allungato una mano ed ho spremuto il suo cazzo, fin quando non è uscita anche l’ultima goccia, poi mi son alzata e mi son infilata nella doccia. Lui è rimasto un attimo a guardarmi, poi è entrato nella doccia con me. Ha iniziato ad insaponarmi e questo mi ha eccitato di nuovo, ma anche lui era tornato duro.»
“Scusami, ti ho trattato da troia, ma non lo sei! Sei una bella donna ed io un cretino. Credevo che, sembrando un duro, mi sarei divertito di più, invece avrei dovuto trattarti con più dolcezza!”
«Tutta un’altra persona! Di una dolcezza unica! Ero stupita ed eccitata da questa nuova situazione al punto che, senza pensarci su due volte, ho afferrato il suo cazzo durissimo e me lo son messo di nuovo dentro, lasciandomi scopare nella doccia, come se quanto appena successo non fosse mai esistito. Mi ha fatto godere ancora per due volte, poi si è sfilato ed io mi son inginocchiata e gli ho fatto dono di un pompino strepitoso; questa volta, però, ho deciso di ingoiare il suo sperma fino all’ultima goccia. Era abbastanza buono, leggermente salato, ma buono.
«Adesso vattene. Non voglio che qualcuno scopra tutto questo e spero che sarai un galantuomo, senza far parola con nessuno!»
Lui mi ha sorriso e dato un bacio.
“Sta tranquilla, saprò esser assolutamente discreto! Ti ammiro come donna e come madre e non metterò mai a repentaglio la tua reputazione! Per me la cosa finisce qui! In futuro, se ti incontro di nuovo, non farò nulla che possa metterti in imbarazzo! Grazie, sei stata meravigliosa, esattamente come immaginavo!”
«Subito dopo se n’è andato ed io sono scesa in piscina, dove circa una decina di minuti dopo, mi ha trovato Alessia.
«Ciao, hai visto Andrea?»
Son rimasta per un attimo stupita e l’ho guardata; le ho detto di non aver visto Andrea e di non saper nemmeno che fosse in casa. Lei si è messa in costume e siamo rimaste tutta la giornata insieme, a prendere il sole. Mia sorella è tornata nel pomeriggio ed i bimbi erano contenti ed emozionati per esser stati al parco giochi. Andrea è ricomparso a sera; a cena si è comportato con me come se nulla fosse successo. Sono dispiaciuta di essermi lasciata andare con quel giovane, perché non vi era motivo: oggi sarei tornata e tu mi avresti fatto godere come sempre, del resto. Mi dispiace amore, ma la tua dolce mogliettina non ha saputo resistere al desiderio ed alla voglia di farsi scopare, dopo solo due settimane di astinenza. C'è una cosa però che devi sapere: lui non mi è venuto dentro ed io, in questi giorni, sono nel periodo di massima fertilità e spero di non esser rimasta incinta. È una cosa a cui ho pensato dopo, a mente fredda, e non so come gestirla. Adesso ho il timore che potrei esser incinta di lui. Lo so che è una remota possibilità, ma non è da escludere.»
L'ho guardata dritto negli occhi, poi le ho dato un bacio e l'ho tranquillizzata.
«A lui hai detto solo di non venir dentro, però non gli hai precisato che non eri protetta, giusto?»
Mia moglie annuisce e allora io continuo.
«Se sei rimasta incinta, sarà un nostro segreto, altrimenti andremo avanti come sempre abbiamo fatto. Voglio solo sapere una cosa: ti è piaciuto? Hai goduto molto con lui?»
Ester mi guarda in faccia, sorride ed annuisce, poi mi bacia e allora anch'io l'ho baciata, l'ho abbracciata, sono salito su di lei e l'ho trovata completamente bagnata. L'ho penetrata fino in fondo ed ho cominciato a sbatterla, facendola godere molto e, alla fine, le son venuto dentro! Lei è rimasta un attimo sorpresa quando ha sentito che mi svuotavo dentro di lei, poi mi ha abbracciato e baciato con le lacrime agli occhi. Stranamente non è rimasta incinta ed abbiamo ripreso la nostra vita di tutti i giorni, anche se, ogni tanto, la sera, mentre facciamo sesso, il nome di Andrea compare nelle nostre fantasie.
Non lo abbiamo più rivisto e, dopo quella volta, mia moglie non ha più voluto vivere nessun’altra esperienza come quella, adducendo a pretesto che non usava precauzioni, ma, da tre mesi, ormai prende la pillola. Chissà che non mi faccia provare di nuovo il piacere di sentirmi fatto

cornuto


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