STORY TITLE: La casa in campagna (la svolta pt 2) 
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La casa in campagna (la svolta pt 2) USA language


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La casa in campagna (la svolta pt 2)

by Indecorosa
Viewed: 638 times Comments 3 Date: 11-01-2023 Language: Language

Dopo essersi svuotato i coglioni nella mia bocca e divertito un po’ con il mio culo e il plug,
sento il Padrone armeggiare con il cellulare e capisco che sta scambiando messaggi con qualcuno, ma non oso chiedere e lui non si sbottona.
Io sono ancora bendata e ammanettata e non mi rendo conto al 100% di cosa mi succede intorno.
Succedeva, a volte, che invitasse qualcuno di sua conoscenza a divertirsi con me in sua presenza…
Ma mai è successo che qualcuno arrivasse a giochi iniziati.
In ogni caso la cosa non mi preoccupava e anzi ero anche eccitata dall’idea,
perché al di fuori del gioco, eravamo anche in ottimi rapporti di amicizia e conoscevamo le rispettive vite, relazioni e fantasie.
In ogni caso succedeva spesso che ricevesse messaggi di lavoro e di tanto in tanto controllava e rispondeva.
Quindi mi sentivo in una botte di ferro.
Sapevo che non avrebbe fatto mai nulla di compromettente nei miei confronti.
Si avvicina, mi libera dalle manette, prende il guinzaglio e mentre lo tira a sé dice: “Vieni qua troia, leccami le palle che ho ancora voglia di godere!”
Io lo seguo a quattro zampe, in silenzio e alla cieca fino a che lui non raggiunge il divano e si accomoda.
Allora inizio a leccargli le palle come ordinato e sento il suo meraviglioso cazzo che inizia a svegliarsi.
Allora provo a prenderlo in bocca, ma lui:
“Troia, ti ho detto le palle, non il cazzo!


Si fa in avanti e mi da uno schiaffo.
“Apri la bocca, schiava!”
Mi ficca due dita in bocca e ci sputa dentro.
Padrone: “Chi sono io?”
Io: “Il mio Padrone”
Padrone: “E tu? Chi o cosa sei tu?”
Io: “Sono la tua schiava, Signore. La tua cagna”
Padrone: “Bene. E chi ti ha detto che puoi prendere iniziative?”
Io: “Nessuno, Padrone


Padrone: “Bene, ora riprendi a leccarmi le palle e leccami anche il culo, da brava cagna!”
Riprendo il mio dovere e lui continua ad armeggiare al telefono…
Dopo qualche minuto mi concede di leccargli il cazzo e anche di succhiarglielo. Io sempre bendata.
So che sta scambiando messaggi con qualcuno e credo che abbia anche fatto qualche foto, ma non mi preoccupo.
“Insalivalo bene, troia, ché ora ti inculo!”
“Sì, Padrone”
La saliva gli arriva fino al buco del culo ed è allora che mi invita a mettermi sopra di lui…
Seguo il suo invito e mi metto a smorza candela sul suo splendido cazzo che in men che non si dica è dentro di me fino alle palle.
Inizia a scoparmi divinamente (come suo solito) e a strizzarmi i capezzoli
mentre dalla sua bocca escono insulti di ogni tipo…

Sono fatta così, più vengo insultata, più mi eccito. E lui lo sa bene!
Padrone: “Sei solo una lurida troia! Dillo!”
Io: “Sì Padrone, sono una lurida troia, la tua!”
Padrone: “Una femmina mancata. Ecco cosa sei! Una vera adoratrice del cazzo!”
Io: “Sì Padrone!”
Padrone: “Sei la mia femmina e la mia cagna! E di tutti quelli che voglio io!”
Io: “Sì Padrone, è vero Padrone!”

Nel frattempo sento il rumore di una macchina che si spegne e lo sportello chiudersi…
Immagino sia arrivato il complice di turno…

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